Tiziano Terzani: La presunzione dell’uomo bianco

 

Terzani

 

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Tiziano Terzani: La presunzione dell’uomo bianco

Tiziano Terzani: La presunzione dell’uomo bianco

“Gli aborigeni vivevano in questo continente straordinario che è l’Australia con una civiltà che aveva modi di comunicare al di là di ciò che noi conosciamo: le parole… È arrivato l’uomo bianco e soltanto il vederlo, soltanto il vederlo, ha distrutto questa civiltà”.

Tiziano Terzani espone il grande problema della civiltà  occidentale, la presunzione dell’uomo bianco che crede di essere superiore a tutti gli altri abitanti della Terra. Chiarisce come la civiltà occidentale, che si considera più evoluta di altre, abbia cancellato tradizioni millenarie come quelle legate alla popolazione aborigena.

Tutta la nostra società è fatta per dare corda, invogliare alla violenza E allora violenza produce violenza, non c’è niente da fare. Il mondo non è più quello che conoscevamo, le nostre vite sono definitivamente cambiate. Forse questa è l’occasione per pensare diversamente da come abbiamo fatto finora, l’occasione per reinventarci il futuro e non rifare il cammino che ci ha portato all’oggi e potrebbe domani portarci al nulla, alla fine…

 

Un mitico Cult Vintage: La Linea episodio 001…!

Linea

 

 

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Un mitico Cult Vintage: La Linea episodio 001…!

 

 

La Linea è il personaggio protagonista di un cartone animato ideato da Osvaldo Cavandoli. Il cartone animato è costituito da un uomo che percorre una linea virtualmente infinita e di cui è anch’esso parte integrante. Il personaggio incontra nel suo cammino numerosi ostacoli e spesso si rivolge al disegnatore (in un grammelot incomprensibile) affinché esso disegni la soluzione ai suoi problemi.

Storia

Nel 1969 Cavandoli propose questo personaggio (chiamato inizialmente Mr. Linea) ad alcune agenzie pubblicitarie che realizzavano filmati per il Carosello della RAI. Il personaggio piacque all’ingegner Emilio Lagostina, collezionista d’arte e titolare dell’omonima industria di pentole a pressione, che lo volle protagonista di alcuni caroselli per la sua azienda. La presentazione del personaggio, inizialmente chiamato Agostino Lagostina (il nome fu poi eliminato dopo la prima serie di Caroselli) fu questa: «Chi è Agostino? Un piccolo uomo vivace, dal naso realmente espressivo, con tutte le istanze e le preoccupazioni della vita moderna. Figlio di una matita e di una mano.»
Al personaggio venne associata la voce di Giancarlo Bonomi, che gli fornì una parlata onomatopeica dal vago accento milanese, e una colonna sonora vagamente jazz curata da Franco Godi e Corrado Tringali. Il personaggio divenne così protagonista di una serie di celebri spot pubblicitari, diffusi anche all’estero, dove sono anche stati prodotti dei DVD con le sue avventure.
Sull’onda del successo, nel 1972 La Linea divenne anche una striscia a fumetti che vinse numerosi premi internazionali. Ad essa seguirono poster, calendari e prodotti di merchandising.
All’inizio del 2007 la Lagostina ha cambiato il suo storico logo. Nel marzo dello stesso anno muore Osvaldo Cavandoli.

Il linguaggio de La Linea

Il borbottìo e le comiche imprecazioni del personaggio sono espresse in un linguaggio incomprensibile, una sorta di grammelot in cui non è difficile riconoscere alcune estemporanee espressioni in dialetto lombardo, i colori degli sfondi suggeriscono inoltre lo stato emotivo del personaggio, variando spesso e a seconda dei casi. Facile comprendere come questo non-linguaggio abbia molto aiutato la diffusione internazionale del personaggio, che non ha bisogno di alcun doppiaggio.

