Persone false: come riconoscere i mille volti dell’ipocrisia

 

Persone false

.

.

seguiteci sulla pagina Facebook Curiosity 

.

.

 

Persone false: come riconoscere i mille volti dell’ipocrisia

 

Per introdurre il concetto di falsità mi sono spirata a una bellissima citazione di Luigi Pirandeloo “Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti”

Alla domanda: qual è la caratteristica che apprezzi maggiormente in una persona, la risposta che ho sempre sentito dire è: “la sincerità”. A quanto pare, è la qualità che più ricerchiamo nelle persone che vogliamo al nostro fianco. Ma la realtà è che siamo circondati da troppa ipocrisia: le persone false e ipocrite esistono, inutile negarlo.

Quando cade la maschera e scopriamo il vero volto di colui o colei che credevamo un amico

Quando esce il vero volto di chi credevamo fosse un nostro amico, la delusione e il senso di tradimento possono essere devastanti, al punto di intaccare la fiducia in noi stessi, soprattutto se abbiamo investito molto in quel rapporto. Certo, a tutti capita prima o poi di fidarsi della persona sbagliata, ma dobbiamo essere in grado di prendere le distanze e non dare loro l’opportunità di ferirci ulteriormente.

Chi è l’ipocrita

Sembra una giustificazione ma non lo è: chi sente la necessità di indossare maschere su maschere con chi gli sta intorno è evidentemente qualcuno che ha seri problemi di relazione con se stesso e di conseguenza anche con gli altri.

Perchè dobbiamo ricercare l’autenticità nelle persone?

Perchè le persone autentiche non hanno bisogno di nascondersi dietro un comportamento finto e costruito e non cercano in alcun modo di usare “trucchi” o false parole di apprezzamento solo per compiacere qualcuno.
Perchè sono persone sensibili verso il prossimo; non ingannano nessuno né tradiscono la fiducia altrui
“L’ipocrita è un manipolatore dei sentimenti e del rispetto altrui, è uno che si mette la maschera del vincente per ottenere un vantaggio da non condividere”

Ma cosa significa essere una persona ipocrita?

Forse la migliore definizione di ipocrisia viene dal politico americano Adlai E. Stevenson: “ipocrita è il politico che abbatterebbe una sequoia e ne farebbe un palco sul quale pronuncerebbe un discorso sulla conservazione della natura”.

3 modi di mostrarsi ipocriti

1) PRIMO MECCANISMO

C’è chi ostenta continuamente regole ineccepibili, ma in realtà non agisce mai secondo quelle regole morali. Per esempio, una persona può evidenziare l’importanza di aiutare gli altri, ma quando arriva il momento di tendere la mano si volta dall’altra parte. Oppure può esaltare valori quali la lealtà e l’importanza di dire la verità, ma poi si rivela infedele al proprio partner.

2) SECONDO MECCANISMO

C’è chi ama mettere in evidenza il suo lato perbenista, ma applica un atteggiamento molto diverso quando viene coinvolto direttamente. Per esempio, si arrabbia tanto quando un conducente non rispetta un passaggio pedonale, ma quando lo fà lui, tira in ballo molte scuse per spiegare perché non si è fermato. E’ la classica persona che vede la pagliuzza nell’occhio del vicino, ma non la trave nel suo occhio.

3) TERZO MECCANISMO

C’è chi entra in conflitto con i suoi limiti ma non vuole ammetterlo; è il classico esempio di dissonanza cognitiva. Ecco un breve accenno sulla dissonanza cognitiva che potete approfondire nell’articolo “Cos’è la dissonanza cognitiva”

Narra la fiaba di Esopo di una volpe voleva mangiarsi dell’uva su un’albero, ma non riuscendo a raggiungerla saltando, se ne andò brontolando fra sé e sé: “Tanto era acerba“. La volpe mette in atto un autoinganno per ridurre la sensazione di fallimento e delusione. Il senso apparente della conclusione dell’astuta volpe sembra: ““beh, i grappoli non sono ancora maturi, non mi va di prenderli acerbi”.

Il ragionamento che però accade realmente, più o meno consapevole, è questo: “Quell’uva sembrava ben matura e succosa, ma dato che non sono riuscita a raggiungerla, per non sentirmi un’incapace mi convinco che fosse acerba”.

Qualche esempio per rendere meglio il concetto?

C’è chi parla sull’importanza di andare a votare, ma il giorno delle elezioni non ci va. In questo caso manca l’autocontrollo, magari lui crede veramente a quello che dice, ma quando deve metterlo in pratica non ha la volontà sufficiente per farlo! E anche se non ha il coraggio di riconoscerlo pubblicamente, continua a dare lezioni di morale.

