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Utilissimo – La classifica di quanto ci costano gli elettrodomestici – quanto e come si può risparmiare
La classifica di quanto consumano i nostri elettrodomestici non è semplice da stilare perché il consumo dipende da molti fattori, prima di tutto dalla classe energetica dell’apparecchio e dalle modalità e dal tempo di utilizzo dello stesso.
Ecco una tabella orientativa che elenca, dal più energivoro al meno costoso sulla bolletta, i principali elettrodomestici che abbiamo in casa.
Apparecchio |
Ore di utilizzo h/anno |
Potenza W |
Consumo kWh/anno |
Costo €/anno |
Boiler elettrico |
1600 |
1200 |
1565 |
510 |
Condizionatore |
Fabbisogno freddo: 1300 kWh |
COP: 3 |
425 |
78 |
Frigo-congelatore |
8760 |
Classe A |
305 |
56 |
Forno a microonde |
160 (mezz’ora al giorno) |
1500 |
240 |
44 |
Lavatrice |
260 cicli/anno (5 kg di biancheria di cotone a 60°) |
Classe A |
240 |
44 |
Forno elettrico |
100 |
2000 |
210 |
40 |
Lavastoviglie |
220 cicli/anno (12 coperti) |
Classe A |
220 |
40 |
Aspirapolvere |
104 |
1800 |
185 |
35 |
Televisore |
1.280 (4 ore al giorno) |
150 |
190 |
35 |
Ferro da stiro |
160 (mezz’ora al giorno) |
1000 |
160 |
30 |
Illuminazione |
4800 soggiorno, 3800 cucina, 1900 camere e bagno |
luorescente: 12 |
150 |
30 |
Phon |
80 (un quarto d’ora al giorno) |
1800 |
140 |
25 |
Computer |
640 (2 ore al giorno) |
150 |
95 |
15 |
Lettore DVD |
140 |
150 |
20 |
4 |
Risparmia con l’aspirapolvere
Al momento dell’acquisto, controlla i consumi di elettricità e la potenza aspirante dell’aspirapolvere. Un buon aspirapolvere non è quello più potente. Attenzione a non confondere la potenza del motore, espressa in watt, che indica solo i consumi energetici dell’apparecchio con la reale capacità di aspirazione, che si misura invece in watt aria. Per assicurare buone prestazioni, dovrebbe essere compresa tra i 250 e i 400 watt (valori IMQ), con la possibilità di regolarla in base al tipo di superficie da trattare.
Aspirapolveri con motori potenti sono più che altro potenti consumatori di energia, non aspirano meglio degli altri, e per piccole dimensioni domestiche sono superflui.
Risparmia con la lavastoviglie
Evita l’asciugatura con aria calda: basta aprire lo sportello alla fine del lavaggio quando le stoviglie sono ancora calde per asciugarle; si risparmia anche il 40-45% di elettricità per ogni lavaggio.
Per lavare a mano i piatti di una cena di 10 persone occorrono circa 100 litri d’acqua, mentre ne servono solo 15 con una lavastoviglie di ultima generazione.Fai a meno della lavastoviglie se in famiglia siete in due o tre persone e non cucinate spesso.
Attivando la lavastoviglie solo a pieno carico si può risparmiare il 25% del consumo annuale.
In caso di acquisto, preferisci una lavastoviglie di classe A+ o superiore, della capienza adatta alle esigenze della tua famiglia (in genere 12 coperti), e chiedi sia al venditore sia all’installatore di poterla collegare direttamente alla tubatura dell’acqua calda.
Risparmia con la lavatrice
La lavatrice è uno degli elettrodomestici che mettono di più alla frusta la nostra bolletta elettrica.
Fai funzionare la lavatrice di notte, sempre che non disturbi il sonno: con la tariffa bioraria, consente di risparmiare e di alleggerire il già alto carico elettrico diurno.
Utilizza la lavatrice sempre a carico quasi pieno, scegli accuratamente il giusto programma di lavaggio (attenzione: il programma di mezzo lavaggio non dimezza i consumi, li riduce solo del 20%), preferisci le basse temperature e dosa con attenzione il detersivo in base alla durezza dell’acqua. Un ciclo a 90° fa consumare il doppio di uno a 40°. In caso di sostituzione, acquista una lavatrice ad elevata efficienza (A++).
Preferisci i modelli che offrono la possibilità di essere collegati direttamente all’acqua calda: si arriva così a spendere per ogni lavaggio circa un terzo di quel che ci costa riscaldare l’acqua con una resistenza elettrica. Costo indicativo: da 500 a 600 euro per una lavatrice con doppio attacco; da 130 euro per il dispositivo da applicare a posteriori.
Risparmia con il frigorifero
Il termostato va regolato a seconda della temperatura ambiente, sia nella stagione invernale che in quella estiva, seguendo anche le eventuali indicazioni del costruttore. Evitiamo le posizioni eccessivamente fredde: sono inutili per la conservazione dei cibi e fanno aumentare i consumi energetici del 10-15%. Si consiglia una temperatura di +5°C nel frigorifero e di -18°C per il congelatore. Posiziona il frigorifero nel punto più fresco della cucina, lontano dal forno o dal piano cottura, facendo attenzione a lasciare uno spazio di almeno 10 centimetri sul retro per favorire il ricambio d’aria lungo la serpentina posteriore.