La Linea nel mondo

A partire dagli anni ottanta La Linea è stato testimonial, oltre che de Lagostina in Italia, anche di numerosi altri clienti in tutto il mondo.
Tra gli anni ottanta e novanta è stata protagonista di svariate campagne pubblicitarie, tra cui:
La carta di credito del Touring Club in Svizzera
La raccolta differenziata in Svezia
L’istituto di credito in Israele
Una società privata ospedaliera in Australia
Gli elettrodomestici Vestel in Turchia
Le bombolette a gas Twiny in Francia
La crema antiemorroidale Faktu in Germania
L’agenzia immobiliare Home in Danimarca
I telefoni cellulari Simplus in Polonia
L’agenzia di assicurazione Santam in Sudafrica.
Episodi de La Linea sono stati proiettati su schermi all’interno delle stazioni nelle metropolitane di Berlino, Francoforte e Colonia.
In Norvegia, a partire dal 30 giugno 2008, il giornale Dagbladet pubblica quotidianamente un episodio del personaggio di Cavandoli.
Nel 2012 la casa automobilistica statunitense Ford, adotta La Linea quale testimonial per la campagna pubblicitaria dell’automobile ibrida Ford C-Max Hybrid.

Influenze nella cultura popolare

La Linea è stata citata nel video musicale del singolo di Jamiroquai (Don’t) Give Hate a Chance (2005), in cui appaiono varianti tridimensionali del celebre personaggio oltre che mano e matita di un disegnatore.
Viene citata nella sigla finale dell’anime Itadakiman, facente parte della serie Time Bokan, in cui le silhouette che si muovono su La Linea sono quelle di tre personaggi della serie.
Le canzoni Bla Bla Bla e The Riddle di Gigi D’Agostino sono dedicate a La Linea, nei cui video musicali viene ripreso l’omino, modificato e animato a ritmo di musica.
Nel 2008 la rivista The Artist rende omaggio a Osvaldo Cavandoli e al suo personaggio con Cavandoli!, un fumetto disegnato da trenta autori umoristici italiani.

 

Il fantastico Capodanno di Fantozzi con il Maestro Canello…

 

Fantozzi

 

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Il fantastico Capodanno di Fantozzi con il Maestro Canello…

Filini: Veglione di San Silvestro, orchestra Mario Canello, canta Pasquale Coppola, è un’organizzazione Filini! Lei logicamente dev’essere dei nostri! Solo 5000 lire… 

L’indimenticabile Capodanno del ragionier Fantozzi.

Di quella serata tragica, della pettinatura senza senso della signora Pina, del cappellino di pelo bianco della figlia Mariangela, del bacio mancato alla signorina Silvani si ricorda soprattutto il conto alla rovescia un’ora e mezzo prima per colpa del Maestro Canello “che aveva un altro impegno in un altro veglione e barò bassamente annunciando al microfono: mancano tre minuti a mezzanotte”.

“Alle dieci e trenta scarse finita la cena, il maestro Canello, che aveva un altro impegno in un altro veglione, barò bassamente annunciando al microfono: Attenzione, mancano tre minuti a mezzanotte, rimettete gli orologi, preparate lo spumante!”

 

Gli animali domestici in casa difendono i vostri bambini dalle allergie

 

animali domestici

 

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Gli animali domestici in casa difendono i vostri bambini dalle allergie

Più amici a 4 zampe ci sono, minore è il rischio di svilupparle

La conferma arriva da uno studio pubblicato sulla rivista PLoS One

Maggiore è la frequenza di contatto da piccoli con animali domestici, ad esempio cani e gatti, minore è il rischio di sviluppare allergie per i bambini, o eczema e asma.
La conferma arriva da uno studio pubblicato sulla rivista PLoS One e reso noto dal magazine britannico New Scientist.
Lo studio è stato condotto da Bill Hesselmar dell’Università svedese di Göteborg rianalizzando i dati di due ricerche. La prima ha coinvolto 1029 bambini di 8-9 anni ed è emerso che se l’incidenza di allergie è del 49% tra i piccoli che nel primo anno di vita non hanno avuto contatti con animali domestici, il tasso scende al 43% tra i bimbi che da piccoli hanno vissuto con un animale in casa, al 24% per i bambini che hanno vissuto con tre animali. Due dei bambini hanno vissuto con 5 animali i primi 12 mesi di vita e nessuno dei due ha sviluppato allergie.
Nell’altro studio sono stati monitorati dalla nascita 249 bambini. Dopo 8-9 anni il tasso di allergie era del 48% per bambini non esposti a presenza di animali domestici il primo anno di vita, del 35% per i bimbi che hanno vissuto con un animale, del 21% tra i bimbi che hanno vissuto con due o più animali.
Hesselmar ritiene che gli animali domestici siano portatori di microbi che stimolano il sistema immunitario in modo tale che i bambini non divengano allergici. Trascorrere tempo con altri bambini e all’aperto potrebbe avere a sua volta un effetto protettivo, conclude.