6 comportamenti che tradiscono le persone false

In mezzo agli amici, purtroppo a volte si nascondono anche i falsi amici, quindi dovremmo fare molta attenzione. Ma come riconoscerli? È molto difficile riconoscerli SUBITO, anche perché l’ipocrita riesce a mascherarsi davvero molto bene, tanto bene che a volte potremmo dubitare sul nostro giudizio.

1.E’ sempre pronto a scagliarsi contro

I suoi “alti” standard morali lo portano sempre a puntare il dito contro qualcuno, al punto di umiliare pubblicamente quella persona. Per esempio: “Maria è troppo opportunista. Andrea è un parassita. Giovanna va a letto con un uomo sposato solo per interesse”

Se una persona che riteniamo nostra amica parla in questa maniera dei nostri altri amici o conoscenti, viene da chiedersi come parlerà di noi… non vi pare? Se la sua lingua può essere così spietata e tagliente, prima o poi taglierà anche noi, basta che giriamo la schiena. La sua è semplicemente un’abile strategia per concentrare l’attenzione sull’altro per non mettere in evidenza le sue discrepanze o comportamenti.

2. Ha un alone di superiorità morale

L’ipocrita tende a stare solitamente a metà strada tra il narcisismo e la superiorità intellettuale. Il suo livello di arroganza ci porta a sentirci inferiori, immaturi o non abbastanza buoni. E’ la classica persona che non esita a rimproverarci una qualsiasi delle nostre azioni, parole o atteggiamenti.

3. A lui o a lei tutto è concesso

Norme e regolamenti esistono, ma solo per gli altri. La persona falsa è convinta di essere al di sopra delle legge semplicemente perché a suo avviso h un senso innato del diritto e della morale.

4. Ha sempre una scusa a portata di mano

L’ipocrita non riconosce quasi mai i suoi errori, anche di fronte all’evidenza. Non chiede scusa o ammette la sua responsabilità, anzi, ricorre continuamente a delle scuse per giustificarsi. Per l’ipocrita, le circostanze sono sempre un fattore attenuante, e gli errori non dipendono mai da lui/lei.

5. Fai quello che dico ma non quello che faccio

Possiamo definirlo il classico motto che caratterizza la persone ipocrita. Le sue azioni non coincidono quasi mai con le sue parole. Questo perché il suo scopo principale è apparire bene e soddisfare le aspettative degli altri.

6. Fa dei complimenti a “doppio taglio”

Che bella la tua casa! Beh, anche se è così piccola!” “Quel vestito così attillato ti sta un amore.. quanto ti invidio che non te ne frega dei tuoi chili di troppo” Ecco una conversazione con un complimento abbastanza ambiguo. Così parla la persona falsa perché, che te lo dica o meno, non gli/le frega un bel nulla di quel che hai o fai. Anzi! La persona falsa è quella che ti ricorda qual è il tuo posto nel mondo. Hai un divorzio alle spalle? Stai certa che l’ipocrita non ti incoraggerà mai a voltare pagina perchè sarà sempre pronta a mettere in evidenza i tuoi fallimenti.

PER CONCLUDERE

L’ipocrita si sveglia, si fa bello per uscire al mondo e guadagnare confidenza, simpatia, gratificazione…ma cosa c’è di male in questo? A tutti piace guadagnare la considerazione e il rispetto degli altri! Vero, ma la considerazione il rispetto va guadagnata per ciò che si è davvero.

Quindi, il modo migliore per combattere l’ipocrisia è essere autentici. Non ci serve soddisfare le aspettative degli altri e nemmeno trasformarci in moralisti. Come dicono i saggi..”Vivi e lascia vivere”. A tal proposito vi dedico una poesia di Madre Teresa di Calcutta

“L’uomo è irragionevole, illogico, egocentrico
NON IMPORTA, AMALO

Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici
NON IMPORTA, FA’ IL BENE

Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici
NON IMPORTA, REALIZZALI

Il bene che fai verrà domani dimenticato
NON IMPORTA, FA’ IL BENE

L’onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
NON IMPORTA, SII FRANCO ED ONESTO

Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo
NON IMPORTA, COSTRUISCI

Se aiuti la gente, se ne risentirà
NON IMPORTA, AIUTALA

Da’ al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci
NON IMPORTA, DA’ IL MEGLIO DI TE”

Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirci sulla Pagina Ufficiale di Psicoadvisor, sul mio account personale o nel nostro gruppo Dentro la Psiche. Puoi anche iscriverti alla nostra newsletter. Puoi leggere altri miei articoli cliccando su *questa pagina*.

