Imparare ad essere una donna – Il nuovo singolo di Fiorella Mannoia che rappresenta un bellissimo messaggio a tutte le donne: continuare ad imparare vuol dire essere vive.

 

Fiorella Mannoia

 

 

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Imparare ad essere una donna – Il nuovo singolo di Fiorella Mannoia che rappresenta un bellissimo messaggio a tutte le donne: continuare ad imparare vuol dire essere vive.

Non c’è un’età in cui ci siede sugli spalti e ci si rassegna a guardare la vita che corre; non c’è un’età nemmeno per smettere di far sentire la propria voce e il proprio dissenso; non c’è un tempo per vivere e un altro per subire: questo racconta Fiorella Mannoia nel suo nuovo brano, Imparare ad essere una donna, contenuto nel suo ultimo disco di inediti, Personale.

Fiorella Mannoia, nelle sue canzoni, ha raccontato spesso le donne, la loro tenacia e la loro fragilità, il dolore vissuto con dignità, la libertà di non dover inseguire un concetto astratto di perfezione. Imparare ad essere una donna è una canzone matura, consapevole, intensa e densa di vita. Non poteva che cantarla e scriverla (ne è l’autrice insieme a Federica Abbate e Cheope) una donna risoluta e sensibile come Fiorella Mannoia, che a questo brano – oltre a dare la voce e la penna – offre le proprie consapevolezze e il punto di vista della persona che è oggi. Per questo, è un pezzo intimo, ma nel contempo universale; racconta la sua storia, ma – senza pretenderlo – può essere considerato un manifesto.

Non è un’apologia delle donne, anche perché la Mannoia, da sempre un’interprete intelligente, sensibile, attenta, sa bene che un’esaltazione cieca risulterebbe quasi sminuente, sarebbe solo mera esaltazione, quasi una presa di posizione. Invece, in questo brano, si racconta dalla propria prospettiva e svela una verità condivisibile. Fiorella rivela, in questo modo, tutte le sfaccettature di una donna adulta, che sa commuoversi, che si arrabbia, che non si accontenta, che si cerca in tutte le donne che è stata, che impara ancora a vivere, perché la vita è in divenire e fermarsi significa non comprenderla appieno.

Il messaggio di Imparare ad essere una donna

A dire il vero, al brano è possibile dare una lettura più universale: non è un inno alle donne, ma alla vita, perché ognuno di noi salvaguardi il proprio entusiasmo, la voglia di lasciarsi sorprendere e, qualche volta, persino ammutolire; ciò che conta è esserne parte attiva, non spettatori, nemmeno arbitri. Il messaggio di Imparare ad essere una donna è chiaro sin dai primi versi; il brano, infatti, si apre così: “A mani nude, a piedi scalzi, affrontare la vita sul campo e mai dagli spalti”.

È il racconto di una donna che ha “più passato che futuro”, che ha fatto i conti con i propri sbagli e, col tempo, ha saputo farne un monito, non un limite. La donna raccontata dalla Mannoia, infatti, non si è lasciata inaridire dal dolore: sa ancora concedersi lacrime di rabbia e commozione, non rinnega i ricordi, che sono pulsanti e travolgenti, ma vive saldamente nel presente, guarda in avanti e impara ogni giorno a essere una donna, sopportandone il peso e accogliendone la bellezza.

Testo

Il testo di Imparare ad essere una donna è diretto e genuino e l’interpretazione di Fiorella, come sempre, è intensa, raffinata, personale. L’originalità del brano sta nel fatto che racconta una donna inedita, raramente presa in esame nelle canzoni: non quella che s’affaccia alla vita per la prima volta, non quella che è vittima, nemmeno quella che è forte a tutti i costi, non una mamma, non una figlia, non una persona innamorata e neanche una ferita. Racconta una donna che ha un imponente vissuto alle spalle, più ricordi che ambizioni, ma una sola, incrollabile certezza: c’è sempre qualcosa da imparare, perché vivere vuol dire non essere mai sazi di conoscenza, di curiosità e di bellezza.

Ecco il testo del brano:

Imparare ad essere una donna

A mani nude, a piedi scalzi
Affrontare la vita sul campo e mai dagli spalti
Senza risparmi
Andando sempre comunque avanti
E niente è mai sicuro
E quando hai più passato che futuro
Sai che hai imparato dagli altri anche i peggiori sbagli
Per giorni, mesi, anni
Ma ancora mi commuovo
Per un bacio lontano, una foto ricordo
Per la notte che piano ridiventa giorno
Ogni emozione mi attraversa il respiro
E piango di gioia oppure senza motivo
Ci sono giorni in cui vorrei sparire
E altri che la felicità non ha una fine
Ogni emozione mi attraversa il respiro
E rido di gioia oppure senza motivo
Convinta che alla fine tutto torna
Con il peso e la bellezza di imparare
Ad essere una donna
E camminare sui vetri rotti
Di mille scelte sbagliate da bruciare gli occhi
E nonostante i colpi
Non dare peso alle ragioni, ai torti
E ancora mi commuovo
Ogni volta che aspetto la primavera
Quando incrocio lo sguardo di una persona vera
Ogni emozione mi attraversa il respiro
E piango di gioia oppure senza motivo
Ci sono giorni in cui vorrei sparire
Altri che la felicità non ha una fine
Ogni emozione mi attraversa il respiro
E rido di gioia oppure senza motivo
Convinta che alla fine tutto torna
Con il peso e la bellezza di imparare
Ad essere una donna
Ogni emozione mi attraversa il respiro
E rido di gioia oppure senza motivo
Convinta che alla fine tutto torna
Con il peso e la bellezza di imparare
Ad essere una donna
Una donna

Fiorella Mannoia

 

FONTE: https://www.greenme.it/vivere/arte-e-cultura/fiorella-mannoia-donne-imparare/

 

 

 

La vera, grande, unica vincitrice di quest’ultimo Sanremo: Fiorella Mannoia. Come al solito senza peli sulla lingua, la sua canzone “Il Peso del Coraggio” è una appassionata, feroce, potente denuncia contro la disumanità del mondo di oggi. Un pezzo che ci dovrebbe far pensare… se ne siamo ancora capaci…!

 

Fiorella Mannoia

 

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La vera, grande, unica vincitrice di quest’ultimo Sanremo: Fiorella Mannoia. Come al solito senza peli sulla lingua, la sua canzone “Il Peso del Coraggio” è una appassionata, feroce, potente denuncia contro la disumanità del mondo di oggi. Un pezzo che ci dovrebbe far pensare… se ne siamo ancora capaci…!

Come al solito non ha peli sulla lingua Fiorella Mannoia, e mai li ha avuti: con la sua nuova canzone, Il Peso del coraggio, la cantante porta l’attualità e la politica in scena al’Ariston, e incredibilmente funziona: il pubblico in visibilio per la voce e per la carica emotiva di una delle cantanti più amate d’Italia. E ora aspettiamo le critiche, che sicuramente arriveranno, ma ci accontentiamo di aver finalmente visto un bel momento di televisione a Sanremo.

(a fine articolo l’Official Video)
Il peso del Coraggio

Sono questi vuoti d’aria
Questi vuoti di felicità
Queste assurde convinzioni
Tutte queste distrazioni
A farci perdere

Sono come buchi neri
Questi buchi nei pensieri
Si fa finta di niente
Lo facciamo da sempre
Ci si dimentica

Che ognuno ha la sua parte in questa grande scena
Ognuno i suoi diritti
Ognuno la sua schiena
Per sopportare il peso di ogni scelta
Il peso di ogni passo
Il peso del coraggio

E ho capito che non sempre il tempo cura le ferite
Che sono sempre meno le persone amiche
Che non esiste resa senza pentimento
Che quello che mi aspetto è solo quello che pretendo
Ed ho imparato ad accettare che gli affetti tradiscono
Che gli amori anche i più grandi poi finiscono
Che non c’è niente di sbagliato in un perdono
Che se non sbaglio non capisco io chi sono

Sono queste devozioni
Queste manie di superiorità
C’è chi fa ancora la guerra
Chi non conosce vergogna
Chi si dimentica
Che ognuno ha la sua parte in questa grande scena
Che ognuno ha i suoi diritti
Che ognuno ha la sua schiena
Per sopportare il peso di ogni scelta
Il peso di ogni passo
Il peso del coraggio

E ho capito che non serve il tempo alle ferite
Che sono sempre meno le persone unite
Che non esiste azione senza conseguenza
Chi ha torto e chi ha ragione
Quando un bambino muore
Allora stiamo ancora zitti
Che così ci preferiscono
Tutti zitti come cani che obbediscono
Ci vorrebbe più rispetto
Ci vorrebbe più attenzione
Se si parla della vita
Se parliamo di persone

Siamo il silenzio che resta dopo le parole
Siamo la voce che può arrivare dove vuole
Siamo il confine della nostra libertà
Siamo noi l’umanità
Siamo in diritto di cambiare tutto
E di ricominciare, ricominciare

E ognuno gioca la sua parte
In questa grande scena
Ognuno ha i suoi diritti
Ognuno ha la sua schiena
Per sopportare il peso di ogni scelta
Il peso di ogni passo
Il peso del coraggio
Il peso del coraggio.

Fiorella Mannoia

 

L’inno per chi resiste che Fiorella Mannoia, con molto coraggio, porterà a Sanremo: “Il peso del coraggio”… Fantastico…!

 

Fiorella Mannoia

 

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L’inno per chi resiste che Fiorella Mannoia, con molto coraggio, porterà a Sanremo: “Il peso del coraggio”… Fantastico…!

