Un grande alleato per la nostra salute – Dal colesterolo al diabete all’obesità fino alla prevenzione di ictus e infarto: anche i mandarini tolgono il medico di torno…

 

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Un grande alleato per la nostra salute – Dal colesterolo al diabete all’obesità fino alla prevenzione di ictus e infarto: anche i mandarini tolgono il medico di torno…

Colesterolo, diabete, obesità, prevenzione di ictus e infarto: i mandarini hanno ‘mille’ preziose proprietà

I mandarini sono dei veri e propri scrigni del tesoro che nascondono un elisir di salute: ecco quanti e come mangiarli per prevenire malattie e malanni di stagione

Gli agrumi sono estremamente ricchi di antiossidanti che prevengono le infezioni e rafforzano il sistema immunitario. Tra questi il mandarino, nella famiglia delle Rutacee, è sicuramente quello che registra una maggiore concentrazione di flavonoidi, tra i quali spicca la nobiletina, sostanza che aiuta ad abbassare i livelli di glucosio e colesterolo nel sangue, e a prevenire l’aterosclerosi, patologia che anticipa malattie cardiocircolatorie come ictus e infarto. Consumare tutti i giorni questi agrumi avrebbe un’azione benefica sul controllo del diabete (in particolare quello di tipo 2) e dell’obesità. Tra le vitamine del mandarino quella più presente è la vitamina C, che si concentra nella buccia e soprattutto nell’“albedo” ovvero la pellicina che in genere togliamo sbucciando il frutto. La vitamina C ha molteplici virtù terapeutiche: favorisce la sintesi del collagene, una proteina che protegge la pelle, i tendini e le gengive; è indispensabile nella prevenzione delle infezioni e accelera i tempi di cicatrizzazione delle ferite.

Chi fuma dovrebbe assumere quotidianamente vitamina C perché la nicotina azzera le scorte di questa vitamina nell’organismo. È inoltre utile per chi è convalescente ed ha assunto antibiotici o antipiretici e per chi fa uso di cortisonici o contraccettivi orali. Le persone soggette a frequenti infezioni, raffreddori, afte, gengiviti o epistassi (emorragie di sangue dal naso), dovrebbero integrare giornalmente la loro dieta con dosi di vitamina C estratta dai frutti, come gli agrumi. Il consumo giornaliero di alimenti contenenti dosi massicce di vitamina C dimezza il rischio di tumori a bocca, laringe e stomaco e riduce del 20% quello di ictus. La vitamina C, infine, è indispensabile in inverno per evitare febbri e influenze: sono sufficienti un paio di mandarini al giorno per vaccinarsi contro i malanni del grande freddo. Nei mandarini non mancano le vitamine del gruppo B (niacina, tiamina, vitamina B6) e i sali minerali (ferro, rame, calcio, manganese e soprattutto potassio, reidratante e stimolante della diuresi), acido folico (previene l’osteoporosi) e fibra, che ha l’effetto di un lassativo naturale.

fonte: http://www.meteoweb.eu/2018/12/mandarini-colesterolo-diabete-ictus-infarto/1197938/

Un’altro spettacolo dal cielo per Capodanno – Altro che fuochi d’artificio, arrivano le Draconidi. Prepariamoci ad una fine dell’anno sotto le stelle cadenti…

 

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Un’altro spettacolo dal cielo per Capodanno – Altro che fuochi d’artificio, arrivano le Draconidi. Prepariamoci ad una fine dell’anno sotto le stelle cadenti…

 

Fine dell’anno sotto le stelle cadenti: arrivano le Draconidi per Capodanno

Altro che fuochi d’artificio! Arrivano bellissimi fuochi naturali, ben più emozionanti e senza rischi. La fine dell’anno vedrà infatti un’altra pioggia di Draconidi (dopo quella di ottobre). Il picco sarà in realtà la notte tra il 30 e 31, ma non è da escludere qualche desiderio da esprimere anche la notte successiva, quando saluteremo il 2018.