 

 

fonte: http://psicoadvisor.com/persone-false-riconoscere-mille-volti-dellipocrisia-8626.html

Sapevi di avere un sistema immunitario psicologico?

 

sistema immunitario

 

.

.

seguiteci sulla pagina Facebook Curiosity 

.

.

 

Sapevi di avere un sistema immunitario psicologico?

Il sistema immunitario è l’insieme dei sofisticati meccanismi che difendono il nostro corpo dall’assalto di “invasori esterni” potenzialmente ostili, come virus, batteri o altre sostanze nocive che potrebbero danneggiare l’o rganismo anche in modo permanente.

È difficile accorgersene ma queste aggressioni sono un evento frequente della nostra vita quotidiana. Quando i sistemi di difesa intervengono rapidamente e riescono a sconfiggere l’invasore prima che riesca a diffondersi, non avvertiamo nessun cambiamento.

Ma quando l’attacco è particolarmente massiccio o le nostre difese non riconoscono immediatamente la natura del nemico, si scatenano una serie di sintomi che indicano che il corpo sta cercando di fronteggiare l’infezione.

Non è possibile controllare la nostra esposizione a virus, batteri e altri agenti patogeni, ma se abbiamo un sistema immunitario forte e sano, le nostre probabilità di ammalarci si riducono notevolmente.

Esistono molti modi con i quali possiamo indebolire il nostro sistema immunitario

Uno di questi è l’uso indiscriminato di farmaci, soprattutto antibiotici. Ma non solo! Anche il cattivo umore può indebolire il nostro sistema immunitario.

La paura gioca un importante ruolo nel coordinare l’attivazione del sistema simpatico

Già da molti anni è nota la stretta relazione tra psiche e sistema immunitario, una relazione che coinvolge fortemente anche il sistema nervoso e quello endocrino (è ormai famosa la sigla PNEI per indicare una nuova disciplina multidisciplinare: la psiconeuroendocrinoimmunologia).

Psicologi come Dan Gilbert della Harvard University, affermano, infatti che esista anche un sistema immunitario psicologico. E le persone che lo rafforzano possono affrontare meglio avversità e problemi senza che questi generino loro troppa ansia, depressione o disperazione.

Secondo questa teoria, allo stesso modo in cui ci sono persone praticamente immuni ai virus che raramente si ammalano, ci sono anche quelli che possono affrontare le peggiori tragedie con maggiore forza d’animo, mentre altri vanno in pezzi, si rattristano o si stressano di fronte ai problemi più insignificanti.

Ma la verità è che tutti noi abbiamo un sistema immunitario psicologico. Gli studi indicano che circa il 75% delle persone riesce a trovare un nuovo equilibrio che permette loro di essere felici circa due anni dopo aver vissuto una grande tragedia.

Il sistema immunitario psicologico si incarica di costruire una rete di sicurezza per proteggerci dagli effetti dello stress cronico e ci dà la forza di sopportare gli eventi più terribili. Mentre il sistema immunitario biologico ci mantiene in vita proteggendoci dalle malattie, il sistema immunitario psicologico attenua l’impatto dello shock emotivo e ci permette di andare avanti.

Sopravvalutarsi è una strategia per proteggere l’autostima

Il sistema immunitario psicologico mette in campo diverse strategie per proteggerci, una di loro consiste nell’evitare che ci odiamo per i nostri fallimenti. Per questo motivo tendiamo ad attribuire i problemi (dare la colpa) a fattori esterni, come il governo, un impiegato incompetente o semplicemente la malasorte.

In questo modo conserviamo la nostra autostima e ci sentiamo meno depressi, frustrati o senza speranza. Infatti, uno studio condotto presso la Virginia Commonwealth University ha scoperto che le persone inclini alla depressione hanno in realtà una visione più obiettiva del mondo e sono spesso più logiche e riflessive. Al contrario, chi ha un atteggiamento più ottimista è perché mette in pratica alcuni comportamenti che lo aiutano ad affrontare meglio la realtà.

Pertanto, non sorprende che, confrontandoci con gli altri, pensiamo di essere più intelligenti, avere meno pregiudizi, essere più corretti e che vivremo più a lungo.

Non si tratta di qualcosa di negativo. Infatti, gli psicologi della University of California sostengono che gli stati mentali di autoaffermazione positiva, incluse le illusioni positive, aiutano a ridurre lo stress. Questi ricercatori hanno visto che le malattie incurabili progredivano più lentamente nelle persone che nutrivano illusioni ottimiste, anche se queste erano irrealistiche, dato che hanno un effetto protettivo.

