Caffè, con quattro tazzine al giorno si riduce rischio mortalità del 60%

 

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Caffè, con quattro tazzine al giorno si riduce rischio mortalità del 60%

In una dieta salutare può trovare posto anche il caffè. Arriva dalla Spagna una nuova conferma dei benefici della tazzina: con quattro caffè al giorno la mortalità generale si riduce di oltre il 60%. È la conclusione di una ricerca presentata all’ultimo congresso della Società Europea di Cardiologia realizzato dall’Hospital de Navarra.  “Il caffè – ricorda l’autrice dello studio, la dottoressa Adela Navarro – è una delle bevande più consumate al mondo. Studi precedenti avevano suggerito che bere caffè potrebbe essere inversamente associato alla mortalità per tutte le cause ma la relazione non è stata approfondita in un Paese mediterraneo”.

Ecco che lo studio, di natura osservazionale, aggiunge nuove evidenze a questa relazione portando dati riferiti alla Spagna. Per questa ricerca sono stati analizzati i dati di un precedente studio avviato nel Paese iberico nel 1999. Le informazioni erano relative a 19 896 partecipanti la cui età media all’avvio dello studio era di 37,7 anni media.

Le informazioni facevano riferimento ad abitudini alimentari – quindi al consumo di caffè – allo stile di vita, alle caratteristiche sociodemografiche e alle condizioni di salute dei partecipanti seguiti in media dieci anni. Durante questo periodo sono morti 337 partecipanti.

 

Associazione più forte tra gli over 45

Dall’analisi dei dati è emerso che chi consumava almeno quattro tazze di caffè al giorno aveva un rischio di mortalità per tutte le cause ridotto del 64% rispetto a chi non lo bevesse mai o quasi mai caffè. Inoltre per ogni due tazze di caffè in più al giorno il rischio si riduceva del 22%.

I ricercatori hanno esaminato se il sesso, l’età o l’adesione alla Dieta mediterranea potesse influenzare l’associazione. Ebbene è stata osservata una significativa interazione tra il consumo di caffè e l’età: chi aveva almeno 45 anni aveva un rischio ridotto del 30% bevendo due tazze di caffè in più al giorno.

“Abbiamo individuato un’associazione inversa tra bere caffè e rischio di mortalità generale in particolare per i 45enni e oltre. Questo potrebbe essere dovuto a un’associazione protettiva più forte tra i partecipanti più anziani”, è il commento della ricercatrice.

Altre ricerche negli ultimi anni hanno approfondito i benefici sulla salute del consumo di caffè. Il merito sarebbe da attribuire agli antiossidanti che sono contenuti nella bevanda dal colore nero, importanti per offrire protezione contro diverse patologie tra cui quelle oncologiche.

fonte: http://salute24.ilsole24ore.com/articles/20222

 

Ha 30 volte più vitamina A delle carote, 50 volte più ferro degli spinaci, 6 volte più proteine del tofu… Scopriamo le fantastiche proprietà della Spirulina.

Spirulina

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Ha 30 volte più vitamina A delle carote, 50 volte più ferro degli spinaci, 6 volte più proteine del tofu… Scopriamo le fantastiche proprietà della Spirulina.

Si tratta di un alimento dalle origini molto antiche: maya e aztechi coltivavano e consumavano questo potente integratore naturale. La spirulina è una specie che cresce spontaneamente nei laghi, spesso confusa con un’alga, e che ha benefici potentissimi per la nostra salute.

Ricca di proteine e nutrienti come vitamine e minerali, la spirulina è considerata un vero e proprio super-alimento. Alcune organizzazioni sanitarie usano la spirulina come “cibo di emergenza” in situazioni particolarmente critiche, come catastrofi naturali o guerre, proprio per le sue grandiose proprietà nutritive.

La spirulina è un alimento rivitalizzante, efficace per le persone di qualsiasi età. E’ ricco di fenilalanina, un composto capace di agire direttamente sull’ipotalamo per ridurre l’appetito.

Ma non finisce qui. La spirulina regola la pressione, combatte la rinite allergica e disintossica i reni. Inoltre, può essere usata dagli sportivi per recuperare le energie dopo un allenamento.