Le Draconidi (dette anche Giacobinidi) sono famose per illuminare il cielo di ottobre. Residui della cometa 21P / Giacobini-Zinner, vengono ricordate per i loro bolidi (molto imprevedibili) del decimo mese dell’anno, e in qualche annata hanno regalato degli spettacoli indimenticabili.

Meno nota è invece la corrente di dicembre, di cui si parla molto poco, sicuramente perché individuata recentemente e forse perché “oscurata” dalle Geminidi e spesso anche dalle Ursidi, che però quest’anno non erano attese con molto fervore a causa del picco in coincidenza con la luna piena (22 dicembre).

Come spiega l’Uai, lo sciame fu scoperto dalla Sezione Meteore olandese (DMS) nel 1992 e confermato nel 1995, ed è ancora tutto da studiare. Non si conoscono infatti molto dettagli, ma si sa che dovremmo guardare, come a ottobre, in direzione della costellazione del Drago.

In questo 2018 il radiante sarà visibile per tutta la notte, e raggiungerà la massima altezza sull’orizzonte prima dell’alba. Il picco è previsto la notte prima di Capodanno, tra il 30 e il 31, e sarà particolarmente favorevole all’osservazione perché la Luna sarà a meno del 50% di visibilità e comunque il maggior numero delle meteore è atteso nelle ore notturne (nella mappa il cielo del 31 dicembre alle 2 circa).

draconidi 31dic h2.00

 

Non spariamo fuochi artificiali, inquinanti e pericolosi per gli animali. La natura ci offre spettacoli gratis, stupendi e del tutto innocui.

Pronti i desideri per l’anno nuovo che arriva?

 

 

fonte: https://www.greenme.it/informarsi/universo/29906-draconidi-stelle-cadenti-capodanno

Fairafric, il primo cioccolato bio e equo con filiera tutta africana

 

 

Fairafric

 

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Fairafric, il primo cioccolato bio e equo con filiera tutta africana

Nel settore del cacao, tra i peggiori per condizioni dei lavoratori, c’è una novità positiva che arriva dall’Africa, dove le conseguenze dello sfruttamento dei lavoratori da parte delle multinazionali sono più dure. Fairafric è la prima barretta di cioccolato bio coltivata, raccolta, lavorata e confezionata in Africa, ma non solo: ha iniziato a rendere i suoi coltivatori parte della proprietà grazie all’acquisizioni di quote societarie dell’azienda.

“Mantenere gli utili in Ghana”

A raccontare la genesi di Fairafric è il portale FoodNavigatore: “l’idea è nata nel 2013 quando Hendrik Reimers ha fatto ricerche in giro per l’Africa. Reimers si rese conto che le persone potevano guadagnare molto di più se le merci agricole che coltivavano venivano trasformate in prodotti finiti in Africa”. Da allora, il viaggio di Fairafric ha coinvolto diverse campagne di raccolta fondi che gli hanno permesso di iniziare a produrre cioccolato biologico di qualità in Ghana e spedirlo in tutto il mondo. La sua missione principale – mantenere l’utile in Ghana – è raggiunta in diversi modi, ha detto a FoodNavigator Julia Gause, responsabile delle vendite presso la sede centrale di Fairafric, a Monaco.

Il crowdfunding usato per le azioni degli agricoltori

In primo luogo, sceglie di rifornirsi di cioccolato biologico anziché di cacao equosolidale. “In Ghana, il pagamento per le fave di cacao biologiche è tre volte più alto del premio Fairtrade, motivo per cui effettivamente paghiamo il prezzo più alto che puoi pagare in Ghana”, ha affermato Gause. In secondo luogo, ha iniziato ad acquistare azioni per i suoi coltivatori di cacao, rendendoli “comproprietari”. All’inizio di quest’anno, Fairafric ha lanciato una campagna di investimento sulla piattaforma online Seedrs che consentiva alle persone di registrarsi e acquistare azioni della società. Parallelamente, ha utilizzato parte del denaro raccolto durante la sua più recente campagna Kickstarter (più del triplo del suo target di € 27.000) per costituire una fondazione proprietaria di azioni Fairafric per conto dei suoi agricoltori. “Abbiamo già riservato un sacco di quote per i nostri agricoltori durante questa campagna di Seedrs […] e ogni dividendo che queste azioni porteranno sarà consegnato agli agricoltori, in base ai volumi di fave di cacao che hanno contribuito alla produzione di cioccolato”.  “Queste persone – amici, sostenitori a lungo termine, tifosi e persone che credono nel nostro modello di business – sono ora investitori e azionisti – continua Gause – Siamo molto orgogliosi di questo modo di fare business e vogliamo che i nostri clienti e fornitori siano sulla stessa barca con noi, avendo un perfetto allineamento di interessi”.