Da un punto di vista biologico, ciò è dovuto all’azione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, che regola dalla digestione e la temperatura corporea fino all’umore, l’energia fisica e il sistema immunitario biologico. Questo asse modula anche la nostra risposta allo stress, così si è visto che le persone con una percezione positiva di se stesse hanno un asse ipotalamo-ipofisi-surrene più sano rispetto a chi ha una percezione più negativa di sé.

Dobbiamo solo assicurarci di non perdere troppo il contatto con la realtà e che queste illusioni non siano così irrealistiche da causarci sofferenza.

La nostra mente pensa automaticamente positivo

Diversi studi suggeriscono che le persone hanno una paura infondata degli eventi negativi. Noi tutti tendiamo a immaginare sempre le conseguenze peggiori e supponiamo che reagiremo molto male, ma in realtà, quando ci troviamo di fronte a questi problemi tendiamo a rispondere meglio di quanto pensassimo. Questo perché di solito sottovalutiamo la nostra resilienza. Di conseguenza, né gli eventi positivi e neppure quelli negativi cambiano la nostra vita tanto quanto pensavamo.

Infatti, quando si tratta di affrontare le avversità, è meglio lasciare che il nostro inconscio prenda le redini. Uno studio condotto presso l’Università Statale della Florida ha rivelato che quando ci vengono improvvisamente alla mente pensieri relativi alla morte, sia la propria o quella di persone che amiamo, il nostro cervello resta paralizzato molto a lungo nella negatività o nella paura, prima di iniziare a spostarsi verso pensieri più positivi.

Nell’esperimento, gli psicologi prepararono oltre 100 persone perché pensassero alla loro propria morte. A un altro gruppo venne chiesto di immaginare un evento spiacevole, come andare dal dentista. In seguito mostrarono loro alcune radici di parole da completare, come “go”, da cui potevano ottenere termini come “governo” o “godo”. In questo modo i ricercatori valutarono il loro stato emotivo inconscio.

Fu così che scoprirono che coloro che avevano pensato alla morte tendevano a scegliere parole più positive, come “godo”. Questo meccanismo che funziona a livello inconscio è il sistema immunitario psicologico in azione, cercando di mitigare gli effetti del dolore e della sofferenza, portandoci a vedere il lato positivo della vita, anche quando ci troviamo di fronte agli eventi più devastanti.

“Alla luce di queste ricerche interventi psicologici che favoriscano il ripristino di situazioni relazionali armoniche, consentendo un migliore adattamento alle sfide che pone la vita, sono destinati ad assumere una crescente importanza nelle strategie da adottare per il mantenimento e il recupero della salute”

Come rafforzare il sistema immunitario psicologico?

Il sistema immunitario psicologico è composto da due elementi essenziali: la resilienza, che implica affrontare le avversità senza cadere a pezzi uscendone rafforzati, e l’eudaimonia, che afferma che la felicità sostenibile non viene dal piacere, ma dal senso della vita. Pertanto, per rafforzare il tuo sistema immunitario psicologico devi:

Trova il senso della vita (della tua)

Le persone che sanno “per cosa vivere”, sono in grado di stabilire “come vivere” anche nelle situazioni più difficili. Se abbiamo una buona ragione per vivere le avversità ci colpiranno comunque ma ne usciremo rafforzati.

Impara a concentrarsi su ciò che è positivo

Le persone resilienti sono quelle che, anche nelle avversità, non crollano e sono in grado di trovare il lato positivo anche nelle situazioni più complicate. Ogni situazione, per quanto negativa possa apparire, racchiude sempre una lezione che si trasforma in un’opportunità per crescere.

Pratica il distacco

Significa considerare la vita come il flusso di un fiume, dove tutto viene e tutto va. In questo modo riusciremo ad accettare tanto le cose buone come le cattive, sapendo che non sono eterne e che, prima o poi, dolore e sofferenza spariranno.

Domina l’attenzione

David Kessler, specializzato nella morte e nella sofferenza, ritiene che la maggior parte delle malattie mentali siano causate da qualcosa che cattura la nostra attenzione in modo ossessivo. Quindi, se siamo in grado di dominare la nostra attenzione, svilupperemo un sistema immunitario psicologico più efficace. Infatti, il maestro indiano Shantideva disse al proposito: “una persona distratta vive continuamente nelle fauci delle afflizioni mentali.”

Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirci sulla Pagina Ufficiale di Psicoadvisor, sul mio account personale o nel nostro gruppo Dentro la Psiche. Puoi anche iscriverti alla nostra newsletter. Puoi leggere altri miei articoli cliccando su *questa pagina*.

 

fonte: http://psicoadvisor.com/sapevi-un-sistema-immunitario-psicologico-7030.html