Contiene acidi grassi polinsaturi, che riducono il colesterolo cattivo, ma anche ferro e vitamina B12, utilissimi per combattere l’anemia e regolare la circolazione.

Fonte rimedio-naturale.it

Apiterapia l’antica tecnica curativa nota fin dai tempi degli antichi Egizi. Ecco cosa accade al tuo organismo se respiri l’aria dell’alveare per mezz’ora!

Apiterapia

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Apiterapia l’antica tecnica curativa nota fin dai tempi degli antichi Egizi. Ecco cosa accade al tuo organismo se respiri l’aria dell’alveare per mezz’ora!

 

L’apiterapia è nota fin dai tempi degli antichi egizi, e parte di questa ampia terapia comprendeva anche respirare l’aria dell’alveare. Esso infatti contiene tutti i componenti medicinali prodotti dalle api vale a dire miele, propoli, pappa reale, cera d’api e polline.

Nell’aria ci sono anche minuscole particelle di veleno d’api. Il veleno d’api è da sempre utilizzato in apiterapia in vari modi in particolare come agente antinfiammatorio ed analgesico, principalmente per le malattie dei nervi ed è noto da tempo come un ottimo antireumatico.

L’immagine rappresenta un centro di apiterapia in Slovenia. E ‘dimostrato che la respirazione dell’aria dell’alveare ha incredibili benefici per la salute. L’aria dell’alveare contiene ingredienti che aumentano e stimolano la capacità di guarigione del corpo.

E’ un modo innovativo che affonda le sue radici in conoscenze antiche e permette di prevenire e trattare alcuni disturbi delle vie respiratorie in maniera completamente naturale. Tutto questo col respirare l’aria dell’alveare ricca di oli essenziali e resine che hanno un’azione, balsamica, disinfettante e fluidificante.Per fare ciò sono stati ideati gli apiari integrati: delle “casette” in legno alle quali sono collegate le arnie in modo che l’aria balsamica saturi l’ambiente interno alla struttura dove si può passare comodamente un’ora in tutto relax beneficiando degli aromi del  complesso e unico microcosmo dell’alveare.

Questa è solo un’ulteriore prova che spiega come mai gli apicoltori hanno la più alta aspettativa di vita nel mondo e perché nell’antichità i prodotti delle api venivano considerati preziose medicine.

Il trattamento è basato sui principi dell’aromaterapia, le molecole volatili e di piccole dimensioni vengono inalate e assorbite rapidamente dalle mucose delle vie respiratorie entrando rapidamente in circolo per svolgere la loro azione.

L’inalazione dell’aria presente negli alveari ha un effetto estremamente positivo sulla condizione psicofisica umana ed ha ottimi risultati nelle persone con le seguenti condizioni:

  • Bronchite
  • Asma
  • Allergie
  • Stanchezza
  • Malattie virali
  • Malattie polmonari croniche
  • Suscettibilità alle infezioni
  • Sistema immunitario indebolito
  • Infezioni delle vie respiratorie
  • Mal di testa cronico, emicranie
  • Stress
  • Depressione

Inalando l’aria calda dell’alveare, attraverso una maschera respiratoria speciale (come un aereosol), si assorbono queste sostanze preziose, che hanno un effetto medicinale su moltissime condizioni.

L’apiterapia è anche perfetta per gli atleti, i bambini e gli anziani e può essere fatta da aprile a settembre.

Il Periodo di trattamento raccomandato è da tre a dodici giorni, mezz’ora due volte al giorno.

inalazione aria alveare

Rilassamento mentro si inala l’aria dell’alveare. © Luce Moreau

Dagli egizi (5000 anni fa), ai greci, ai romani e ai popoli di tutte le tradizioni, le api rappresentavano abbondanza e benessere e i loro prodotti come miele, polline, pappa reale, propoli e cera erano usati in tantissime cure.