I numeri

FairAfric ha inserzioni al dettaglio in negozi specializzati in Germania, Austria e Svizzera, nonché supermercati biologici in Germania. Viene anche venduto in una catena di supermercati al Cairo, la sua prima quotazione nel continente africano e in tutto il mondo attraverso il suo sito web. Nel 2018 Fairafric ha prodotto un totale di 250.000 barrette di cioccolata, ognuna del peso di 100 ge avvolto in un foglio di carta Natureflex, un imballaggio biodegradabile e compostabile.

Come acquistarla dall’Italia

Le barrette di cioccolato Fairafric possono essere acquistate direttamente dal sito dell’azienda. Vengono vendute a confezioni da 8 barrette da 100 grammi a un prezzo, inclusa la spedizione per l’Italia di 33 euro circa.

 

fonte: https://ilsalvagente.it/2018/12/18/fairafric-il-primo-cioccolato-bio-e-equo-con-filiera-tutta-africana-acquistabile-in-italia/45135/

Maltrattamento di animali: che cosa fare e come denunciare crudeltà nei confronti degli animali…

 

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Maltrattamento di animali: che cosa fare e come denunciare crudeltà nei confronti degli animali…

Se hai un cuore buono e un’anima tendente a sentimenti come compassione ed empatia, sai che nel nostro mondo non c’è assolutamente posto per la crudeltà nei confronti degli animali. Eppure, succede proprio dietro l’angolo: in ogni città, stato e nazione. Ci sono padroni che trascurano, maltrattano e addirittura abbandonano i propri animali; animali che vengono scuoiati vivi per farne pellicce; cani che vengono uccisi perché non sono abbastanza veloci nel correre; animali d’allevamento che subiscono amputazioni e tagli a parti del corpo, ecc.

Fermare i maltrattamenti nei confronti degli animali è un tema mondiale e se ti stai domandando cosa puoi fare per aiutare a trovare una soluzione, ti offriamo una breve guida con varie possibilità a tua disposizione. Credici, puoi aiutare in maniera significativa anche senza donare migliaia di euro in beneficenza o indossare la maschera di un supereroe per combattere i cattivi in prima persona. Esistono molti altri modi, molto più semplici.

Come fermare i maltrattamenti di animali

Prima di tutto, è importante sapere che anche tu potresti sottoporre ad abusi il tuo animale. Spesso i padroni non si rendono conto che la crudeltà nei confronti degli animali si presenta in forme diverse e una di queste è l’incuria e il maltrattamento. Sei sicuro di dedicare al tuo amato compagno animale cure adeguate e buone condizioni di vita? Diversi rapporti indicano che circa la metà dei proprietari di animali domestici in America sono autodidatti. Oggi si possono trovare molti servizi, compresi corsi e centri di formazione, dove è possibile migliorare le proprie conoscenze e diventare bravi “genitori” per il proprio animale. Inoltre, potresti anche voler dare un’occhiata alle leggi sulla protezione degli animali.

Segnali di abuso

A volte riconoscere la crudeltà nei confronti degli animali può essere difficile, altre è chiaramente evidente agli occhi di tutti. Si possono notare segnali di violenza diretta, come i seguenti:

  • ferite aperte e non curate;
  • svariate cicatrici;
  • difficoltà a camminare (ad esempio, lo zoppicare);
  • segnali psicologici (nascondersi dalla gente, camminare con la testa bassa o la coda tra le gambe, ecc.).

