Dieta della pizza: dimagrire mangiando pizza si può, ecco come…

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Dieta della pizza: dimagrire mangiando pizza si può, ecco come…

Dieta della pizza funziona per chi vuole dimagrire senza rinunce. Ecco i consigli su come mangiare la pizza e perdere peso
DIETA DELLA PIZZA: COME DIMAGRIRE MANGIANDO PIZZA

La dieta della pizza funziona, ma se seguita con attenzione! Sebbene possa essere allettante l’idea di mangiare pizza e dimagrire, bisogna ter presente che si tratta pur sempre di una dieta per perdere peso quindi, attenzione: nella dieta della pizza la pizza è consentita solo in uno dei pasti principali della giornata e non è assolutamente permesso mangiare pizza o pezzi di essa durante gli altri pasti.

Poiché mangiare pizza comporta ingerire un alto numero di carboidrati bisognerà compensare durante tutta la giornata.  La dieta della pizza prevede che si faccia sempre colazione e gli spuntini tra un pasto e l’altro prediligendo frutta e verdura. E solo tramite la frutta che si ingerirà lo zucchero necessario per il corretto funzionamento del nostro organismo.

DIETA DELLA PIZZA: CONSIGLI PER DIMAGRIRE MANGIANDO PIZZA

Come mangiare la pizza a dieta? Ecco i consigli da seguire nella dieta della pizza

Dieta della Pizza: no alla pizza da asporto, sì alla pizza fatta in casa

Una delle più grandi critiche nei confronti della pizza è che non è salutare; e sì, questo può essere vero. Ma queste fette di pizza malsane tendono a venire da una pizzeria da asporto che non si preoccupa del tuo conteggio delle calorie. Uno dei vantaggi di mangiare la tua pizza fatta in casa è che puoi soddisfare la tua voglia di pizza  e seguire la tua dieta.

Dieta della pizza: come condire la pizza durante la dieta

Nella dieta della pizza i condimenti che scegli per la tua pizza fatta in casa e il numero di condimenti che aggiungi avranno un enorme impatto sulla tua dieta. Per una pizza sana è importante rimanere leggeri sul formaggio e sul pane. Tentare di mantenere la crosta sottile e scegliere come ingredienti  verdure e proteine.

Dieta della pizza: la dimensione corretta della pizza

Un fattore enorme nella perdita di peso è la dimensione del pasto. Nessuno mangia realisticamente una pizza di dimensioni familiari e perde peso. Non si può davvero mangiare una pizza troppo grande all’interno della dieta della pizza. Mantenersi su porzioni medie

Dieta della pizza: rinuncia alle bibite gasate

Uno dei motivi principali il quale la pizza viene etichettata come malsana è a causa degli alimenti a cui è spesso associata. No quindi ai fritti di contorno e soprattutto alle bibite gasate. Bere solo acqua, almeno due litri al giorno

DIETA DELLA PIZZA MENU
Dieta della pizza menu: colazione

Cominciare sempre con due bicchieri d’acqua a digiuno e proseguire con un bicchiere di latte parzialmente scremato, di soia o di riso con 3 fette biscottate integrali o un frutto fresco.
In alternativa, uno yogurt magro e un cucchiaio di cereali integrali, con un bicchiere di spremuta/tisana o tè senza zucchero.

Dieta della pizza:  spuntini

Al mattino e al pomeriggio, vietato saltarli.
Prediligere frutta fresca, yogurt magro e finocchi.

Dieta della pizza a pranzo

Mantenersi sempre leggeri, variando ogni giorno carne magra, prosciutto cotto, formaggio light (ricotta, Philadelphia, mozzarella), pesce.
Limitare la carne una volta a settimana, i formaggi e il prosciutto due volte a settimana, il pesce una volta a settimana e il restante giorno con sola verdura.
Quest’ultima deve essere sempre abbondante, di stagione e cucinata in modo sano, senza friggerla ma grigliandola, bollendola o cuocendola al forno.
Come accompagnamento è possibile aggiungere una fettina di pane integrale due volte a settimana.

Dieta della pizza a cena

Non scegliere mai la stessa pizza ma variarla continuamente (ad esempio margherita, focaccia, con peperoni, funghi, zucchine, pomodoro e origano) e accompagnarla sempre con abbondante frutta e verdura.