L’importanza attribuita a questi insetti non dipende solo dalla produzione di sostanze così preziose per il benessere dell’uomo ma anche al fatto che la loro presenza è necessaria per la sopravvivenza dell’ecosistemaEinstein ha detto “Quando l’ape scomparirà, l’uomo non avrà più di quattro anni da vivere“, in riferimento all’opera di impollinazione svolta dalle api.

I Babilonesi li ritenevano dei prodotti prodigiosi per la cura di molte malattie, mentre gli Arabi li hanno cantati con versi e canzoni, come simbolo di salute fisica e spirituale.

via Dionidream

ATTENZIONE – la CIPOLLA è un vero e proprio toccasana, ma se tagliata non va mai e poi mai consumata in un secondo momento. Può essere molto pericoloso

CIPOLLA

 

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ATTENZIONE – la CIPOLLA è un vero e proprio toccasana, ma se tagliata non va mai e poi mai consumata in un secondo momento. Può essere molto pericoloso

Tutti sappiamo che la cipolla è una verdura che fa bene e va mangiata regolarmente. Eppure la cipolla può causare un danno di cui non si parla quasi mai.

Lo sapevi che mangiare la cipolla aperta il giorno prima o peggio alcuni giorni prima, è molto dannoso per il nostro corpo? Per arrivarci bisogna fare un passo indietro.

La cipolla è un forte antibatterico e antivirale, come l’aglio del resto. Ma per la precisione, questi alimenti non sono anti-niente. Nella pratica questi alimenti ATTIRANO verso di sé batteri e virus. Sono delle vere e proprio calamite per i batteri. Dunque lasciare una Cipolla aperta, anche per un sola notte, significa farle assorbire tutti i batteri nell’ambiente circostante (compreso se lasciata in frigo).

Mangiarla il giorno seguente significa inghiottire tutti questi batteri in un colpo solo causando facilmente intossicazioni batteriche nello stomaco, o problemi di digestione più o meno gravi. Per la stessa ragione cerco di non mangiare mai cipolla quando vado fuori, dal momento che i locali la tengono già tagliata in grandi quantità per giorni, per la preparazione dei piatti.

Esiste una avvenimento piuttosto famoso, del 1919, un anno in cui le influenze uccisero milioni di persone, più di 40 milioni. Un medico americano in particolare cercò di fare delle indagini sui motivi di questa influenza, tra le famiglie di agricoltori colpiti. Scoprì che una famiglia era rimasta perfettamente e inspiegabilmente sana.

La madre di famiglia dichiarò semplicemente di aver tenuto sempre delle cipolle aperte per casa. Il medico, allibito, chiede di esaminare le cipolle al microscopio. E scoprì che al suo interno queste cipolle stavano trattenendo virus e batteri. In altre parole, il potere da calamita della cipolla sui batteri aveva agito anche a distanza, semplicemente lasciata aperta in una stanza.

Ricordate: è pericoloso tagliare una cipolla e consumarla il giorno successivo. La cipolla diventa altamente tossica, anche dopo una notte, e crea batteri tossici. Questi batteri possono causare infezioni avverse nello stomaco a causa di secrezioni biliari in eccesso e intossicazioni alimentari.

Perché innamorarsi fa bene alla salute

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Perché innamorarsi fa bene alla salute

Innamorarsi fa bene alla salute? Certo, a patto che si tratti di un amore sano, ed è la scienza a confermarlo. Recenti studi (articolo del 2013 -NdC) hanno dimostrato come il sentimento dell’innamoramento anche se temporaneo fa bene non soltanto all’umore, ma anche alla salute.

Ecco una lista dei benefici che questo frizzante sentimento di scoperta e di intimità con una nuova persona può apportare alla nostra vita:

Fa dimagrire: uno studio di psicologi e nutrizionisti italiani dimostra che il batticuore favorisce il dimagrimento sia sugli uomini che sulle donne… vi sembra un sogno? Provate e fateci sapere.