I segnali di trascuratezza verso un animale sono più sottili e, sfortunatamente, molto diffusi:

  • malattie non curate;
  • misere condizioni di vita (limitazione nei movimenti, oggetti pericolosi nelle vicinanze, ecc.);
  • segni di inedia e/o disidratazione (estrema magrezza e ossa visibili);
  • infestazioni parassitarie (zecche, pulci e altri parassiti);
  • mancanza di igiene.

Naturalmente, si può anche essere testimoni di crudeltà nei confronti di animali che si verificano proprio sotto i nostri occhi: qualcuno potrebbe fare fisicamente del male ad un animale (calci, percosse, ecc.). È importante intervenire immediatamente ed avvertire le autorità il più in fretta possibile. Ricorda: il maltrattamento di animali è quasi sempre segno di altri, anche maggiori, schemi di violenza che possono essere indirizzati anche contro il prossimo. Non sorprende che arrecare consapevolmente danni agli animali per piacere sia considerato uno dei tre principali prerequisiti del comportamento psicopatico.

Come denunciare abusi sugli animali

Se sei testimone di un sospetto episodio di abuso su animali, puoi chiamare le forze dell’ordine e segnalarlo. Esistono anche numeri di organizzazioni locali specializzate in ogni città. Il consiglio principale è molto semplice: fornisci informazioni accurate, poiché ciò è fondamentale per il loro pronto intervento. Potrebbe essere utile seguire i consigli qui sotto:

  1. Se credi che l’animale sia in pericolo imminente e sei a conoscenza del punto esatto in cui si trova, chiama il dipartimento di polizia della zona.
  2. Scrivi una dichiarazione concisa e concreta di ciò che hai visto, con date e orari, se possibile. Inoltre, specifica il problema principale (disidratazione, inedia, mancanza di cure mediche, ecc.) e non dimenticare di indicare le tue informazioni di contatto.
  3. Puoi presentare una segnalazione anonima. Prendi in considerazione, però, la possibilità di fornire i tuoi dati, perchè è più probabile che il caso riceva attenzione se c’è almeno un testimone attendibile disposto a testimoniare in tribunale.
  4. Puoi anche ottenere dichiarazioni scritte da altri testimoni.
  5. Se possibile, scatta foto del luogo e dell’animale che ha bisogno di aiuto. Ricorda: non metterti MAI in pericolo.
  6. Non consegnare mai documenti e foto senza averne prima fatte delle copie.
  7. Se trovi abusi su animali online, hai diverse possibilità. Prima di tutto, controlla l’origine del sito usando www.whois.net. Poi, puoi contattare le autorità locali, dove per “locali” si intende la zona di origine del sito, non la tua zona. Puoi anche contattare rifugi per animali, la Protezione Animali, o anche media locali e nazionali, perché a volte possono avere più potere delle autorità.
Come curare un cane che ha subito abusi

Se hai trovato un cane abbandonato e hai deciso di portarlo a casa, devi tenere in considerazione le seguenti informazioni. Dato che i cani randagi, soprattutto quelli che hanno subito abusi, non si fidano degli sconosciuti, è importante apprendere alcuni consigli per mantenersi al sicuro e per non fare del male all’animale:

  1. Prepara una zona sicura in casa, appositamente per il cane. Deve essere una zona tranquilla.
  2. Non alzare mai la voce. Un tono basso trasmette fiducia e sicurezza.
  3. Non colpire mai il cane ed evita di fare mosse improvvise.
  4. Non forzare il cane a fare qualcosa che non vuole. Lascia che l’animale si ritiri nel suo spazio, se si sente spaventato.
  5. È importante organizzare una precisa routine quotidiana. Il cane deve avvertire stabilità e uno dei modi migliori per fornirgliela è stabilire degli orari per dargli da mangiare e uscire per le passeggiate.
  6. Durante le lunghe passeggiate, i cani producono endorfine, gli ormoni della felicità. Ma ricorda: un cane pauroso può scappare via, quindi un guinzaglio lungo, in questo caso, è la scelta migliore.
  7. Curare le ferite può richiedere molto tempo. Quindi, abbi pazienza! Tuttavia, se hai la sensazione che ci siano stati pochissimi progressi o addirittura nessuno, puoi sempre consultare uno specialista. Un etologo canino sa come aiutare i cani abbandonati e maltrattati e molto probabilmente potrà aiutare il tuo amico.