 

tratto da: http://www.affaritaliani.it/medicina/dieta-della-pizza-dimagrire-mangiando-pizza-si-puo-ecco-i-consigli-564694.html

Le calorie non sono tutte uguali: quali sono le più dannose per la salute

 

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Le calorie non sono tutte uguali: quali sono le più dannose per la salute

Un team internazionale di esperti della nutrizione ha dimostrato che le calorie delle bevande zuccherate sono più dannose per la salute rispetto ad altre, come quelle dell’amido. La ragione risiede nell’aumento dei fattori di rischio per le malattie metaboliche e cardiache.

A parità di calorie, quelle delle bevande zuccherate fanno più male alla salute, poiché rispetto alle altre aumentano significativamente i fattori di rischio per le malattie cardiache e metaboliche. Anche all’interno di diete che non comportano un aumento del peso. A portare nuovamente sul banco degli imputati le bibite è stato un copioso team di ricerca composto da studiosi di vari istituti internazionali, tra i quali il Children’s Hospital Oakland Research Institute (Stati Uniti), l’Università della California di Davis, l’Università di Stanford e l’Università di Kiel (Germania).

Gli scienziati coinvolti nell’indagine, coordinati dalla professoressa Kimber Stanhope, docente presso la Scuola di Medicina Veterinaria dell’ateneo californiano, sono tutti esperti di scienze nutrizionali, e hanno deciso di riunirsi per rispondere all’annoso quesito sulla ‘qualità’ delle calorie. In parole semplici, si sono chiesti se sono tutte uguali sotto il profilo degli effetti sulle malattie cardiometaboliche e sull’obesità. La risposta è stata seccamente no, dimostrando che le calorie delle famigerate bevande zuccherate hanno un impatto maggiormente negativo.

“La novità è che un gruppo impressionante di scienziati con una vasta esperienza nella nutrizione e nel metabolismo concordano con la conclusione che le bevande zuccherate aumentano i fattori di rischio cardiometabolico rispetto a quantità uguali di amido”, ha dichiarato l’autrice principale dello studio, anch’essa biologa nutrizionista.

Gli studiosi, che hanno presentato i risultati della propria indagine in seno alla Conference Academic CrossFit Foundation, hanno dimostrato anche che l’aspartame, uno dei dolcificanti più diffusi, non fa ingrassare come suggeriscono alcuni. Stanhope e colleghi hanno inoltre indicato che i grassi polinsaturi di noci, semi e oli vegetali hanno un fattore di rischio minore per le malattie rispetto a quelli saturi, ma ciò non è sempre vero quando si tratta di formaggio e yogurt. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Obesity Reviews.

fonte: https://scienze.fanpage.it/le-calorie-non-sono-tutte-uguali-quali-sono-le-piu-dannose-per-la-salute/
http://scienze.fanpage.it/

 

Pasta amica della dieta: non fa ingrassare

 

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Pasta amica della dieta: non fa ingrassare

“Contrariamente alle preoccupazioni, la pasta può essere parte di una dieta sana come ad esempio quella a basso indice glicemico”

Pasta? Si grazie. I suoi carboidrati infatti non fanno ingrassare, aiutano a sostenere una dieta sana ed in alcuni casi possono aiutare a perdere peso.

Questo il messaggio di una ricerca del St. Michael’s Hospital, diretta dal dottor John Sievenpiper e pubblicata su “BMJ Open”

Gli scienziati hanno condotto una revisione su 30 ricerche e 2500 pazienti, tutti divisi in due gruppi.

Il primo, nell’ambito di una dieta a basso contenuto glicemico ha consumato pasta, in media 3,3 porzioni alla settimana. Il secondo, sottoposto allo stesso regime alimentare, ha consumato la stessa quantità di altri carboidrati.

Le analisi mediche, condotte in media dopo 12 settimane di sperimentazione, il primo gruppo (mangiatori di pasta) avesse perso circa mezzo chilo alla fine del test.

Secondo il team canadese, tale effetto è dovuto al tipo di carboidrati contenuti nella pasta rispetto a quelli presenti in altri alimenti. La pasta ha infatti un basso indice glicemico, causa quindi di minori aumenti dei livelli di zucchero nel sangue rispetto ad altri alimenti a base di carboidrati.

Secondo il capo ricercatore, “Lo studio ha rilevato che la pasta non ha contribuito all’aumento di peso o all’aumento del grasso corporeo. In realtà l’analisi ha mostrato una leggera perdita di peso, quindi contrariamente alle preoccupazioni, la pasta può essere parte di una dieta sana come ad esempio quella a basso indice glicemico”.