Fa bene alla pelle: la pelle è più bella e luminosa grazie alle endorfine, sostanze chimiche rilasciate dal nostro cervello in particolari occasioni come l’ innamoramento e il rapporto sessuale.
Il sesso riduce lo stress: ogni rapporto sessuale che duri almeno mezz’ora fa bruciare 150 calorie, 300 in un’ ora. Come se non bastasse, ogni volta che si raggiunge l’ orgasmo aumenta l’ormone Dhea aiuta a mantenere sano il sistema immunitario e funge anche da antidepressivo.
Fa passare il mal di testa: una ricerca scientifica non solo ha sfatato miseramente il mito del mal di testa, secondo molti usato dalle donne per evitare di far l’amore con il proprio partner, ma ha addirittura dimostrato che un po’ di sano sesso lo fa addirittura passare. Quindi … per combattere emicranie e cefalee, non è affatto necessario imbottirsi di analgesici, ma trovare un buon partner può essere la soluzione giusta.
Ma innamorarsi non basta…
In amore, regole non ce ne sono ma c’è un modo, o più d’uno, di guardare alla relazione con la mente aperta, libera da aspettative dannose.

Le cose da fare in amore

La cura di sé

L’amore stimola a prendersi cura non solo del proprio aspetto fisico, ma ad ascoltarsi di più, ponendo più attenzione a quello che si fa per stare bene.
mare il mistero. Il fascino dell’altro risiede proprio nel suo essere diverso da noi, sconosciuto e quindi da esplorare.

Un’atmosfera magica

Un innamoramento sano necessita ogni giorno di un’atmosfera fatta di sensazioni, percezioni nuove e suggestive.

Mettere il corpo al centro 

Il nostro corpo diviene oggetto e soggetto di desiderio e di amore, luogo di irradiazione di sensazioni ed emozioni intense.

Sesso lento e al buio
L’amore fisico non deve essere consumato in fretta, come tappa prevedibile e obbligata, ma va coltivato con un crescendo di erotizzazioni prolungate, consentendoci di assaporare le sensazioni e le emozioni. Meglio ancora se al buio: riducendo gli stimoli visivi, l’immaginario ritrova le sue radici, dove odori e contatto fisico occupano il primo posto.

Le cose da evitare in amore


La paura di perdere l’altro 

Il bisogno di controllare movimenti e pensiero inducono un vero e proprio stato di stress fisico ed emotivo sottraendo energie preziose…all’ amore stesso!

Vivere nel passato
Il continuo confronto con le storie vissute, la difficoltà a staccarsi da situazioni precedenti, impoverisce la nostra capacità di vivere nel presente ciò che accade nell’incontro con l’altro.
La magia dell’amore inevitabilmente sfuma…

Proiettarsi nel futuro
La tendenza a fissare e consolidare il legame nel timore di perderlo, possono indurre a proiettarci nel futuro con aspettative e desideri che non tengono conto della realtà e del desiderio dell’altro.

Essere ripetitivi 
La ripetitività di schemi e modelli di comportamento vecchi, già sperimentati, blocca ogni possibilità di incontrare parti di sé e di fare esperienze realmente nuove che possono scaturire dall’incontro con l’altro.

Imprigionarsi in se stessi 
L’assenza di curiosità, di disponibilità a sperimentarsi e a rimettersi in gioco, non consente un autentico scambio con l’altro. Ci si innamora di ciò che di se stessi si può ritrovare nell’altro o dell’innamoramento stesso.
Fonte: www.giacinto.org

Fantastico Gino Strada: “Ecco perché nessuno mi ha mai chiesto di fare il ministro della Sanità” !!

 

Gino Strada

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Fantastico Gino Strada: “Ecco perché nessuno mi ha mai chiesto di fare il ministro della Sanità” !!

 

Fantastico Gino Strada: “Ecco perché nessuno mi ha mai chiesto di fare il ministro della Sanità”

Gino Strada: “Io mi ostino a voler fare il mio lavoro, medico e chirurgo. Mi occupo giornalmente di sanità e medicina. Se qualcuno venisse a propormi di fare il ministro della Sanità, risponderei che il mio programma è molto semplice: faccio una sanità d’eccellenza, spendendo la metà di quello che si spende oggi, eliminando il conflitto di interesse introdotto nella mia professione dalla casta politica: il pagamento a prestazione.