(ANSA)

Fonte: http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/salute_bambini/medicina/2018/12/27/gli-animali-domestici-in-casa-difendono-i-bambini-dalle-allergie_673c5096-9d1e-483a-b399-e6a5d1f9c7aa.html

 

Un grande alleato per la nostra salute – Dal colesterolo al diabete all’obesità fino alla prevenzione di ictus e infarto: anche i mandarini tolgono il medico di torno…

 

mandarini

 

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Un grande alleato per la nostra salute – Dal colesterolo al diabete all’obesità fino alla prevenzione di ictus e infarto: anche i mandarini tolgono il medico di torno…

Colesterolo, diabete, obesità, prevenzione di ictus e infarto: i mandarini hanno ‘mille’ preziose proprietà

I mandarini sono dei veri e propri scrigni del tesoro che nascondono un elisir di salute: ecco quanti e come mangiarli per prevenire malattie e malanni di stagione

Gli agrumi sono estremamente ricchi di antiossidanti che prevengono le infezioni e rafforzano il sistema immunitario. Tra questi il mandarino, nella famiglia delle Rutacee, è sicuramente quello che registra una maggiore concentrazione di flavonoidi, tra i quali spicca la nobiletina, sostanza che aiuta ad abbassare i livelli di glucosio e colesterolo nel sangue, e a prevenire l’aterosclerosi, patologia che anticipa malattie cardiocircolatorie come ictus e infarto. Consumare tutti i giorni questi agrumi avrebbe un’azione benefica sul controllo del diabete (in particolare quello di tipo 2) e dell’obesità. Tra le vitamine del mandarino quella più presente è la vitamina C, che si concentra nella buccia e soprattutto nell’“albedo” ovvero la pellicina che in genere togliamo sbucciando il frutto. La vitamina C ha molteplici virtù terapeutiche: favorisce la sintesi del collagene, una proteina che protegge la pelle, i tendini e le gengive; è indispensabile nella prevenzione delle infezioni e accelera i tempi di cicatrizzazione delle ferite.

Chi fuma dovrebbe assumere quotidianamente vitamina C perché la nicotina azzera le scorte di questa vitamina nell’organismo. È inoltre utile per chi è convalescente ed ha assunto antibiotici o antipiretici e per chi fa uso di cortisonici o contraccettivi orali. Le persone soggette a frequenti infezioni, raffreddori, afte, gengiviti o epistassi (emorragie di sangue dal naso), dovrebbero integrare giornalmente la loro dieta con dosi di vitamina C estratta dai frutti, come gli agrumi. Il consumo giornaliero di alimenti contenenti dosi massicce di vitamina C dimezza il rischio di tumori a bocca, laringe e stomaco e riduce del 20% quello di ictus. La vitamina C, infine, è indispensabile in inverno per evitare febbri e influenze: sono sufficienti un paio di mandarini al giorno per vaccinarsi contro i malanni del grande freddo. Nei mandarini non mancano le vitamine del gruppo B (niacina, tiamina, vitamina B6) e i sali minerali (ferro, rame, calcio, manganese e soprattutto potassio, reidratante e stimolante della diuresi), acido folico (previene l’osteoporosi) e fibra, che ha l’effetto di un lassativo naturale.

fonte: http://www.meteoweb.eu/2018/12/mandarini-colesterolo-diabete-ictus-infarto/1197938/