Questo il testo dell’ultima canzone di Fiorella Mannoia. Un inno di libertà, responsabilità e spreranza.

Il peso del coraggio

Sono questi vuoti d’aria
questi vuoti di felicità
queste assurde convinzioni
tutte queste distrazioni
a farci perdere

Sono come buchi neri
questi buchi nei pensieri
si fa finta di niente
lo facciamo da sempre
ci si dimentica
che ognuno ha la sua parte in questa grande scena
che ognuno ha i suoi diritti
ognuno ha la sua schiena
per sopportare il peso di ogni scelta
il peso di ogni passo, il peso del coraggio

E ho capito che non sempre il tempo cura le ferite
che sono sempre meno le persone amiche
che non esiste resa senza pentimento
che quello che mi aspetto è solo quello che pretendo
ed ho imparato ad accettare che gli affetti tradiscono
che gli amori, anche i più grandi poi finiscono
che non c’è niente di sbagliato in un perdono
che se non sbaglio non capisco io chi sono

Sono queste devozioni
queste manie di superiorità
c’è chi fa ancora la guerra
chi non conosce vergogna
chi si dimentica
che ognuno ha la sua parte in questa grande scena
che ognuno ha i suoi diritti
ognuno ha la sua schiena
per sopportare il peso di ogni scelta
il peso di ogni passo, il peso del coraggio

E ho capito che non serve il tempo alle ferite
che sono sempre meno le persone unite
che non esiste azione senza conseguenza
chi ha torto e chi ha ragione quando un bambino muore
e allora stiamo ancora zitti che così ci preferiscono
tutti zitti come cani che obbediscono
ci vorrebbe più rispetto, ci vorrebbe più attenzione
se si parla della vita, se parliamo di persone

Siamo il silenzio che resta dopo le parole
siamo la voce che può arrivare dove vuole
siamo il confine della nostra libertà
siamo noi l’umanità
siamo in diritto di cambiare tutto e di ricominciare
ricominciare

Ognuno ha in gioco la sua parte in questa grande scena
che ognuno ha i suoi diritti
ognuno ha la sua schiena
per sopportare il peso di ogni scelta
il peso di ogni passo, il peso del coraggio
il peso del coraggio

La sfida al razzismo di Fiorella Mannoia: a Taormina concerto per i rifugiati

 

Mannoia

 

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La sfida al razzismo di Fiorella Mannoia: a Taormina concerto per i rifugiati

 

Fiorella Mannoia sfida i razzisti: a Taormina un concerto per i rifugiati

L’artista il prossimo 22 luglio al Teatro Antico nell’evento organizzato per raccogliere fondi da destinare al programma Guardiamo Oltre le Frontiere

Brava. Bravissima come artista. Ma altrettanto brava e coraggiosa per il suo impegno civile e per non essersi mai tirata indietro nelle battaglie civili.

Fiorella Mannoia è più di una cantante: è un’artista che spende la sua visibilità per rafforzare democrazia e diritti.
Ora un’altra scelta: la musica che promuove i valori della solidarietà, dell’accoglienza e della convivenza pacifica per dare sostegno e protezione ai rifugiati che si trovano in Libia, anche nei Centri di detenzione: con questo spirito il Cir – Consiglio Italiano per i Rifugiati ha scelto Fiorella Mannoia come protagonista del grande concerto in programma a Taormina il prossimo 22 luglio, organizzato per raccogliere fondi da destinare al programma Guardiamo Oltre le Frontiere (2018-2020).

Sarà un appuntamento speciale e di grande spessore umanitario che si svolgerà sullo splendido palcoscenico del Teatro Antico, una bellissima ”terrazza” proiettata sul quel Mar Mediterraneo nel quale tante persone in fuga hanno perso la vita cercando migliori condizioni di vita. Il concerto vuole infatti accendere i riflettori su uno dei temi più attuali e tragici degli ultimi tempi.

Guardiamo Oltre le Frontiere è un progetto che il Cir ha pensato proprio per raccogliere fondi necessari ad assistere e sottrarre alla violenza i soggetti più svantaggiati (bambini, donne e vittime di tortura) in Libia. Il Cir, come ha dichiarato il suo presidente Roberto Zaccaria, ”vuole fornire con questo programma non solo assistenza alle persone più deboli che vivono in Libia, ma soprattutto protezione ai rifugiati che si trovano nel paese, anche all’interno dei centri di detenzione, affinché sia garantita la tutela dei diritti umani ed affinché i soggetti più vulnerabili siano identificati, portati all’esterno ed avviati ai corridoi umanitari verso l’Europa”.

