L’olio d’oliva? Elisir di bellezza – Gli usi ed i fantastici benefici

 

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L’olio d’oliva? Elisir di bellezza – Gli usi ed i fantastici benefici

Olio d’oliva: usi e benefici

L’olio d’oliva è considerato da millenni un alleato di bellezza per la salute della pelle e dei capelli. Ricco di vitamine e antiossidanti è utilizzato efficacemente nel mondo della cosmesi moderna. Ecco i suoi usi e benefici

Numerosi infatti sono i prodotti di bellezza che contengono questo potente elisir di bellezza.

L’olio d’oliva è ricco di antiossidanti naturali come i polifenoli, la vitamina E. È fonte di sali mineralisqualame, ossia un potente idrocarburo naturale che rende robusto e protetto il film idrolipidico della nostra pelle. L’olio d’oliva contrasta i radicali liberi contribuendo a mantenere l’epidermide giovane ed elastica.

Ecco i principali usi benefici per la nostra salute e la cura di pelle e capelli:

– Alleato per un’alimentazione sana: l’olio d’oliva è considerato l’alimento cardine della famigerata dieta mediterranea promossa dai nutrizionisti di tutto il mondo. Condire le proprie pietanze con l’olio d’oliva significa fare il pieno di vitamine ADe minerali come ferropotassiocalcio magnesio;

– Previene l’Alzheimer: gli antiossidanti contenuti nell’olio d’oliva migliorano la memoria e riducono il rischio di contrarre malattie neuro-degenerative come la demenza senile e l’Alzheimer grazie alla capacità di combattere la proteina Beta- amiloide che genera grosse placche che si depositano sulle membrane cerebrali;

– Ottimo rimedio contro le smagliature: ricco di fitosteroli linolene, l’olio d’oliva può trasformarsi in un trattamento di bellezza naturale contro le inestetiche smagliature. Basta applicarlo sulle zone critiche e tenerlo in posa per circa venti minuti ogni giorno prima della doccia;

 Combatte la secchezza delle mani: soprattutto nei periodi più freddi è sufficiente versare qualche goccia di olio d’oliva sul palmo della mano e massaggiare anche sul dorso e dita lasciandolo in posa per qualche minuto. La pelle ne risulterà più morbida e idratata;

 Maschera rinforzante per i capelli: utilizzato per contrastare la secchezza della chioma. Può essere utilizzato dopo lo shampoo applicandolo su tutte le lunghezze dei capelli. Occorre tenere in posa per circa una quindicina di minuti avvolgendo la chioma in un panno umido o riscaldato, o una pellicola trasparente. Dopo averlo risciacquato i capelli saranno visibilmente più morbidi, luminosi e nutriti;

– Crema idratante per il viso: tutte le sere, prima di andare a letto, aggiungete qualche goccia di olio d’oliva alla vostra crema viso abituale. Otterrete un effetto elasticizzante e idratante. Indicato soprattutto per le pelli secche che tendono a desquamarsi;

– Rinforzante per le unghie: ottimo trattamento per rinforzare le unghie deboli che tendono a spezzarsi o sfaldarsi. L’olio d’oliva migliora la struttura e la crescita dei tessuti tegumentari delle unghie fragili. Ogni settimana si consiglia di lasciare in ammollo mani e piedi in una bacinella di acqua calda. Con poche gocce di olio d’oliva massaggiate le unghie una per una fino al completo assorbimento dell’olio.

tratto da: http://www.ilgiornale.it/news/salute/olio-doliva-usi-e-benefici-1588373.html

Sanu&Sarvu: Un progetto per un’agricoltura naturale e per il rispetto delle persone e della terra. Un progetto per fare olio Italiano buono e salvare gli ulivi del Salento

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Sanu&Sarvu: Un progetto per un’agricoltura naturale e per il rispetto delle persone e della terra. Un progetto per fare olio Italiano buono e salvare gli ulivi del Salento

 

Sanu&Sarvu: l’olio buono che salva gli ulivi del Salento

Sanu&Sarvu è un progetto che parla di agricoltura naturale e di rispetto per le persone e per la terra; è un tentativo concreto di salvare gli ulivi del Salento; di prendersi cura di un pezzetto di pianeta e di produrre un olio sano che sa di buono.

Sanu&Sarvu è un’idea, un’intuizione germogliata in una caldissima giornata di luglio, in cui c’era tanto bisogno di speranza e pochissimi appigli a cui aggrapparsi. In poco tempo l’idea è diventata movimento. E il movimento si è trasformato in un progetto che ad oggi unisce oltre 40 aziende agricole, piccoli e grandi produttori responsabili impegnati a produrre un olio buono attraverso un’agri-cultura del rispetto, delle persone e della terra e tantissimi consumatori consapevoli (privati, gruppi d’acquisto, mense pubbliche, ristoratori etc.) interessati a sostenere queste forme di produzione.

Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio perché questa storia merita di essere raccontata per bene.

C’è un Salento, lontano dalle coste, dalla movida e dalle vacanze d’agosto che nel silenzio generale sta vivendo un dramma. Lo chiamavano il terzo mare, quella chiazza verde e rossa, che si stagliava tra lo Ionio e l’Adriatico. Terra di ulivi, di viti, di miti e leggende. Oggi, purtroppo, terra di barricate e grandi battaglie. Contro Tap, Colacem, Ilva, inceneritori vari. Contro le tante devastazioni ambientali e sanitarie che si stanno perpetuando in quelle zone. Contro il consumo di suolo, la speculazione e il turismo predatorio degli ultimi anni. Contro grandi interessi, indifferenza e menefreghismo. E contro una tragedia silenziosa che da tempo sta consumando questi luoghi: la strage degli ulivi.