Se il tuo frigo ha più di dieci anni, sostituiscilo con uno nuovo, più efficiente. Un apparecchio di classe A++ fa risparmiare 40 euro l’anno di elettricità rispetto ad una classe B e 70 euro rispetto ad una D di pari categoria. In cinque anni, puoi risparmiare tra i 200 e i 300 euro.
Risparmia con la tv
I nuovi televisori hanno schermi sempre più grandi, fanno a gara a chi è più sottile e promettono di portarci il cinema dentro casa.
Il consumo energetico di un apparecchio video dipende infatti molto anche dalle dimensioni dello schermo: tendenzialmente, uno schermo di dimensioni doppie consuma il quadruplo.
Ecco perché, soprattutto se ci si spinge verso l’acquisto di un modello di grandi dimensioni, è fondamentale stare attenti a ogni “+” stampato a fianco alla lettera A. Un 46 pollici in classe A consuma fino a 103 kWh all’anno, in A+ fino a 83, ma solo 63 kWh in classe A++ (fonte: Agenzia svizzera degli apparecchi elettrici).
Non dimentichiamo che anche la tecnologia influisce sull’efficienza energetica di un TV. La retroilluminazione a Led applicata sui nuovi schermi riduce il consumo di energia del 25% rispetto ai tradizionali Lcd a lampade fluorescenti e fino al 40% rispetto a una ormai obsoleta televisione al plasma. E gli Oled promettono risparmi ancora più interessanti.
Il consumo annuo espresso in kWh che leggiamo sull’etichetta energetica è calcolato sulla base di un utilizzo medio giornaliero di 4 ore per 365 giorni all’anno. Ovviamente il consumo effettivo di energia dipenderà dall’utilizzo dell’apparecchio soprattutto se sono collegati anche altri dispositivi come lettore dvd, console dei giochi, impianto hi-fi, i consumi per quattro ore di utilizzo giornaliere possono tranquillamente battere quelli di un frigorifero che resta acceso 24 ore al giorno.
Per tagliare sprechi inutili, evitiamo di lasciare la tv in modalità stand by. Il modo più pratico è quello di collegarlo a una multipresa con interruttore e ricordarsi poi di spegnerla.
Risparmia con il forno
Si tenga in considerazione che un’ora di forno costa tipicamente da 20 a 30 centesimi d’energia. Utilizzando un forno elettrico da incasso di tipo ventilato si può risparmiare fino a 1/3 del consumo di energia elettrica rispetto al consumo di un forno elettrico non ventilato. Poi. il risparmio ottenibile dipende da quante volte si adopera il forno
Il forno elettrico consuma 180 kwh all’anno, quello a microonde la metà.
Risparmia con il condizionatore
La bolletta dell’elettricità pesa solo un terzo di quella del riscaldamento, ma appena si passa al condizionatore rischia di salire.
Evita che il condizionatore sia colpito direttamente dai raggi del sole e installalo lontano da fonti di calore. Puoi ridurre i consumi anche del 5%.
Utilizza il condizionatore solo quando è necessario, cioè nelle ore più calde della giornata, con finestre ben chiuse e schermate, e imposta una temperatura tra 25° e 27°. La differenza tra interno ed esterno non deve superare i 7 gradi, per evitare sbalzi termici poco salutari.
Valuta accuratamente la disposizione delle unità interne nei vari locali e assicurati che l’impianto sia correttamente dimensionato rispetto alle tue esigenze: affidati ad un tecnico specializzato. Costo indicativo per un sopralluogo: 50 euro, spesso scalati dall’acquisto del climatizzatore.
Risparmia con l’impianto di riscaldamento
L’impianto di riscaldamento è un po’ come l’automobile, per consumare poco e inquinare meno occorre un’accurata manutenzione.
Fai controllare la caldaia da un tecnico autorizzato alla scadenza prevista e conserva copia del rapporto di controllo. Chiedi consiglio in merito alla convenienza di interventi sulla caldaia e sull’impianto di riscaldamento. Costo indicativo: 80-90 euro solo pulizia; 120 euro pulizia con analisi dei fumi.
Per gli impianti fino a 35 kW il controllo deve essere biennale nel caso di impianti a metano (a meno di diversa prescrizione scritta sul libretto di impianto), o avvenire ogni quattro anni nel caso di impianti che non superino gli otto anni di età, a camera stagna o installati all’aperto. Alcune Regioni hanno però introdotto normative sui controlli più restrittive: ad esempio, in Lombardia, la manutenzione deve essere effettuata almeno una volta ogni due anni.
Regola attentamente la valvola termostatica (obbligatoria sul nuovo e sul ristrutturato) in funzione delle necessità: puoi risparmiare circa il 10% delle spese di riscaldamento.
fonte: https://energy.lifegate.it/blog-gas-e-luce/classifica-elettrodomestici/