E attraverso il linguaggio universale della musica e la popolarità di una delle artiste più amate in Italia, l’obiettivo della serata sarà dunque provare a risvegliare e sensibilizzare di fronte a una questione di civiltà che ci riguarda tutti, sfruttando le potenzialità di un programma che, dal 2018 al 2020, si propone di rispondere concretamente e con tempestività ai bisogni primari di persone in grave emergenza. Obiettivo del programma è garantire assistenza umanitaria, legale, sanitaria e la ricerca di soluzioni durature per l’inserimento sociale in loco o nei paesi di origine. Con questo concerto e la raccolta di donatori, Cir infatti aspira ad assistere ben 500 rifugiati.

Da sempre sensibile alle cause umanitarie e impegnata a combattere le ingiustizie, testimonial e madrina di tante campagne e iniziative di beneficenza, Fiorella Mannoia sarà dunque la protagonista di una serata imperdibile che farà della solidarietà la propria bandiera. Sospesa tra cielo e mare, nella bellezza senza tempo del Teatro Antico, la cantante interpreterà alcuni dei suoi brani più celebri, da Che sia benedetta a Quello che le donne non dicono, da Combattente a Sally, da Come si cambia a Il cielo d’Irlanda.

Attualmente in Libia si valuta che ci siano oltre 500 mila persone bisognose di assistenza umanitaria e protezione, non solo migranti e rifugiati, che vivono in condizioni di estrema marginalità sociale, senza accesso a cure e servizi essenziali, quali medicine, cibo, acqua potabile e alloggi dignitosi. I rifugiati registrati dall’Alto Commissariato dell’Onu in Libia sono oltre 50.000: persone provenienti da paesi in guerra o caratterizzati da una sistematica violazione dei diritti umani quali Siria, Iraq, Palestina, Eritrea, Etiopia, Somalia e Sudan. La condizione all’interno dei centri di detenzione per migranti è particolarmente drammatica e suscita sempre maggiori preoccupazioni da parte di osservatori internazionali ed enti di tutela.

tratto da: https://www.globalist.it/musica/2018/07/13/fiorella-mannoia-sfida-i-razzisti-a-taormina-un-concerto-per-i-rifugiati-2027840.html

Fiorella Mannoia contro i razzisti: andiamo noi via dall’Africa

 

Fiorella Mannoia

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Fiorella Mannoia contro i razzisti: andiamo noi via dall’Africa

In un post su Facebook la cantante risponde a tono a chi continua a usare lo slogan “aiutiamoli a casa loro”

Fiorella Mannoia non ce l’ha fatta più: all’ennesimo “aiutiamoli a casa loro”, lo slogan populista e demagogo che critica la politica dell’accoglienza ai migranti, la cantante ha scritto un lungo e arrabbiato post su facebook in cui lancia una provocazione: “aiutiamoli a casa loro, ma andiamocene via noi. Tutti: francesi, inglesi, olandesi, americani, cinesi, tedeschi, italiani, banche mondiali, multinazionali del petrolio, delle armi, del cibo, trafficanti di diamanti”.

A suscitare l’indignazione della Mannoia è stata la notizia dell’assoluzione di tredici soldati francesi, accusati di aver violentato dei minori africani in cambio di razioni extra di cibo. Una notizia disgustosa che ha spinto la cantante a dire: “tutti fuori dalle palle! Così lo sai le nostre economie che fine fanno? Con le pezze al culo!”

Lo sfogo ha provocato reazioni di sostegno ma anche, com’era prevedibile, anche invettive contro la cantante, nel migliore dei casi accusata di essere “semplicina e populista”.

Fiorella Mannoia:

DITE CHE SONO TROPPI E NON POSSIAMO ACCOGLIERLI TUTTI. È VERO! FACCIAMO UNA COSA. RIPORTIAMO TUTTI GLI AFRICANI IN AFRICA. PERÓ ANDIAMOCENE TUTTI, MULTINAZIONALI, DEL PETROLIO, DELLE ARMI, DEL CIBO, TRAFFICANTI DI DIAMANTI, DI ORGANI, DI COLTAN, DI ORO, DI RIFIUTI TOSSICI….ANDIAMOCENE VIA DALL’AFRICA: FRANCESI, INGLESI, OLANDESI, AMERICANI, CINESI, TEDESCHI, ITALIANI, BANCHE MONDIALI, FONDO MONETARIO, TUTTI FUORI DALLE PALLE!! LASCIAMO L’AFRICA AGLI AFRICANI E CHE SE LA SBRIGHINO DA SOLI, VOLETE CHE LOTTINO PER LA PROPRIA TERRA, DIAMOGLI LA POSSIBILITÀ DI FARLO, CHE RISOLVANO I LORO PROBLEMI TRA DI LORO!! LO SAI LE NOSTRE ECONOMIE CHE FINE FANNO? CON LE PEZZE AL CULO!! Io sarei d’accordo. Ognuno a casa sua, ma deve valere anche per noi!! Anche basta!