Basta un colpo d’occhio per vedere quanto la situazione sia allarmante. Piante secche, incendi e desolazione accompagnano per chilometri chi si addentra in quelle terre. Si parla di xylella, un batterio probabilmente giunto dal Centro America, che si trasmette tramite un insetto vettore (tal sputacchina) e che si moltiplica nei vasi conduttori dello xilema delle piante ospiti ostruendone i vasi, impedendo la circolazione dei nutrienti e provocandone il disseccamento. Senza rimedio alcuno. Tutto chiaro? Assolutamente no. La situazione è a dir poco fumosa e, che dir si voglia, non ci sono tuttora prove certe sulle cause e sulle conseguenze di questo patogeno (e di questa emergenza). Tant’è che c’è un’inchiesta in corso, varie teorie, studi, ricorsi al Tar, sentenze, diverse sperimentazioni in campo e chi più ne ha più ne metta.

L’unica cosa certa è che a causa di questa emergenza il paesaggio salentino rischia di mutare per sempre. E con lui anche la nostra olivicoltura. Perché per gran parte della politica e delle associazioni di categoria la soluzione è una e una soltanto: radere tutto al suolo. E reimpiantare. Magari varietà brevettate come la “Favolosa” (vero nome, molto meno rassicurante: cultivar FS-17). Piante create ad hoc per una coltivazione intensiva, estremamente produttiva ma anche esigente: di acqua e pesticidi. Un costo che queste terre e queste genti non si possono permettere: perché di acqua ce n’è già poca e di pesticidi già troppi.

Se vi interessa approfondire questa triste faccenda potete leggere l’inchiesta pubblicata sul numero di Terra Nuova di settembre (disponibile qui  ).

Come spesso succede nei momenti di grande crisi, c’è chi decide di alzare la testa, rimboccarsi le maniche e provare a trovare soluzioni. E se le soluzioni sono sagge i risultati non tardano ad arrivare.

È così che, grazie all’utilizzo di metodi naturali, al ripristino della fertilità dei suoli e alla tutela degli ecosistemi tanti piccoli e grandi agricoltori salentini stanno salvando i loro ulivi.Coltivando in maniera sostenibile e prendendosi davvero cura del terreno le piante vengono messe nelle condizioni di difendersi da sole. Dalle xylella e da qualsiasi altro patogeno. E quando la rispetti, la natura, non solo risponde ma ti sorprende proprio. Così è successo che grazie al lavoro di questi nuovi custodi della terra campi sfiniti dai pesticidi hanno ripreso vita e ulivi dati per spacciati e pronti per essere abbattuti oggi sono di nuovo colmi di frutti. Frutti che stanno dando un olio eccezionale.

Vedere per credere ma, soprattutto, assaggiare per credere! Perché questo gruppetto di produttori ha deciso di unirsi in un movimento: Sanu&Sarvu. Un nome che è un programma! Sanu, ossia sano in salentino, perché l’olio che producono è davvero salutare, sia per chi lo consuma che per chi lo fa. Sarvu, ossia salvo, perché il loro obiettivo è quello di recuperare e proteggere gli ulivi autoctoni del Salento.

Sanu&Sarvu non è un marchio o un’azienda. È un ponte di solidarietà. È un’intesa tra produttori responsabili e consumatori consapevoli. È un’impresa temeraria! Che proprio per questo merita di essere sostenuta. Perché qui in gioco non ci sono solo gli ulivi salentini, c’è un piccolo pezzetto di mondo che ha bisogno di essere difeso, c’è tanta storia e tanta vita e tanta voglia di far qualcosa di buono.

Vuoi contribuire? Acquista il loro olio e fai girare il loro messaggio.

Quello che compri non è solo un buon olio, fatto senza pesticidi e senza sfruttamento (di persone e del terreno). Con questi soldi aiuti le aziende che – spesso con fatica – hanno scelto di convertirsi al biologico; supporti i produttori che invece di abbattere gli ulivi – e magari passare al caro e vecchio intensivo – si stanno facendo in quattro per salvarli (e ci stanno riuscendo!); sostieni i frantoi che ancora utilizzano metodi tradizionali, più lenti, ma anche più sani ed ecologici; incoraggi un popolo che sta lottando non solo per salvare un paesaggio e un ecosistema, ma per preservare la propria identità, la propria storia, il proprio futuro e infine, investi in un’economia virtuosa che è a vantaggio di tutti: produttori, consumatori e ambiente.

Per info e ordini scrivete a sanuesarvu@gmail.com

Per chi fosse interessato al prezzo sono 13 € al litro (comprese le spese di spedizione, acquisto minimo di 5 litri) così suddivisi: 10 € sono per il produttore (in queste sono compresi 0.80 € circa del costo molitura e 0.35 € circa del contenitore); 0.50 €  per la spedizione; 0.50 € per la gestione ordini e l’organizzazione; 1 € andrà a un fondo per la sperimentazione e la cura degli ulivi e 1 € a un fondo di solidarietà destinato a chi quest’anno a causa del disseccamento non ha produzione. Il tutto è regolamentato e gestito da una associazione temporanea di scopo a cui ogni produttore può aderire impegnandosi a lavorare secondo i principi di Sanu&Sarvu. La gestione del denaro sarà invece gestita da Banca Etica.

di Elena Tioli

tratto da: http://www.terranuova.it/News/Agricoltura/Sanu-Sarvu-l-olio-buono-che-salva-gli-ulivi-del-Salento