Michela Murgia: “In una società dove l’ignoranza non è più un difetto, insegnare non è più una virtù”

 

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Michela Murgia: “In una società dove l’ignoranza non è più un difetto, insegnare non è più una virtù”

 

Su Donna Moderna abbiamo letto una triste considerazione della scrittrice Michela Murgia. La riflessione trae spunto dai frequenti casi di insegnanti aggrediti, minacciati e picchiati da studenti o dai loro  genitori. Un’escalation preoccupante che mette in serio pericolo il ruolo del docente nel mondo dell’istruzione.

Murgia è chiara sull’argomento: “Nel moltiplicarsi in tutta Italia dei casi di insegnanti picchiati sia dagli studenti che dai loro genitori verrebbe la tentazione di ricorrere a un luogo comune e commentare come fanno gli anziani, dicendo che i tempi sono degenerati e che non esistono più le educazioni di una volta. Purtroppo è falso: i prepotenti sono sempre esistiti e la voglia di spaccare la faccia alla figura di autorità non è nata oggi”.

“A essere cambiato – continua Murgia – è invece il rispetto sociale intorno all’atto dell’imparare e del farlo a scuola, che fino a qualche decennio fa era l’unico modo per migliorare la propria posizione sociale se si era modesti di famiglia, ma oggi è percepito solo come pedaggio obbligatorio prima di entrare in un mondo del lavoro dove da anni ci sentiamo dire (falsamente) che “il pezzo di carta non serve a niente”. In una società dove l’ignoranza non è più un difetto, insegnare non è più una virtù”, conclude amaramente la scrittrice.

Redazione Curiosity

Una bella storia – La poliziotta allatta il bimbo malnutrito di una donna arrestata: promossa

 

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Una bella storia – La poliziotta allatta il bimbo malnutrito di una donna arrestata: promossa

Celeste Ayala era nel suo turno di guardia all’ospedale Sor Maria Ludovica di Buenos Aires quando un bimbo di soli 6 mesi é stato portato. La foto è diventata virale e il capo della polizia l’ha ringraziata.

Celeste Ayala, una poliziotta argentina, era nel suo turno di guardia all’ospedale Sor Maria Ludovica di Buenos Aires quando un bimbo di soli 6 mesi é stato portato insieme ai suoi 5 fratelli per essere affidato ai servizi sociali. La mamma dei bambini era appena stata arrestata.
Tutti i bambini avevano fame, e piangevano disperatamente, quando Celeste senza pensarci troppo ha preso il più piccino e lo ha portato al seno per allattarlo.
Celeste é diventata da poco mamma di una bimba e non ha fatto distinzioni di nessun genere, non ha avuto pregiudizi stupidi ed ignoranti, ha semplicemente fatto la cosa più bella e più giusta.
La madre della bimba è stata separata da lei e da altri cinque figli dopo una sentenza del tribunale, che ha giudicato il suo stile di vita incompatibile con la crescita dei bambini. In attesa dei servizi sociali, tutti i bambini sono stati ‘parcheggiati’ all’ospedale di La Plata, mentre veniva cercata una miglior sistemazione.
Il collega di Celeste ha pubblicato la foto su Facebook ringraziando i medici che hanno concesso alla donna di allattare la bambina piangente.
Lei, seduta in un corridoio (non proprio pulitissimo) e con addosso la sua uniforme della polizia, ha allattato come se la bambina fosse la sua, dimostrando di avere un forte istinto come madre. Il suo aiuto ha contribuito alla calma della bambina, che sta pagando colpe non sue.
La foto che immortala il gesto si è diffusa in rete, apprezzata con migliaia di like, ed è valsa una promozione alla poliziotta argentina. Cristian Ritondo, capo della polizia di Buenos Aires, ha deciso infatti di premiare la giovane donna: “Volevamo ringraziarti di persona per questo gesto di amore spontaneo che è riuscito a calmare il pianto del bambino”.

tratto da: https://www.globalist.it/world/2018/08/22/la-poliziotta-allatta-il-bimbo-malnutrito-di-una-donna-arrestata-promossa-2029663.html