Quanto tossiche sono le iniezioni di vitamina K e il vaccino dell’epatite B?

 

vitamina K

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Questa é la traduzione di questo articolo:

http://www.thevaccinereaction.org/2016/03/how-toxic-are-vitamin-k-and-hepatitis-b-injections/

 

Chiariamo un paio di cose prima di tutto riguardo all’iniezione di vitamina K. Non è un vaccino. E non è una vitamina innocua. È una forma sintetica di vitamina K e le dosi sono di molto superiori a quanto un neonato riceverebbe naturalmente.

Nel 2003 l’Accademia Americana dei Pediatri (American Academy of Pediatrics (AAP)) pubblicò un documento medico che rifiutava l’associazione tra l’iniezione di Vitamina K che viene data alla nascita e il cancro. Il documento confermava la necessità dell’iniezione come da direttiva dal 1961 dell’AAP, per la prevenzione di emorragie derivanti da un’insufficienza di vitamina B.

L’AAP continua a sostenere che l’iniezione debba essere data a tutti I nascituri nonostante solo una piccolissima percentuale, nasca con la malattia emorragica del neonato, la quale può provocare un’emorragia al cervello.

Ma la cosa più allarmante della vitamina K, fabbricata sinteticamente è che contiene alcol benzilico, 9 milligrammi di alcol benzilico. Quindi, I dottori iniettano neonati che sono nati da pochi minuti con una soluzione contente alcol, il quale si concentra nel fegato, l’organo necessario alla disintossicazione. Ci sono tantissimi neonati che sviluppano l’itterizia dopo un paio di giorni dalla nascita. Uno degli effetti collaterali riconosciuti dell’iniezione di vitamina K, oltre a problemi respiratori e cardiaci, è – si avete indovinato – l’itterizia.

Il fegato è inoltre molto importante per la disintossicazione da alluminio, I 250 microgrammi di alluminio che la vaccinazione per l’epatite B, che è somministrata entro 12 ore dalla nascita o prima che il neonato lasci l’ospedale.

L’epatite B è una malattia trasmessa sessualmente e attraverso il contatto sanguigno. Molti neonati negli Stati Uniti non sono a rischio come in altri paesi in Asia o nel Medio Oriente o in Africa, dove un percentuale tra il 2 e il 10% della popolazione ne è affetta in maniera cronica.

Ogni donna negli Stati Uniti è controllata per vedere se è portatrice di Epatite B quando è incinta e dottori e infermiere sanno prima della nascita se la madre è positiva o meno. quindi sanno se il tuo bambino è a rischio di Epatite B o no ma questo non importa. Perché’ vogliono vaccinare il 100% dei neonati negli Stati Uniti.

Riguardo all’alluminio coadiuvante del vaccino per l’Epatite B, bisogna notare che ogni altra medicazione iniettabile è soggetta ad un massimo ammontare di alluminio che è sicuro ricevere in un periodo di 24 ore.

Per esempio il limito imposto dalla FDA (U.S. Food and Drug Administration) sulla terapia endovenosa è 5 microgrammi di alluminio per ogni chilo di peso corporeo nell’arco di 24 ore. Quindi per un bambino di 4 chili e mezzo, senza problemi renali, 30 microgrammi di alluminio sarebbero il limite.

Ma il vaccino contro l’Epatite B ha 250 microgrammi di alluminio ed è dato a neonati, neonati premature e neonati sottopeso. Questi neonati soffrono di apnea, della sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS), problemi respiratori, il loro tasso di saturazione di ossigeno si abbassa rapidamente. Questi bambini sono affetti dal vaccino in maniera avversa..

E questo è solo uno dei vaccini. Poi ci sono i vaccini dei 2 mesi dove solitamente I pediatri somministrano 8 vaccine al tempo stesso.

Le quantità di alluminio contenute in quei vaccini possono eccedere i 1.200 microgrammi e il tutto viene somministrato in pochi secondi. Questa quantità equivale a cento volte in più della quantità raccomandata dalla FDA come quantità ritenuta non dannosa per altre sostanza mediche iniettabile che non siano i vaccini. I vaccini sono esenti da questo limite perché’ considerati uno strumento di mantenimento della salute pubblica.

Quello che il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Centers for the Disease Control and Prevention (CDC)) ha detto riguardo all’alluminio è che è presente nel nostro ambiente e che ci sia più alluminio nel latte materno che nei vaccini. E per questo non dovremmo essere preoccupati.

Pensano che siamo stupidi e che non capiamo la differenza tra il prendere una sostanza oralmente – che passa attraverso il tratto digestivo, viene decomposta dagli enzimi e dai succhi digestivi e eliminata tramite i reni – e introdurre la sostanza in un neonato attraverso una siringa in un braccio o in una gamba. In quest’ultimo caso l’alluminio entra velocemente nei capillari, nel sangue e attraversa la barriera emato encefalica, la barriera tra sangue e cervello e si può appunto accumulare nel cervello.

Questo è un insulto ed è ridicolo. Se i nostri migliori scienziati al mondo veramente non sanno la differenza tra iniezione e ingestione e come le due abbiamo effetti a livello psicologico, allora abbiamo un problema più grosso di quanto avessimo pensato.

 

 

References:

1 AAP Committee on Fetus and Newborn. Controversies concerning Vitamin K and the newbornPediatrics 2003; 112(1 Pt. 1): 191-192.
2 Mercola J. The Potential Dark Side of the Routine Newborn Vitamin K ShotMercola.com Mar. 27, 2010.
3 Vitamin K1MedLibrary.org
4 The Free Medical Dictionary by Farlex. Definition of HyperbilitubinemiaMiller-Keane Encyclopedia and Dictionary of Medicine, Nursing, and Allied Health, Seventh Edition 2003.
5 Hospira, Inc. Vitamin K1—phytonandione injection.
6 Merck & Co, Inc. Recombivax HB—Hepatitis B Vaccine (Recombinant). 11. Description.
7 World Health Organization. Hepatitis B Fact SheetWHO.int July 2015.
8 U.S. Centers for Disease Control and Prevention. Recommended Immunization Schedule for Persons Aged 0 Through 18 Years—United States, 2015CDC.gov.
9 Bernardo JF, Barnett B et al. Aluminum ToxicityMedscape Apr. 15, 2015.