Ti sei mai chiesto perché, nonostante i miliardi spesi da decenni per la ricerca e la promessa di una cura che è da sempre “dietro l’angolo”, il cancro continua ad aumentare e a fare vittime?

 

ricerca

 

.

.

seguiteci sulla pagina Facebook Curiosity 

.

.

 

Ti sei mai chiesto perché, nonostante i miliardi spesi da decenni per la ricerca e la promessa di una cura che è da sempre “dietro l’angolo”, il cancro continua ad aumentare e a fare vittime?

Ti sei mai chiesto perché, nonostante i miliardi di dollari spesi per la ricerca sul cancro nel corso di molti decenni e la promessa di una cura costante, che è da sempre “dietro l’angolo”, il cancro continua ad aumentare e a fare vittime? «Tutti dovrebbero sapere che la ricerca sul cancro è in gran parte una frode, e che le principali organizzazioni di ricerca sul cancro sono abbandonate nei loro doveri alle persone che le sostengono». Lo afferma Linus Carl Pauling, ricercatore e vincitore del Premio Nobel per la Chimica nel 1954 e per la Pace nel 1962. E’ considerato un genio del XX secolo che ha posto le basi per la chimica quantistica, la biologia molecolare e la medicina ortomolecolare. La ricerca sul cancro? E’ stata un fallimento. Afferma la dottoressa Marcia Angell, medico e direttore della rivista “New England Medical Journal” (Nemj), considerata una delle più prestigiose riviste mediche peer-reviewed di tutto il mondo: «Semplicemente non è più possibile credere a gran parte della ricerca clinica che viene pubblicata, o fare affidamento sul giudizio dei medici di fiducia o delle linee-guida mediche autorevoli. Non ho alcun piacere nel giungere a questa conclusione, che ho maturato lentamente e con riluttanza durante i miei due decenni come direttore della rivista medica».

Il dottor John Bailer, che ha trascorso 20 anni nello staff del National Cancer Institute ed è anche un ex redattore della sua rivista, ha dichiarato pubblicamente in una riunione dell’American Association for the Advancement of Science: «La mia valutazione complessiva è che il programma nazionale sul cancro deve essere giudicato un fallimento qualificato. La nostra ricerca sul cancro degli ultimi 20 anni è stata un totale fallimento. Oggi sempre più persone dai 30 anni in su muoiono di cancro, molto più che in passato. Ci sembra che i nostri pazienti vivano di più con la malattia ma la verità è che la diagnostichiamo prima. Molte persone con malattie lievi o benigne vengono incluse nelle statistiche e riportate come ‘guarite’ dal cancro grazie alla medicina. Quando i funzionari del governo indicano i dati di sopravvivenza e dicono che stanno vincendo la guerra contro il cancro, in verità stanno utilizzando i tassi di sopravvivenza in modo improprio».

Un altro punto da sottolineare è che la maggior parte del denaro donato alla ricerca sul cancro è speso per la sperimentazione sugli animali, che da molti è stata considerata del tutto inutile. Ad esempio, nel 1981 il dottor Irwin Bross, l’ex direttore del Sloan-Kettering Cancer Research Institute (il più grande istituto di ricerca sul cancro di tutto il mondo), ha dichiarato: «L’inutilità della maggior parte degli studi su modelli animali non è molto conosciuta. Ad esempio, la scoperta di agenti chemioterapici per il trattamento del cancro umano è stata ampiamente considerata un trionfo grazie alla sperimentazione sugli animali. Ci sono pochissime evidenze che potrebbero sostenere tali affermazioni». Un’altra citazione che si riferisce a come la medicina sia diventata industria farmaceutica è stata fatta dal dottor Dean Burk, biochimico americano del National
Cancer Institute: «Quando hai il potere non devi dire la verità. Questa è una regola che è stata tramandata in questo mondo da generazioni. E ci sono moltissime persone che non dicono la verità quando sono al potere in posizioni amministrative».

Burk ha anche affermato che «il fluoro provoca più decessi per il cancro rispetto a qualsiasi altro prodotto chimico: è una delle conclusioni scientifiche ed evidenze biologiche a cui sono arrivato nei miei 50 anni nel campo della ricerca sul cancro». Nell’edizione del 15 aprile 2015 della rivista medica “Lancet”, il caporedattore Richard Horton ha dichiarato: «Il caso contro la scienza è molto semplice: gran parte della letteratura scientifica, forse la metà, può essere dichiarata semplicemente falsa. La scienza ha preso una direzione verso le tenebre». Nel 2005, il dottor John P.A. Ioannidis, professore presso la Stanford University, ha pubblicato un articolo sulla “Public Library of Science” (Plos) intitolato “Perché i risultati pubblicati sulla ricerca sono falsi”, dove ha dichiarato: «C’è sempre più preoccupazione che i risultati pubblicati dalle più recenti ricerche siano falsi». Nel 2009, il centro anticancro dell’Università del Michigan ha pubblicato un’analisi dove ha rivelato che gli studi sul cancro sono falsi a causa di conflitti di interesse. Hanno dichiarato che i risultati prodotti erano la conseguenza di ciò che avrebbe funzionato meglio per le aziende farmaceutiche.

