Camilleri & Politica: ‘Troppi voltagabbana. Sogno un partito ideale che governi senza compromessi’

 

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Camilleri & Politica: ‘Troppi voltagabbana. Sogno un partito ideale che governi senza compromessi’

Camilleri: ‘Troppi voltagabbana, ideale partito che governi senza compromessi’

Andrea Camilleri a ‘Cartabianca’ parla di politica, facendo confronti col passato e parlando di voltagabbana, populismo, sinistra e grande coalizione.

In occasione della puntata di questo martedì 20 giugno di “Cartabianca” su Rai3 è intervenuto come ospite il noto scrittore Andrea Camilleri, il quale rispondendo alle domande della conduttrice Bianca Berlinguer, si è soffermato anche su diversi aspetti politici.

Andrea Camilleri parla del contesto politico italiano

Alla domanda su qual è l’elemento sempre presente nella politica italiana, Andrea Camilleri ha detto: “Il voltagabbanismo, di sicuro è una costante che negli ultimi tempi non riguarda il voltar gabbana dei singoli deputati e senatori, ma è un curioso fenomeno per cui interi partiti voltano gabbana. Adesso c’è un voltagabbanismo di massa.

Tutto questo peggiora la situazione: non si può essere sicuri di cosa un singolo deputato o partito fa dopo che lo hai votato, tu non puoi richiedere indietro il tuo voto e sei fregato in partenza, questa è una cosa che allontana la gente dalla politica. Ci vorrebbe una coscienza di coloro che vengono eletti di rispettare la parola data ai loro elettori, solo così la parola ‘politica’ riacquisterebbe un valore che oggi ha irrimediabilmente perduto”.

Camilleri ha nostalgia del vecchio sistema dei partiti di un tempo? “La nostalgia ce l’ho, però ci sono nuovi tipi di aggregazione, i vecchi partiti effettivamente dimostrano di avere oggi il passo troppo lento. Ad esempio in #FranciaMacron in poco tempo ha fondato un movimento e ha ottenuto un largo consenso, questo dimostra che il modo di rapportarsi con la gente da parte dei vecchi partiti non funziona più”.

Camilleri parla di populismi, sinistra italiana e ‘Grandi coalizioni’

Sui populismi ha detto: “Ho moltissima paura perché il populismo è una sorta di eccitamento a vuoto, un’estasi verso il basso. Fare populismo è facilissimo, è il fare le cose che è difficilissimo”.

Sulla #sinistra in Italia Camilleri ha detto: “Non vorrei entrare nella politica attuale, però ogni uomo della sinistra italiana ha come aspirazione massima quella di essere una monade, oppure una cellula di quelle che si auto-riproducono per scissione: questo è il massimo ideale”.

Su una possibile futura Grande coalizione, ha affermato: “Abbiamo esperienze anche recenti di vari partiti che si mettono insieme eppure ognuno tira acqua al proprio mulino e la durata di questi Governi è per forza di cose breve. Bisognerebbe fare un patto reciproco: quello di non farsi reciprocamente lo sgambetto, allora si può fare qualsiasi coalizione. Ma io penso che l’ideale sarebbe avere un partito o un movimento che abbia una maggioranza che gli consenta di governare secondo le proprie idee senza ricorrere continuamente a compromessi con altri partiti, ma questo purtroppo la legge attuale non lo consente e non dà nessuna maggioranza”.

 

fonte: dai nostri archivi

Fantastico Gino Strada: “Ecco perché nessuno mi ha mai chiesto di fare il ministro della Sanità” !!

 

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Fantastico Gino Strada: “Ecco perché nessuno mi ha mai chiesto di fare il ministro della Sanità” !!

 

Fantastico Gino Strada: “Ecco perché nessuno mi ha mai chiesto di fare il ministro della Sanità”

Gino Strada: “Io mi ostino a voler fare il mio lavoro, medico e chirurgo. Mi occupo giornalmente di sanità e medicina. Se qualcuno venisse a propormi di fare il ministro della Sanità, risponderei che il mio programma è molto semplice: faccio una sanità d’eccellenza, spendendo la metà di quello che si spende oggi, eliminando il conflitto di interesse introdotto nella mia professione dalla casta politica: il pagamento a prestazione.

Il nostro sistema sanitario era uno dei migliori al mondo, la casta, con la complicità dei medici, lo ha rovinato. L’interesse del medico è che la gente stia male, per fare più prestazioni. Ma nove milioni di persone non hanno più accesso alla sanità. Io eliminerei tutto questo. Ecco perché nessuno mi ha mai chiesto di fare il ministro della Sanità. A me piacerebbe in futuro aprire anche in Italia il primo ospedale di Emergency, per far rivedere agli italiani, dopo 30 anni, che cos’è un ospedale, non una fottuta azienda. La sanità è uno scandalo pubblico”