La filosofia di Totò – Siamo uomini o caporali? …molto più che uno sketch comico…!

Totò

 

Totò

 

.

seguiteci sulla pagina Facebook Curiosity 

.

.

La filosofia di Totò – Siamo uomini o caporali? …molto più che uno sketch comico…!

 

Totò Esposito è un attore “mestierante” che cerca di sbarcare il lunario proponendosi come comparsa a Cinecittà; a seguito di un diverbio con un certo Meliconi (da notare, si tratta dello stesso cognome del protagonista romanaccio di Un americano a Roma, interpretato da Alberto Sordi nel 1954), viene considerato pazzo e ricoverato in una casa di cura.

Totò espone al medico che lo sta visitando la sua teoria sul “Siamo uomini o caporali?”. Ecco il testo:

“L’umanità, io l’ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali.
La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali, per fortuna, è la minoranza.
Gli uomini sono quegli esseri costretti a lavorare per tutta la vita, come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza mai la minima soddisfazione, sempre nell’ombra grigia di un’esistenza grama.
I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Questi esseri invasati dalla loro bramosia di guadagno li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando, spesso senza averne l’autorità, l’abilità o l’intelligenza ma con la sola bravura delle loro facce toste, della loro prepotenza, pronti a vessare il povero uomo qualunque.
Dunque dottore ha capito? Caporale si nasce, non si diventa! A qualunque ceto essi appartengano, di qualunque nazione essi siano, ci faccia caso, hanno tutti la stessa faccia, le stesse espressioni, gli stessi modi. Pensano tutti alla stessa maniera!”

(segue dopo il video)

Alcune riflessioni sulla teoria “uomini o caporali”

La scelta della categoria dei Caporali – Totò nel teorizzare la sua teoria, ha scelto di classificare la categoria di persone che sfruttano gli Uomini definendoli come Caporali. La scelta non è casuale; il caporale rappresenta, nella visione di Totò, un tipo di uomo che può facilmente trovarsi ad abusare del suo piccolo ma, al tempo stesso, significativo potere, in quanto può avere un “posto di comando, senza averne l’autorità, l’abilità o l’intelligenza”. Il caporale rappresenta al meglio questa tipologia umana; un tenente, un capitano, un colonnello non sarebbero stati scelte ugualmente felici, perché gli ufficiali dovrebbero essere almeno dotati di una preparazione specifica e di una discreta cultura. Che poi nei vari episodi del film, il caporale possa avere le sembianze anche di un ufficiale o di un uomo di cultura, quale un direttore di giornale, è altro discorso; magari saranno uomini “colti”, ma nell’animo rimangono dei caporali, in quanto “caporale si nasce, non si diventa!”.

I Caporali e le donne – Nel caratterizzare il comportamento dei Caporali, particolare attenzione viene posta al loro modo di fare con le donne: il Caporale tendenzialmente approfitta del suo piccolo/grande potere per cercare di ottenere vantaggi nei rapporti con le donne; o attraverso la minaccia (“non ti assumo se non…”) o attraverso le promesse (“se sei gentile con me, …”). Un caporale particolare: il ragioniere Casoria – In un altro film, La banda degli onesti, Totò ci presenta una figura esemplare di caporale: il ragioniere Casoria.

Il ragioniere Casoria – Non tutti lo conoscono, ma il personaggio del ragioniere Casoria, nel film, è probabilmente uno dei personaggi più importanti e, purtroppo, più attuali della complessiva opera cinematografica di Totò. Il ragioniere Casoria entra a pieno titolo nella categoria dei caporali, ma con un’aggravante. E’ un uomo di potere, perchè in quanto amministratore del condominio dove Totò (Antonio Bonocore) svolge il suo lavoro di portiere, può licenziarlo da un momento all’altro se non ubbidisce alle sue disposizioni. L’aggravante sta nel fatto che è un lestofante, e le sue disposizioni consistono nel coinvolgere il portiere Totò nell’imbroglio sul carbone da utilizzare per il riscaldamento: ne vorrebbe far pagare 120 quintali al condominio per comprarne solo 40. Totò da persona onesta si rifiuta e il ragionier Casoria decide immediatamente di sostituirlo con altro portiere (Memmo Carotenuto) più “morbido “.  L’Italia di oggi è piena di ragionieri Casoria, ma soprattutto è divenuta piena di persone alla Memmo Carotenuto.

Passare dalla parte del Ragioniere Casoria – È l’amara considerazione di Totò. “Passare dalla parte del ragioniere Casoria”. E’ quello che propone Totò a Peppino de Filippo, altro personaggio onesto spinto a divenire un falsario, per risolvere i loro problemi: “Ci sarebbe una soluzione, adeguarsi, questo è il segreto! Passiamo dall’altra parte, saltiamo l’ostacolo a pie’ pari, disertiamo, passiamo dalla parte del ragioniere Casoria! “.

Grande Totò

La filosofia di Totò – Siamo uomini o caporali? …molto più che uno sketch comico…!ultima modifica: 2019-01-20T21:18:08+01:00da eles-1966
Reposta per primo quest’articolo