Ci sono molte informazioni disponibili provenienti da persone direttamente coinvolte nella ricerca sul cancro. Non solo l’informazione della tv è manipolata, ma la nostra società è diventata un grande conflitto di interessi e le grandi multinazionali vogliono sempre più profitto a scapito della nostra salute e dell’ambiente. La verità è che, secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, «l’80-90 per cento dei casi di cancro sono determinati dall’ambiente e quindi teoricamente evitabili». Le cause ambientali del cancro includono la qualità dell’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, pesticidi, erbicidi, ormoni ed
antibiotici presenti nel cibo del supermercato, le radiazioni elettromagnetiche a cui siamo quotidianamente esposti e anche l’inquinamento luminoso che danneggia le nostre ghiandole.

Inoltre fin da piccoli siamo sottoposti a vaccini e medicinali che danneggiano il nostro sistema immunitario e che si accumulano a vita producendo molti disturbi. Vanno infine inclusi anche i traumi emotivi come dimostra la psicosomatica e la nuova medicina germanica. Ma purtroppo, come ha espresso il dottor Hans Ruesch: «Nonostante il riconoscimento generale che l’85% di tutti i tumori è causato da fattori ambientali, meno del 10% del bilancio del National Cancer Institute è affidato alla ricerca sulle cause ambientali. E nonostante il riconoscimento che la maggior parte delle cause ambientali sono legate alla nutrizione, meno dell’1% del bilancio National Cancer Institute è dedicato agli studi sulla nutrizione». Questo è principalmente il motivo per cui così tante persone si stanno interessando e dirigendo verso trattamenti alternativi e naturali che non vengono approvati dalle case farmaceutiche che controllano la medicina moderna. Come ha detto Pauling riguardo al perché non viene comunicato alle persone quanto la vitamina C possa essere utile per prevenire il cancro: «La mancanza d’interesse delle multinazionali risiede nel fatto che la vitamina C è una sostanza naturale che è disponibile a bassi costi e che non può essere brevettata».

(“Medici rivelano: le ricerche sono false, il cancro è una frode”, da “DioniDream” del 30 dicembre 2015).

Parla Luigi Di Bella: Così affossarono il mio padre ed il “Metodo Di Bella”

Di Bella

.

.

seguiteci sulla pagina Facebook Curiosity 

.

.

Parla Luigi Di Bella: Così affossarono il mio padre ed il “Metodo Di Bella”

Grillo tempo fa aveva rilanciato il metodo Di Bella, ma è stato davvero un complotto?

Il figlio del medico catanese ideatore della terapia alternativa per la cura al cancro torna sulla sperimentazione che ne decretò l’inefficacia. Una vecchia storia

Se la tormentata vicenda Stamina sembra ormai davvero una storia archiviata, con la richiesta di patteggiamento avanzata da parte di Davide Vannoni per l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, non lo è affatto quella relativa al metodo di Bella. A riportare in auge il trattamento alternativo per la cura al cancro non riconosciuto della scienza (in realtà, a oltre 16 anni dalla sperimentazione che ne decretò l’inefficacia terapeutica, non è mai scomparsa del tutto) è, ancora una volta, Beppe Grillo.

Stavolta, a parlare dalla pagine del blog, è il figlio del medico catanese ideatore della multiterapia che porta il sui nome (un mix, variabile, di somatostatina, bromocriptina, ciclofosfamide, melatonina e alcune vitamine), e non ci si limita a ribadire che la cura funziona, ma si parla anche di tutte le presunte truffe e complotti messi in atto per affossarla.

Oggi, a distanza dalla sperimentazione approvata durante il mandato dell’allora ministro della salute Rosy Bindy, si torna quindi a discutere di come le indicazioni per la sperimentazione e gli stessi protocolli adottati non seguirono le indicazioni di Di Bella, ma vennero piuttosto allestiti per essere già “un risultato preconfezionato” accusa il figlio: “Quando mio padre andò in Commissione oncologica fu verbalizzato, e io li ho i verbali, e li ho messi sul nostro sito, dove si scrive che la sua cura poteva rispondere in pazienti in stato iniziale, non chemio e non radio trattati.

Hanno arruolato pazienti esattamente all’opposto, terminali, chemio e radio trattati e non più responsivi, perciò già le indicazioni della sperimentazione sono state non travisate ma ribaltate!”.

Ma non solo: i protocolli firmati dallo stesso professore non sarebbero stati stilati in presenza di Luigi di Bella, secondo il figlio; per la sperimentazionesarebbe stato scelto come livello di obiettivi quello più basso (la riduzione del tumore), senza doppio cieco e gruppo controllo e non da ultimo sarebbero stati somministrati farmaci scaduti e a dosi sballate.