Un’altro spettacolo dal cielo per Capodanno – Altro che fuochi d’artificio, arrivano le Draconidi. Prepariamoci ad una fine dell’anno sotto le stelle cadenti…

 

Capodanno

 

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Un’altro spettacolo dal cielo per Capodanno – Altro che fuochi d’artificio, arrivano le Draconidi. Prepariamoci ad una fine dell’anno sotto le stelle cadenti…

 

Fine dell’anno sotto le stelle cadenti: arrivano le Draconidi per Capodanno

Altro che fuochi d’artificio! Arrivano bellissimi fuochi naturali, ben più emozionanti e senza rischi. La fine dell’anno vedrà infatti un’altra pioggia di Draconidi (dopo quella di ottobre). Il picco sarà in realtà la notte tra il 30 e 31, ma non è da escludere qualche desiderio da esprimere anche la notte successiva, quando saluteremo il 2018.

Le Draconidi (dette anche Giacobinidi) sono famose per illuminare il cielo di ottobre. Residui della cometa 21P / Giacobini-Zinner, vengono ricordate per i loro bolidi (molto imprevedibili) del decimo mese dell’anno, e in qualche annata hanno regalato degli spettacoli indimenticabili.

Meno nota è invece la corrente di dicembre, di cui si parla molto poco, sicuramente perché individuata recentemente e forse perché “oscurata” dalle Geminidi e spesso anche dalle Ursidi, che però quest’anno non erano attese con molto fervore a causa del picco in coincidenza con la luna piena (22 dicembre).

Come spiega l’Uai, lo sciame fu scoperto dalla Sezione Meteore olandese (DMS) nel 1992 e confermato nel 1995, ed è ancora tutto da studiare. Non si conoscono infatti molto dettagli, ma si sa che dovremmo guardare, come a ottobre, in direzione della costellazione del Drago.

In questo 2018 il radiante sarà visibile per tutta la notte, e raggiungerà la massima altezza sull’orizzonte prima dell’alba. Il picco è previsto la notte prima di Capodanno, tra il 30 e il 31, e sarà particolarmente favorevole all’osservazione perché la Luna sarà a meno del 50% di visibilità e comunque il maggior numero delle meteore è atteso nelle ore notturne (nella mappa il cielo del 31 dicembre alle 2 circa).

draconidi 31dic h2.00

 

Non spariamo fuochi artificiali, inquinanti e pericolosi per gli animali. La natura ci offre spettacoli gratis, stupendi e del tutto innocui.

Pronti i desideri per l’anno nuovo che arriva?

 

 

fonte: https://www.greenme.it/informarsi/universo/29906-draconidi-stelle-cadenti-capodanno

Le clementine nei distributori automatici al posto delle merendine: l’idea geniale di 2 ragazzi calabresi

 

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Le clementine nei distributori automatici al posto delle merendine: l’idea geniale di 2 ragazzi calabresi

Clementime: un packaging di cartone con all’interno due clementine. Sì, due frutti che dentro una scatolina saranno pronti per essere inseriti neidistributori automatici, come uno snack qualsiasi. Altro che merendine!

 Perché no? D’altra parte sappiamo che spesso è il packaging a fare la differenza e a rendere un prodotto tradizionale qualcosa di altamente irresistibile.
 Negli Usa questa soluzione è stata utilizzata ad esempio per convincere i bambini a mangiare ortaggi come le carote. A casa nostra è nata da poco Clementime S.r.l., una newco che intende selezionare, confezionare e distribuire nel mercato europeo questo agrume secondo modalità e strategie innovative.

L’idea è quella di inserire appunto nei distributori automatici una merenda che rappresenta anche un momento di salute, vitalità e freschezza. E così i consumatori troveranno una clementina fresca, completamente integra e non trattata dopo la raccolta, come se arrivasse in quel momento direttamente dall’albero.