Il nostro sistema sanitario era uno dei migliori al mondo, la casta, con la complicità dei medici, lo ha rovinato. L’interesse del medico è che la gente stia male, per fare più prestazioni. Ma nove milioni di persone non hanno più accesso alla sanità. Io eliminerei tutto questo. Ecco perché nessuno mi ha mai chiesto di fare il ministro della Sanità. A me piacerebbe in futuro aprire anche in Italia il primo ospedale di Emergency, per far rivedere agli italiani, dopo 30 anni, che cos’è un ospedale, non una fottuta azienda. La sanità è uno scandalo pubblico”

Cannabis in capsula: può sostituire qualsiasi antidolorifico, è naturale e non ha effetti collaterali. Ma da noi non si vende!

Cannabis

 

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Cannabis in capsula: può sostituire qualsiasi antidolorifico, è naturale e non ha effetti collaterali. Ma da noi non si vende!

Sempre più persone in tutto il mondo sono consapevoli dei rimedi naturali e della medicina alternativa.

Tuttavia, questo non cambia l’atteggiamento di Big Pharma che fa valere i suoi farmaci nonostante i loro numerosi e ben documentati effetti collaterali.

I benefici per la salute della cannabis sono sempre più accettati nella società odierna e vengono sostenuti da numerosi studi recenti.

La Foria Relief Company ha anche inventato una “supposta” vaginale, che è una sostituzione perfetta per Vicodin, Midol, e ibuprofene. Tratta efficacemente i crampi mestruali rilassando i muscoli.

E’ un prodotto a base di cannabis senza additivi. Gli ingredienti sono combinati con dosi esatte; 60 mg di tetraidrocannabinolo (THC) e 10 mg di cannabidiolo (CBD). Il dolore è bloccato dal THC, mentre il CBD rilassa i muscoli, tratta gli spasmi, e ha un effetto favorevole sui meccanismi infiammatori all’interno del corpo.

Secondo una donna che ha provato la supposta vaginale, l’area sotto la vita era come se “galleggiasse in un altra galassia”.

Eppure, questo incredibile rimedio è venduto solo in California, ma visto i risultati ottenuti, a breve si potrà acquistare ovunque la cannabis per uso medico sia legale.

 

fonte: http://laveritadininconaco.altervista.org/la-nuova-cannabis-capsula-cosi-potente-che-puo-sostituire-qualsiasi-antidolorifico/

Parla Luigi Di Bella: Così affossarono il mio padre ed il “Metodo Di Bella”

Di Bella

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Parla Luigi Di Bella: Così affossarono il mio padre ed il “Metodo Di Bella”

Grillo tempo fa aveva rilanciato il metodo Di Bella, ma è stato davvero un complotto?

Il figlio del medico catanese ideatore della terapia alternativa per la cura al cancro torna sulla sperimentazione che ne decretò l’inefficacia. Una vecchia storia

Se la tormentata vicenda Stamina sembra ormai davvero una storia archiviata, con la richiesta di patteggiamento avanzata da parte di Davide Vannoni per l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, non lo è affatto quella relativa al metodo di Bella. A riportare in auge il trattamento alternativo per la cura al cancro non riconosciuto della scienza (in realtà, a oltre 16 anni dalla sperimentazione che ne decretò l’inefficacia terapeutica, non è mai scomparsa del tutto) è, ancora una volta, Beppe Grillo.

Stavolta, a parlare dalla pagine del blog, è il figlio del medico catanese ideatore della multiterapia che porta il sui nome (un mix, variabile, di somatostatina, bromocriptina, ciclofosfamide, melatonina e alcune vitamine), e non ci si limita a ribadire che la cura funziona, ma si parla anche di tutte le presunte truffe e complotti messi in atto per affossarla.

Oggi, a distanza dalla sperimentazione approvata durante il mandato dell’allora ministro della salute Rosy Bindy, si torna quindi a discutere di come le indicazioni per la sperimentazione e gli stessi protocolli adottati non seguirono le indicazioni di Di Bella, ma vennero piuttosto allestiti per essere già “un risultato preconfezionato” accusa il figlio: “Quando mio padre andò in Commissione oncologica fu verbalizzato, e io li ho i verbali, e li ho messi sul nostro sito, dove si scrive che la sua cura poteva rispondere in pazienti in stato iniziale, non chemio e non radio trattati.