Si può trattare di un lungo viaggio, ma ne vale assolutamente la pena. Il legame che si crea tra un essere umano e il suo fedele amico è semplicemente inestimabile. Tuttavia, se non sei sicuro di volerti assumere una tale responsabilità, puoi sempre segnalare qualsiasi animale randagio o episodio di maltrattamento di animali. Ricorda: in un determinato momento potresti essere l’unica persona in grado di salvare l’animale. Dopotutto, se noi uomini siamo davvero superiori, dobbiamo prenderci cura di coloro che dipendono da noi.

 

fonte: https://fabiosa.it/lbwkr-ctani-rseln-aueln-trecc-pbjst-maltrattamento-di-animali-che-cosa-fare-e-come-denunciare-crudelta-nei-confronti-degli-animali/

Ancora un fantastico spettacolo dallo spazio: arrivano le Leonidi ad infiammare il cielo – Una spettacolare pioggia di stelle cadenti con picco tra il 16 e il 18 novembre

 

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Ancora un fantastico spettacolo dallo spazio: arrivano le Leonidi ad infiammare il cielo – Una spettacolare pioggia di stelle cadenti con picco tra il 16 e il 18 novembre

Stelle cadenti sull’Italia: Leonidi ‘infiammate’ in arrivo, quando e come vederle

Lo sciame meteorico delle Leonidi, generato dai detriti rilasciati dalla cometa 55P/Tempel-Tuttle, raggiungerà il proprio picco tra il 16 e il 18 novembre. Sarà possibile osservare fino a 20 meteore ogni ora.

Nelle notti tra il 16 e il 18 novembre il cielo notturno sarà impreziosito dallo sciame meteorico delle Leonidi, una pioggia di stelle cadenti che ogni anno in questi giorni raggiunge il proprio picco, pur essendo visibili per quasi tutto il mese (dal 5 al 30 novembre). Il momento migliore per volgere gli occhi al cielo sarà nelle primissime ore del mattino del 17 novembre, quando il radiante – il luogo da cui sembrano originare – si alzerà sull’orizzonte con la costellazione del Leone, inquadrata tra quella della Vergine e quella del Cancro. Gli esperti si attendono una pioggia di una ventina di meteore all’ora, non un numero impressionante, ma sufficiente per regalare uno splendido spettacolo a chi deciderà di affrontare il freddo novembrino.

Del resto i meteoroidi delle Leonidi, cioè i piccoli detriti responsabili delle ‘fiammate’ a contatto con l’atmosfera terrestre, sono noti per essere particolarmente brillanti: questi microscopici oggetti celesti possono infatti raggiungere quasi 10 millimetri di diametro per 85 grammi di massa, sufficienti a creare dei veri e propri bolidi, e non ‘semplici’ – ma pur sempre affascinanti – meteore. Nonostante le attese elevate, può capitare che le Leonidi non regalino uno spettacolo all’altezza della loro fama. Quest’anno, tuttavia, saranno avvantaggiate anche dal cielo notturno privo della Luna. Il nostro satellite, infatti, il 18 novembre raggiungerà la fase di Luna nuova, lasciando campo libero alle Leonidi di brillare nel cielo.