Tuttavia, il dottor Sievenpiper evidenzia anche i limiti dello studio. In primis, la pasta deve essere consumata insieme ad altri alimenti a basso indice glicemico. Inoltre, sono necessari ulteriori esami per determinare se la perdita di peso si applica anche alla pasta come parte di altre diete salutari.

Matteo Clerici

tratto da: https://www.newsfood.com/pasta-amica-della-dieta-non-fa-ingrassare/

COLDIRETTI: IL SUCCO DI MELOGRANO È UN VACCINO NATURALE CONTRO L’INFLUENZA.

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COLDIRETTI: IL SUCCO DI MELOGRANO È UN VACCINO NATURALE CONTRO L’INFLUENZA.
Il succo di melograno rafforza il sistema immunitario,grazie ai suoi principi attivi pieni di vitamina c,che svolgono un’azione simile a quella di un vaccino.

Il succo di melograno è il vaccino naturale perfetto contro l’influenza: a dichiararlo sono stati gli esperti Coldiretti, che hanno individuato proprio in questo frutto il rimedio perfetto che la Natura mette a disposizione degli esseri umani per prevenire l’insorgere dell’influenza.

Infatti come citato sul sito della Coldiretti Puglia:

<<E’ il succo di melagrano il miglior vaccino contro influenza e raffreddore perché possiede il 40% del nostro bisogno giornaliero di vitamina C. Il frutto del melograno può essere impiegato non solo in campo alimentare ma anche in quello farmaceutico.>>

Stando ai dati presentati dai ricercatori infatti, un bicchiere di succo di melograno contiene circa il 40% del fabbisogno giornaliero consigliato di vitamina C, essenziale per riuscire a combattere fastidiose malattie stagionali come l’influenza ed il raffreddore.

Grazie alla vitamina C di cui è ricco, il melograno ha delle proprietà anti influenzali molto potenti, proteggendoci contro il raffreddore. Se credevamo che l’arancia riuscisse a proteggersi dall’influenza meglio di qualsiasi altro frutto, è arrivato il momento di ricredersi.

Si tratta comunque di una conclusione che non rappresenta certo una rivelazione per gli agricoltori pugliesi, che sono da tempo consapevoli delle straordinarie proprietà benefiche del melograno.

Infatti, in virtù di ciò Coldiretti, oltre a citare gli altri innumerevoli benefici di questo frutto della salute, specifica che negli ultimi 2 anni, in Puglia, la coltivazione del melograno è cresciuta addirittura del 422%, in seguito ad una esponenziale crescita della domanda e di una esplosione della sua popolarità.

Tuttavia questa situazione ha avuto anche risvolti negativi, perché numerosi agricoltori hanno deciso di cavalcare l’onda e speculare sulle richieste dei consumatori, spacciando partite di melograno provenienti dall’estero come made in Italy.
Infatti come dichiara il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele:

L’aumento della domanda di melograno alimenta le importazioni di prodotto oltre che dai paesi produttori dell’Europa del Sud, Spagna, Israele e Marocco, anche da Cile e Sudafrica, come al solito spacciati per ‘made in Puglia’. Oltre al prodotto fresco, sono i semi lavoratori ad essere importati perché destinati all’industria di trasformazione e alla cosmesi”. Oggi i paesi del bacino del Mediterraneo in cui la coltivazione è più diffusa, e si ha maggiore disponibilità di melegrane da commercializzare allo stato fresco, sono Israele e Spagna, ma altri Paesipossono diventare, in futuro, temibili concorrenti.

Sono proprio le melegrane importate dalla Turchia – commenta il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – al secondo posto dei cibi più contaminati da sostanze tossiche e il melograno importato da Israele sono al 9 posto dei cibi che inquinano maggioramene l’ambiente, dato che per raggiungere le tavole dei consumatori pugliesi percorrono 2.250 km, bruciando 1,3 chili di petrolio e liberando 4,05 chili di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto

Quindi è un bene consumare succo di melograno, ma bisogna stare molto attenti nella scelta del made in Italy: molti spacciano le importazioni estere fatto da melograni contaminati per prodotti nostrani.

fonte: http://curiosity2015.altervista.org/coldiretti-il-succo-di-melograno-e-un-vaccino-naturale-contro-linfluenza/