Hanno arruolato pazienti esattamente all’opposto, terminali, chemio e radio trattati e non più responsivi, perciò già le indicazioni della sperimentazione sono state non travisate ma ribaltate!”.

Ma non solo: i protocolli firmati dallo stesso professore non sarebbero stati stilati in presenza di Luigi di Bella, secondo il figlio; per la sperimentazionesarebbe stato scelto come livello di obiettivi quello più basso (la riduzione del tumore), senza doppio cieco e gruppo controllo e non da ultimo sarebbero stati somministrati farmaci scaduti e a dosi sballate.

Un complotto, ordito, neanche a dirlo, a tutto guadagno delle case farmaceutiche: “Siamo in periodo di globalizzazione, l’industria, la finanza, il commercio sono globali, loro hanno calcolato che una persona che non fa le loro terapie, come minimo gli fa perdere dai 200 ai 500 mila euro. È tutta un’aggregazione di poteri perché le case farmaceutiche sono azionisti, ma sono gli stessi azionisti della grande informazione, sono gli stessi azionisti delle banche del farmaco, sono gli stessi azionisti della grande industria….Se noi (con il MDB) abbiamo curato gente a casa, e questi sono a posto, c’è una differenza di costi totali altissima che determina un crollo di un interosistema di impostura, perché il fatto di continuare a imporre queste terapie, vuole dire che c’è un sistema di connivenze”.

Le critiche alla sperimentazione che decretò l’inattività e inefficacia del metodo di Bella non sono però del tutto nuove, ma cominciarono già ai tempi, come vi avevamo raccontato. E insieme alle critiche arrivarono anche le risposte: il ministero giustificò l’assenza di randomizzazione e gruppo controllo in virtù del fatto che stavamo parlando di uno studio di fase II (per valutare l’efficacia di un trattamento), allestito in fretta e non senza difficoltà. Riguardo le accuse relative ai farmaci scaduti, per l’Istituto superiore di sanità fu lo stesso Di Bella ad assicurare la stabilità del composto galenico e non vennero indicate date di scadenza, mentre riguardo ai protocolli questi sarebbero sempre stati visionati dal medico.

Se Stamina quindi sembra finita, senza che ci sia stato bisogno di una sperimentazione, non lo è ancora la vicenda Di Bella, malgrado in questo caso la sperimentazione ci sia stata eccome ed abbia dato risultati negativi.

 

fonte: http://www.wired.it/scienza/medicina/2015/02/04/grillo-di-bella-complotto/

I 10 cibi più salutari al mondo ma i meno consumati.

cibi

 

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I 10 cibi più salutari al mondo ma i meno consumati.

 

Quali sono i cibi più salutari del mondo? Una domanda a cui sarebbe importante dare una risposta precisa, se vogliamo badare al nostro benessere generale.

Diciamo che possono esserlo tutti o nessuno, tutto varia in base a modalità di cottura o a una miriade di fattori. Tuttavia però possiamo stilare una lista di 10 cibi ritenuti i primi 10 salutari per caratteristiche , proprietà e utilità al nostro organismo. Purtroppo però, se rappresentano i primi dieci nella lista dei cibi più salutari, non non rappresentano i primi 10 cibi più consumati nel nostro paese, a causa di molte motivazioni che non descriveremo in questo articolo.

Andiamo invece a conoscere questi 10 alimenti e a capire il perché sono i migliori.

Ci sono molti studi scientifici sull’argomento, ma non c’è un accordo 100 % fra tutte queste ricerche, perché ciascuna di esse ci propone alimenti differenti, ad ogni modo nelle posizioni più alte troviamo:

 

I mirtilli

proprietà:

  • proprietà antiossidanti, per combattere i radicali liberi e per la prevenzione  dell’invecchiamento cellulare,
  • ricchi di fibre e per  la digestione e la motilità intestinale.