Queste meteore originano dai detriti rilasciati dalla cometa periodica 55P/Tempel-Tuttle, scoperta indipendentemente nel 1865 e nel 1866 dai due astronomi che le danno il nome. La cometa interseca ogni 33 anni l’orbita della Terra al perielio, e quando ciò avviene lo sciame meteorico si trasforma in una vera e propria tempesta di meteore. Uno spettacolo meraviglioso che tornerà visibile nel 2032. Basti pensare che nel 1966 si contarono addirittura 144mila meteore all’ora, mentre nel XIX secolo uno degli eventi fu così drammaticamente spettacolare che alcune popolazioni lo scambiarono per l’apocalisse, raccontando del “fuoco che precipitava dal cielo”. Pur non avendo la fama delle Perseidi agostane le Leonidi possono dunque regalare uno degli spettacoli astronomici più affascinanti in assoluto.

fonte: https://scienze.fanpage.it/stelle-cadenti-sull-italia-leonidi-infiammate-in-arrivo-quando-e-come-vederle/
http://scienze.fanpage.it/

I vaccini naturali per affrontare l’inverno

 

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I vaccini naturali per affrontare l’inverno

Siete pronti ad affrontare l’inverno? In questo periodo, oltre a dover combattere contro la noia e la pigrizia causati da temperature fredde e un minor numero di ore di luce, il nostro organismo è messo a dura prova da influenza e raffreddore.

Il freddo, lo stress, un’alimentazione sregolata, una maggiore esposizione a virus e batteri possono farci ammalare.

Come affrontare tutto questo?

Attraverso una serie di abitudini e alimenti che valgono come vaccini naturali contro i malanni di stagione. Vediamo quali sono.

Alimentazione

Il cibo è il primo step utile a vaccinarsi contro i malanni invernali. Innanzitutto dobbiamo evitare tutti quegli alimenti che intaccano la funzionalità del nostro sistema immunitario, consumando invece quelli che lo supportano e potenziano. I migliori vaccini naturali sono agrumi, frutta fresca in generale, aglio e cipolla. In particolare, è bene sapere che i soggetti che assumono l’aglio con regolarità hanno minore probabilità di soffrire di raffreddori stagionali. Il merito è dell’allicina che gli fornisce effetti antibiotici, antimicrobici e antifungini.

Attività fisica 

L’attività fisica è un toccasana per il nostro umore e la nostra salute. Chi pratica regolarmente sport all’aperto anche in inverno (ovviamente con le opportune precauzioni) ha meno probabilità di ammalarsi. Una corsetta o anche solo una passeggiata ripetuta con costanza possono aiutarvi a liberare la mente e il corpo dai malesseri che li colpiscono, tenendo lontani batteri e cattivi pensieri.

Corretta igiene

Al contrario di quanto si possa pensare, i detergenti antibatterici non fanno bene e soprattutto non scongiurano il rischio di infezioni. Anzi. Secondo una ricerca condotta dall’Università del Michigan, il Triclosan, comunemente presente nei detergenti antibatterici, può promuovere la colonizzazione di alcuni ceppi di stafilococco aureo. Lo Staphylococcus aureus è un agente patogeno che colonizza il naso e la gola di circa il 30% della popolazione. La presenza di questo particolare patogeno può rappresentare un fattore di rischio per diversi tipi di infezione. Sì allora all’abitudine di lavarsi le mani per evitare la diffusione di malattie, ma utilizzando il comune sapone.

Giusto riposo

Riposare poco o male determina un crollo delle difese immunitarie. Concedete al vostro corpo e alla vostra mente il numero di ore di sonno più opportuno , per evitare di perdere non solo le energie, ma anche le vostre naturali difese.

Rimedi naturali

Oltre a scegliere cibi che possono aiutarvi a rafforzare le difese immunitarie, esistono alcune bevande naturali che possono rappresentare degli ottimi vaccini naturali contro i malanni stagionali. Stiamo parlando innanzitutto del succo di melograno, ricchissimo di vitamina C e minerali essenziali per le vostre difese, e alcune tisane. Tra le migliori troviamo quella allo zenzero e a base di gramigna, tarassaco e fiori di borragine.

 

tratto da: https://www.ambientebio.it/rimedi-naturali/i-vaccini-naturali-per-affrontare-linverno/

Pronti all’accensione dei termosifoni? 7 consigli per risparmiare

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Pronti all’accensione dei termosifoni? 7 consigli per risparmiare

Ci siamo, o quasi. L’accensione dei termosifoni, in molte parti d’Italia, va messa all’ordine del giorno. Può venire utile la lista di suggerimenti messa apunto da Qundis – una delle aziende leader nel settore dei misuratori e dei sistemi per la contabilizzazione del calore –  per prepararsi alla nuova stagione e, al contempo, veder diminuire i propri costi in bolletta.