Un complotto, ordito, neanche a dirlo, a tutto guadagno delle case farmaceutiche: “Siamo in periodo di globalizzazione, l’industria, la finanza, il commercio sono globali, loro hanno calcolato che una persona che non fa le loro terapie, come minimo gli fa perdere dai 200 ai 500 mila euro. È tutta un’aggregazione di poteri perché le case farmaceutiche sono azionisti, ma sono gli stessi azionisti della grande informazione, sono gli stessi azionisti delle banche del farmaco, sono gli stessi azionisti della grande industria….Se noi (con il MDB) abbiamo curato gente a casa, e questi sono a posto, c’è una differenza di costi totali altissima che determina un crollo di un interosistema di impostura, perché il fatto di continuare a imporre queste terapie, vuole dire che c’è un sistema di connivenze”.

Le critiche alla sperimentazione che decretò l’inattività e inefficacia del metodo di Bella non sono però del tutto nuove, ma cominciarono già ai tempi, come vi avevamo raccontato. E insieme alle critiche arrivarono anche le risposte: il ministero giustificò l’assenza di randomizzazione e gruppo controllo in virtù del fatto che stavamo parlando di uno studio di fase II (per valutare l’efficacia di un trattamento), allestito in fretta e non senza difficoltà. Riguardo le accuse relative ai farmaci scaduti, per l’Istituto superiore di sanità fu lo stesso Di Bella ad assicurare la stabilità del composto galenico e non vennero indicate date di scadenza, mentre riguardo ai protocolli questi sarebbero sempre stati visionati dal medico.

Se Stamina quindi sembra finita, senza che ci sia stato bisogno di una sperimentazione, non lo è ancora la vicenda Di Bella, malgrado in questo caso la sperimentazione ci sia stata eccome ed abbia dato risultati negativi.

 

fonte: http://www.wired.it/scienza/medicina/2015/02/04/grillo-di-bella-complotto/

Tumori: dall’Università di Padova una nuova terapia tutta Italiana che uccide solo le cellule malate

Tumori

 

.

.

seguiteci sulla pagina Facebook Curiosity 

.

.

Tumori: dall’Università di Padova una nuova terapia tutta Italiana che uccide solo le cellule malate

Tumori: una nuova terapia uccide solo le cellule malate

Uno studio italiano ha fatto luce su un nuovo meccanismo per sottoporre le cellule cancerogene a stress ossidativo, risparmiando al contrario quelle sane: un passo avanti rispetto alla normale chemioterapia

Dall’Università di Padova, un team di scienziati ha posto le basi per una nuova terapia antitumorale. I ricercatori sono riusciti infatti a sintetizzate nuove molecole che causano l’alterazione della funzioni dei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule: in tal modo le unità cancerose vanno incontro a un forte stress ossidativo, il quale però risparmia le cellule sane. Il processo, descritto sulla rivista Cancer Cell, è stato testato in vitro su alcune cellule isolate e ha dato risultati più che positivi.

Nello specifico, queste nuove molecole bloccano farmacologicamente il funzionamento del canale ionico Kv1.3 mitocondriale, determinando un’eccessiva produzione di radicali liberi dell’ossigeno nelle cellule tumorali che esprimono la cosiddetta proteina Kv1.3.

«In esperimenti di laboratorio su cellule isolate – dichiara Ildiko Szabo, principale autrice dello studio – abbiamo verificato che i composti progettati e sintetizzati dal nostro gruppo di ricerca portano alla morte delle cellule tumorali, anche quando queste sono resistenti ai chemioterapici. Le cellule sane invece sono risparmiate, sia perché il canale ionico è presente in quantità più basse sia per via della limitata produzione di radicali liberi dell’ossigeno».

Questi nuovi composti sintetizzati, dunque, eliminano quasi del tutto le cellule B leucemiche che sono state utilizzate in laboratorio e sono state ottenute da pazienti affetti da leucemia linfatica cronica, una delle malattie ematologiche più diffuse nel mondo occidentale. Nel sangue ottenuto da questi pazienti solo i linfociti B patologici vengono eliminati, mentre i linfociti T sani, importanti per la difesa immunitaria, non vengono aggrediti, dimostrando l’azione selettiva di queste molecole verso le cellule tumorali.

«Inoltre – conclude la prof.ssa Szabo – abbiamo ottenuto ottimi risultati, sempre su topi di laboratorio, anche per il melanoma e per l’adenocarcinoma del dotto pancreatico, i quali rappresentano due tipi di tumori con prognosi sfavorevole. In entrambi i casi è stata osservata una significativa riduzione del volume tumorale (rispettivamente del 90% e del 60%), senza alcun effetto collaterale per gli animali. In particolare è stata preservata la funzionalità cardiaca e immunitaria, che sono spesso compromesse in seguito ai cicli di chemioterapia»

fonte: http://salute.ilgiornale.it/news/25489/cellule–sane-molecole-/1.html