 

I semi di chia

proprietà:

  •  proprietà curative che dovrebbero rientrare come elementi d’eccellenza nell’ambito di un’alimentazione sana perché,
  • contengono molti omega 3, proteine e fibre.

 

Noci

proprietà:

fanno parte di questa classifica dei cibi più salutari al mondo perché:

  •  contengono acidi grassi omega 3, che agiscono contro l’invecchiamento,
  • sono  fonte naturale di melatonina, quella sostanza che ci aiuta a dormire bene.

 

Kiwi

Proprietà:

  • sono la più grande fonte di vitamina C, il doppio delle arance, si hai capito bene, al contrario di quanto si pensi,
  • sono ricchi di potassio nella stessa quantità di quanto lo siano le banane, il potassio è un altro elemento cardine della vita.

La quinoa

proprietà:

  •  permette di ottenere proteine nobili, senza ricorrere al consumo della carne,
  • versatile in cucina per la preparazione si di primi, aggiungendola alle zuppe, che per i secondi preparandone ricche insalate.

 

Il tè verde

proprietà:

  • è il miglior antiossidante,
  • contiene le  catechine, che agiscono nella prevenzione dei tumori. E’consigliabile berne  tre tazze al giorno.

 

 l’avena

proprietà:

  • alto contenuto di fibra solubile che riduce il colesterolo e previene malattie cardiache,
  • fornisce senso di sazietà.

 

I broccoli

proprietà:

  • Contengono gli  indoli, sostanze vegetali, che riducono il rischio di incorrere in alcune forme di tumore,
  •  contengono anche flavonoidi, che sono degli efficaci antinfiammatori.

 

Il salmone

proprietà:

  • La migliore fonte in assoluto di proteine magre,
  • abbonda di omega 3 e antiossidanti.

 

Gli spinaci

proprietà:

  • contengono molti antiossidanti, in grado di proteggere la salute degli occhi. Fra questi ci sono la luteina e la zeaxantinache riescono anche a prevenire i tumori,
  • Controllano  il diabete.

 

L’Echa, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche, ha dichiarato che il GLIFOSATO non è cancerogeno e non provoca mutazioni genetiche. Inoltre fa dimagrire, aiuta la diuresi e fa nascere figli biondi e con gli occhi azzurri …ma vaffanculo, va!!

Glifosato

 

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L’Echa, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche, ha dichiarato che il GLIFOSATO non è cancerogeno e non provoca mutazioni genetiche. Inoltre fa dimagrire, aiuta la diuresi e fa nascere figli biondi e con gli occhi azzurri …ma vaffanculo, va!!

Glifosato, siamo sicuri che non sia cancerogeno?

Il 15 marzo 2017 l’Echa, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche, ha dichiarato che il glifosato  – il noto erbicida della Monsanto – non è cancerogeno e non provoca mutazioni genetiche, riconoscendo tuttavia che provoca seri “danni agli occhi” ed è “tossico con effetti duraturi sulla vita in ambienti acquatici”.

Conclusioni quindi abbastanza simili a quelle cui già l’Efsa nel novembre 2015 era pervenuta dichiarando che “improbabile” che il glifosato fosse cancerogeno. La decisione dell’Echa era nell’aria e non ha quindi destato troppa sorpresa, ma è comunque interessante analizzarla in dettaglio. Va ricordato che al momento della sua immissione sul mercato il glifosato era stato propagandato come una molecola assolutamente sicura, nociva solo per le “erbacce” che disseccava, immediatamente degradabile, che non comportava rischi di alcun tipo né per l’ambiente né per le persone. Già il fatto che ora se ne riconosca una tossicità duratura per l’ambiente acquatico la dice lunga sulle rassicurazioni a suo tempo fornite.

Del resto è innegabile che glifosato e il suo metabolita Ampa siano le sostanze più presenti nelle acque superficiali e profonde della Lombardia – l’unica regione che sistematicamente le ricerca. Le molecole tuttavia sono ampiamente presenti anche nelle acque di Toscana ed Emilia Romagna dove solo negli anni più recenti sono state ricercate. In Emilia Romagna su 20 campionamenti esaminati nel 2016 solo 3 rientrano nel limite di 0,1µg/l e le peggiori situazioni si sono riscontrate nel canale Fossatone a Cesenatico  con  1 ,2 µg/l di glifosato e a Ravenna dove l’Ampa raggiunge 6,1 µg/l.