La confezione è in cartone per uso alimentare, adatta alla refrigerazione

L’idea è di 2 ragazzi calabresi, che hanno fondato Clementime troviamo i vantaggi descritti:

  • Shelf life: 15‐18 giorni
  • Prodotto stagionale: la clementina viene prodotta da Ottobre a Febbraio, con possibilità di offrire al consumatore un prodotto invernale aumentando così le vendite in un periodo solitamente negativo per la frutta snack
  • Prodotto naturale: le clementine vengono raccolte e confezionate senza subire alcuna lavorazione, mantenendo così inalterate le proprietà organolettiche
  • Facilità di consumo: il frutto si sbuccia facilmente ed è del tutto privo di semi
  • Packaging prodotto: logistica ed esposizione del prodotto agevolata grazie al packaging pensato appositamente per i distributori automatici.

Francesco Rizzo, trentenne calabrese, è tornato nella sua terra, a Corigliano Calabro, dopo varie esperienze all’estero. Con l’amico geologo Antonio Braico ha creato quest’azienda, pensando a cosa accade alle clementine in Calabria, che troppo spesso vengono lasciate marcire sugli alberi, perché il costo della frutta è troppo basso rispetto al guadagno finale.

Sono già arrivate proposte da Inghilterra e Germania per distribuire le nostre prelibatezze all’estero, mentre Rizzo purtroppo lamenta le pecche del nostro Paese, soprattutto del suo Sud: spostamenti difficoltosi, burocrazia infinita e così via. Ma nei progetti di Rizzo c’è un’azienda smart pronta ad ampliarsi costantemente, nonostante le difficoltà e la disponibilità economica ridotta.

Anna Tita Gallo

fonte: https://www.greenme.it/informarsi/agricoltura/29828-clementine-distributori-automatici

Amarcord – Il fantastico spot di Natale anni ’80 di Coca Cola…

 

Coca Cola

 

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Amarcord – Il fantastico spot di Natale anni ’80 di Coca Cola…

Durante gli anni Ottanta è stato tra le colonne sonore più ricorrenti del periodo natalizio e ancora oggi è ricordato con affetto e nostalgia da chiunque abbia vissuto quella decade. Stiamo parlando del brano “Vorrei cantare insieme a voi”, che accompagnava lo spot di Natale della Coca-Cola, trasmesso in tv per molti anni a partire dal 1983.

Protagonista era un coro di ragazzi di varie etnie, che, riuniti sul versante di una collina, intonavano tutti insieme la canzone, lanciando un messaggio di pace e fratellanza universale.

La pubblicità era stata ideata qualche anno prima negli Stati Uniti, per portare agli spettatori gli auguri della bevanda più famosa al mondo.

La canzone faceva così:

“Vorrei cantare insieme a voi
in magica armonia (magica armonia)
auguri Coca Cola e poi
un coro in armonia (canta insieme a noi)
auguri Coca Cola e poi, un coro in armonia(coro in armonia)
cantate tutti insieme a noi…nana NA na na na”

 

Nel dicembre del 1983 il vero tormentone pubblicitario fu realizzato dalla Coca Colae Oscar Prudente, autore della versione italiana del jingle, riprende e adatta la versione originale intitolata I’d Like To Buy The World A Coke.

Il brano in origine era stato utilizzato ben dieci anni prima in uno spot americano della Coca Cola chiamato Hilltop, girato nel 1971 su una collina vicino… a Roma.

Per colpa delle ostili situazioni metereologiche, la pubblicità diventò uno dei più cari della storia, pensate che allora furono spesi ben 250.000 dollari, un enormità al cambio di quei tempi. Ma il successo fu grandioso.

Dieci anni più tardi Coca-Cola Italia decise di riutilizzare le immagini di Hilltop per la pubblicità natalizia, riadattando testo e musiche per la versione italiana.
Anche il montaggio video fu rielaborato, utilizzando primi piani, adattando alla meglio il labiale inglese con la versione italiana della canzone e sfruttando la sequenza finale che mostrava i ragazzi che formano un albero.

La cosa bizzarra era però vedere ragazzi con abiti estivi anni ’70 interpretare una canzone natalizia degli anni ’80!

Nonostante ciò lo spot divennne rapidamente uno dei più famosi degli anni ’80 e a distanza di anni risulta essere ancora uno dei più ricordati e amati della storia pubblicitaria di Coca Cola in Italia.

Qui sotto il video orginale Hilltop: