Oncologia, tagliati la treccia e mettila in banca…

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Oncologia, tagliati la treccia e mettila in banca…

Parte da Buenos Aires, Roma e Bari.Il tam tam in rete: donate i capelli naturali che diventano parrucche a basso costo. Per i malati curati con la chemioterapia

di GIUSEPPE DEL BELLO

UNA RAGAZZA allo specchio, il suo sorriso e quella treccia nera che la forbice sta per recidere. È uno spot, una semplice foto. Che racconta perché e come si può aiutare chi sta combattendo contro il cancro. Donare i propri capelli, sapendo che non saranno spazzati via ma che, riciclati, diventeranno una parrucca. Naturale, e che tornerà sulla testa di chi li ha persi a causa della chemio. Emmina, Sabrina, Paula, Yvette. Quattro nomi, la sintesi di una solidarietà che non conosce confini. Che unisce un continente all’altro. Che parte da lontano e che, per magica sincronia, scatta in contemporanea tra Roma, Bari e Buenos Aires. Un tam tam che potrebbe (e dovrebbe) espandersi. Sabrina è la prima a postare su Facebook: «Qualche giorno fa ho donato i miei capelli. Adesso sono sulla testa di Belén, una bimba di Moreno (Buenos Aires) in chemio». Segue una sfilza di ringraziamenti a chi ha partecipato alla catena solidale. E quindi l’hashtag #Contagiate #donatupelo@ sabrinasuarezpombo, vuol dire “Diffondete, donate i vostri capelli”.

Dall’altra parte della terra c’è chi legge e lo fa suo. Paula abita a Roma, anche lei è di Buenos Aires, anche lei ha una figlia che di anni ne ha cinque. A Emmina racconta la storia di una bimba come lei: «Belén sognava di riavere i suoi bei capelli, li aveva persi perché malata. Noi possiamo aiutarla, le mandiamo in segreto una tua treccia»?
La piccola non è molto convinta, piuttosto i capelli lunghi e lucidi la proiettano nel mondo delle fate. E di Rapùnzel, la principessa dalla treccia di 20 metri. Poi però, prevale il senso di giustizia di una mamma che sa educare. Grazie anche al parrucchiere che attenua quel primo dolore infantile con un taglio corto che mette in risalto i lineamenti della bimba. “Nuova vita ai capelli di Emmina”, è il post che, subito dopo, Paula affiderà a Fb: «La banca dei capelli crea e distribuisce le parrucche ai malati di cancro ».

E sempre in rete, su Google, si scopre che anche in Italia era partita un’iniziativa simile a quella di Sabrina. Ad Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, dove Yvette Portelli, ha mosso mezzo mondo per portare avanti il progetto. Yvette è di Malta, ma vive in Puglia da tre anni. Nel 2014 perde Nirvana, l’amica del cuore morta di cancro al seno: «Aveva fatto la chemio, e io riuscivo solo a dirle: vedrai, starai bene. Invece se n’è andata, anche lei aveva perso i capelli. Ne aveva risentito molto. Come spesso accade, le pazienti non si riconoscono più in un’estetica mutata. Così organizzai “Non siete sole”, la prima manifestazione di solidarietà con il coinvolgimento di un parrucchiere di Acquaviva. Per prima, mi sottoposi a un taglio radicale, ne soffersi ma pensai a quelle donne per le quali la rinuncia è obbligata». Ma recidere una ciocca o tutta la chioma non basta. Yvette va in giro per la Puglia. Cerca e trova un’azienda di Bari che fa parrucche. Stringe un patto. Che prevede l’invio dei capelli veri da parte dei donatori e la restituzione da parte della ditta di una parrucca sintetica che oggi ha un costo tra i 250 e i 500 euro. Uno “scambio” solidale che consentirà a tante pazienti con reddito basso di ricevere un toupet fatto apposta.

«Da ogni chilo di capelli si otteneva una parrucca sintetica – spiega Portelli – poi, dopo quella prima esperienza abbiamo trovato un’altra piccola ditta in Sicilia, dove fanno parrucche con capelli veri. Noi mandiamo a spese nostre i capelli con corriere. E loro ci spediscono gratis la parrucca che a sua volta inviamo alla paziente per solo 15 euro». Ma Yvette ha ancora un obiettivo. Ambizioso, non impossibile: «Fare noi le parrucche ad Acquaviva, così chi vuole può scegliere direttamente ciò di cui ha bisogno».
fonte: http://www.repubblica.it/salute/medicina/2017/09/22/news/oncologia_tagliati_la_trecca_e_mettila_in_banca-176192184/?ref=fbp5
Oncologia, tagliati la treccia e mettila in banca…ultima modifica: 2017-10-01T22:25:30+02:00da eles-1966
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