Il recente parere formulato dall’Echa ancora una volta  ha considerato anche studi non pubblicati, non sottoposti a revisione e condotti dall’industria produttrice e – comunque come ha prontamente replicato la Iarc (Agenzia per la Ricerca sul Cancro) questo non inficia la classificazione di “cancerogeno probabile“(2A) del marzo 2016 dalla stessa Iarc.

Inoltre, come ammette la stessa Echa, il parere è basato “esclusivamente sulle proprietà dannose della sostanza. Non tiene conto della possibilità di esposizione alla sostanza e quindi non tratta dei rischi di esposizione”. Questa  affermazione è veramente paradossale perché non può essere considerato rassicurante il fatto che il glifosato non induca in modelli sperimentali il cancro o mutazioni genetiche, senza che sia stata valutata l’esposizione prolungata e “a piccole dose” quale quella cui sono sottoposti non solo gli agricoltori, ma anche i consumatori dal momento che il glifosato si ritrova ormai comunemente anche negli alimenti.

Di fatto sono proprio queste  esposizioni a rappresentare un rischio per la salute delle persone, specie delle frange più vulnerabili quali donne in gravidanza e bambini, che quindi non sono stati tenuti in alcun conto. Non va infine dimenticato che alcuni membri della commissione dell’Echa presentano potenziali conflitti di interesse avendo lavorato anche per l’industria chimica.

Comunque, a parte l’effetto cancerogeno, sono purtroppo molti altri i rischi per la salute umana correlati alla molecola: in particolare nella formulazione commerciale agisce anche come interferente endocrino e può influenzare l’apoptosi in cellule placentari umane. Secondo un altro recente lavoro il glifosato, rappresenta un fattore di rischio anche per la celiachia e numerose altre patologie attraverso modificazioni del microbioma intestinale (in particolare di  lactobacilli e bifidobatteri). Si indurrebbero così infiammazione, malassorbimento, allergie alimentari, intolleranza al glutine, diminuita sintesi di vitamine e acido folico.

Una vasta opposizione sociale è già da tempo in atto contro l’uso di questa sostanza: in Italia è presente da oltre un anno una coalizione di 45 grandi associazioni ambientalisti e anche in Europa l’8 febbraio scorso è sta avviata una Ice (Iniziativa Cittadini Europei) di valore giuridico con l’obiettivo di spingere la Ue a vietarla definitivamente. E’ necessario raggiungere 1.000.000 di firme nei prossimi mesi in tutta Europa e già oltre 400.000 sono state raccolte. Qui si può sottoscrivere, unitamente agli estremi di un  documento di identità.

Dietro questa molecola si muovono interessi enormi, specie ora che la Monsanto sta per confluire  nella tedesca Bayer e non va dimenticato che glifosato è strategico nella produzione di organismi geneticamente modificati (Ogm) quali mais, soia colza resi resistenti all’erbicida, che quindi può essere usato in dosi ancora più massicce.

La battaglia contro il glifosato è comunque ormai chiaramente diventata  il simbolo di una guerra più ampia contro l’agricoltura industriale. Fortunatamente sta  sempre più emergendo, anche nella comunità scientifica, la necessità di un nuovo concetto di agricoltura in grado di preservare la qualità dei suoli, la salubrità del cibo e quindi della salute umana.

Anche un altro recentissimo lavoro non solo rafforza questo concetto, evidenziando che la sostenibilità ambientale deve improrogabilmente entrare nel calcolo della sostenibilità delle produzioni agricole affinché questa possa essere considerata attuabile e realistica, ma mette anche in seria discussione la necessità, data per scontata dal mondo scientifico, di dover raddoppiare le quantità di cibo entro il 2050 per garantire alimenti a tutta la popolazione mondiale e da sempre invocata per giustificare l’agricoltura industriale.

fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/19/glifosato-siamo-sicuri-che-non-sia-cancerogeno/3459661/