Fare un check-up del radiatore. La prima cosa da fare,  prima della riaccensione dei termosifoni è un’attività di spurgo: eliminare l’aria presente nei tubi è essenziale per il corretto funzionamento del termosifone. Una volta eliminata l’aria, è poi necessario effettuare una buona pulizia per rimuovere tutto ciò che può essersi depositato sui termosifoni durante la stagione estiva.

Liberare i radiatori da ogni impedimento: Per svolgere a pieno il proprio lavoro i termosifoni non vanno mai coperti in alcun modo. In caso di necessità, mensole sopra i caloriferi o specchi che li nascondono non dovrebbero mai avere una distanza inferiore ai 30 cm.

Installare dei dispositivi di contabilizzazione: È essenziale – e ormai obbligatorio – installare dei dispositivi di contabilizzazione del calore. Se non si disponesse ancora di tali strumenti, è opportuno pianificare i lavori per l’adeguamento a norma quanto prima. Anche perché avere la consapevolezza di quanto si consuma è il primo passo per risparmiare.

Monitorare costantemente i propri consumi: Interventi di automazione e monitoraggio degli impianti – che permettano di misurare, controllare e analizzare l’utilizzo dell’energia – offrono risultati concreti misurabili nel tempo. Il solo monitoraggio di tutti i propri consumi insieme alla tempestiva informazione del consumatore fa diminuire il consumo di calore fino al 30%.

Sfruttare la luce del sole di giorno ma dormire con le tapparelle abbassate: Sembra banale ma è essenziale durante il giorno far entrare la luce del sole in casa, in modo da sfruttarne il calore per scaldare i vari ambienti. È auspicabile aprire le finestre per far cambiare aria solo nelle ore più calde della giornata e per un tempo non superiore ai 15 minuti. Al contrario, in serata conviene abbassare le tapparelle per mantenere in casa il calore evitandone la dispersione.

Rispettare la propria zona climatica di appartenenza: Non c’è una data univoca a partire dalla quale è possibile accendere i termosifoni: nel 1993, infatti, è stata introdotta una norma sugli impianti termici degli edifici ai fini del risparmio energetico. Da quel momento il territorio italiano è stato suddiviso in sei zone climatiche che indicano i valori medi della temperatura e le relative disposizioni da seguire. È indispensabile rispettare queste disposizioni: chi vive nelle zone climatiche A e B potrà accedere i termosifoni dall’1 dicembre, chi nella zona climatica C dal 15 novembre, chi nella D dall’1 novembre e chi nella E già dal 15 ottobre. Milano, ad esempio, appartiene alla zona E, una fascia più critica a livello climatico che ha, quindi, meno limitazioni di Roma, che si trova nella fascia D o di Napoli, collocata in fascia C.

Modificare il proprio comportamento abituale: Spesso è l’utente stesso la causa del proprio male; aprire le finestre a qualsiasi ora del giorno, asciugare i panni sul termosifone, non avere idea dei propri consumi medi mensili sembrano piccolezze, ed invece tenere un comportamento più responsabile e attento agli sprechi può generare da sé un risparmio sul conteggio finale dei costi di riscaldamento pari al 20%. Ovviamente negli edifici di nuova costruzione, il comportamento dell’utente ha un maggiore effetto sul consumo energetico che in edifici di costruzione meno recente poiché la coibentazione e gli impianti di riscaldamento sono molto più efficaci.

tratto da: https://ilsalvagente.it/2018/10/30/pronti-allaccensione-dei-termosifoni-7-consigli-per-risparmiare/42517/

Creme antirughe, alcune funzionano veramente, altre sono spazzatura. Ecco l’interessantissimo test della rivista francese 60 Millions de Consommateurs

 

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Creme antirughe, alcune funzionano veramente, altre sono spazzatura. Ecco l’interessantissimo test della rivista francese 60 Millions de Consommateurs

 

Creme antirughe, tre su dieci funzionano davvero

Chi non sogna di avere una pelle liscia e senza rughe anche in età avanza alzi la mano. Il mercato offre tanti prodotti cosmetici molti dei quali avrebbero effetti miracolosi. Purtroppo, però, nella maggior parte dei casi, mentono. E’ quanto ha messo in evidenza l’ultimo test della rivista francese 60 Millions de Consommateurs che ha confrontato 10 creme antirughe. Solo tre prodotti sono stati promossi perché superano la prova dell’efficacia: la crema Caudalia, Nuxe e Lei Cosmetique (il marchio Carrefour). Per valutarne l’efficacia, gli esperti della rivista hanno misurato gli effetti sulle rughe del viso di 20 persone che hanno utilizzato la crema per 28 giorni. L’ispessimento delle rughe è stato misurato con un dispositivo, il DermaTOPHE.

(continua dopo l’immagine)

Bocciate le altre 7 creme, principalmente perché hanno fallito nella prova regina (quella dell’efficacia) ma gli ultimi due, Nivea e Cien (Lidl) hanno deluso anche per la presenza di un filtro solare all’interno della loro composizione. Anche non considerando i filtri
UV, la maggior parte delle creme non brilla per gli ingredienti utilizzati. Le liste degli ingredienti, in molti casi, rivelano nomi di sostanze poco raccomandabili come allergeni e fenossietanolo, un conservante controverso.

 

fonte: https://ilsalvagente.it/2018/10/26/creme-antirughe-tre-su-dieci-funzionano-davvero/42324/

Preparatevi ad un nuovo fantastico spettacolo dal cielo: arrivano le Orionidi – Una spettacolare pioggia di stelle cadenti con picco il 22 ottobre.

 

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Preparatevi ad un nuovo fantastico spettacolo dal cielo: arrivano le Orionidi – Una spettacolare pioggia di stelle cadenti con picco il 22 ottobre.

 

Pioggia di stelle cadenti! Arrivano le Orionidi

22 ottobre notte di stelle cadenti: al picco le Orionidi, le meteore più famose dell’autunno. Con il picco all’alba, saranno particolarmente visibili dopo il tramonto della Luna, quindi a partire dalle 2 di notte in poi. Lo spettacolo vale la sveglia.

Le Orionidi sono originate dalla cometa Halley e quello che osserveremo sarà vera “polvere di stelle”, ovvero i detriti lasciati dalla cometa, che sarà di nuovo visibile solo nel 2061. Possiamo osservarle ogni anno per lo stesso motivo (con il massimo generalmente tra il 18 e il 23 ottobre), quando l’orbita terrestre incontra la scia di polveri lasciata dalla cometa.

Quest’anno c’è però bisogno di uno sforzo in più: al picco dello sciame il nostro satellite sarà infatti visibile al 92% (sarà in fase di piena appena due giorni dopo, il 24 del mese). Sarà quindi più probabile vederle solo dopo il suo tramonto, dalle 2 in poi, quando saranno visibili ben 10 o 20 (e con un po’ di fortuna anche da 50 a 70) stelle cadenti ogni ora.

E solo all’alba avremo il massimo di visibilità, ovvero quando raggiungerà la massima altezza il radiante, che si trova in una regione a Nord della seconda stella più luminosa della costellazione di Orione (da cui prende il nome lo sciame), particolarmente famosa anche perché formata da circa 130 stelle visibili a occhio nudo ed identificabile dall’allineamento di tre stelle che formano la cosiddetta Cintura di Orione (nella mappa il cielo del 22 ottobre alle 5.30 circa).

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Le Orionidi sono realmente uno degli sciami più importanti dell’autunno, con meteore giallo-verdi che corrono in cielo alla velocità di 66 km/s. È vero, quest’anno negli orari comodi avremo una Luna particolarmente “invadente”, ma lo spettacolo vale realmente uno sforzo in più.

Prepariamo i desideri!

 

 

tratto da: https://www.greenme.it/informarsi/universo/29141-orionidi-stelle-cadenti-22-ottobre