Un Cult – Alberto Sordi in Finché c’è guerra c’è speranza – La fantastica scena del resoconto con la famiglia – un calcio nelle palle all’ipocrisia italiana. Tutti dovremmo vedere questa scena almeno una volta ogni 15 giorni!!

 

Alberto Sordi

 

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Un Cult – Alberto Sordi in Finché c’è guerra c’è speranza – La fantastica scena del resoconto con la famiglia – un calcio nelle palle all’ipocrisia italiana. Tutti dovremmo vedere questa scena almeno una volta ogni 15 giorni!!

 

La trama del film

Pietro Chiocca, commerciante milanese di pompe idrauliche, riconvertitosi ad un più lucroso commercio internazionale di armi, gira per i paesi del Terzo Mondo, dilaniati dalle guerre civili. Per mezzo di alcune astuzie, riesce a vincere un suo rivale diventando dipendente di un’industria più importante ed assai più redditizia.

La sua famiglia, già benestante e residente nel centro di Milano, può finalmente trasferirsi in una lussuosa villa nel verde, esaudendo così il desiderio di una viziatissima moglie.

Tutto pare andare a gonfie vele, finché un giornalista del Corriere della Sera, che gli aveva procurato il contatto per la vendita di armi ad un movimento di liberazione nazionale nello stato africano della Guinea-Bissau, denuncia all’opinione pubblica l’operato di Chiocca con un articolo dal titolo «Ho incontrato un mercante di morte».

Davanti allo sdegno e al disprezzo dei propri familiari, Chiocca si offre di tornare al suo vecchio e onesto lavoro, ma costoro, posti di fronte all’alternativa di una rinuncia all’altissimo tenore di vita, preferiscono ignorare l’origine dei guadagni del loro capofamiglia.

Un vero e proprio calcio nelle palle all’ipocrisia italiana.

Tutti dovremmo vedere questa scena almeno una volta ogni 15 giorni!!

 

 

Robot da cucina contro le bugie – breve video che ve la farà fare sotto dalle risare!

 

bugie

 

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Robot da cucina contro le bugie – breve video che ve la farà fare sotto dalle risare!

Un breve video firmato CYGB veramente geniale…

Guardate e ridete…

A tre anni dalla scomparsa del mitico Bud Spencer, il 27 giugno 2016, vogliamo ricordarlo con un fantastico cult: il coro dei pompieri!

 

Bud Spencer

 

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A tre anni dalla scomparsa del mitico Bud Spencer, il 27 giugno 2016, vogliamo ricordarlo con un fantastico cult: il coro dei pompieri!

Chi non ricorda il “coro dei pompieri”? Momento cult del film (altrettanto cult) “Altrimenti ci arrabbiamo!” con Bud Spencer e Terence Hill. Autori della colonna sonora furono i grandissimi Oliver Onions (Guido e Maurizio De Angelis)

Nell’immortale scena del Coro dei Pompieri, si vede bene che alcuni uomini della prima fila del coro non cantano: qualcuno ha la bocca chiusa, altri ce l’hanno aperta ma palesemente non muovono le labbra. La scena fu infatti registrata in studio ed è proprio Bud Spencer in persona ad effettuare i gorgheggi e i versi che si sentono nel film.

La scena è diventata con il tempo un vero e proprio cult, rappresentativa dell’intero film. Assieme al combattimento con le moto una delle scene della coppia più cliccate su youtube.

…Altrimenti ci arrabbiamo uscì nelle sale italiane il 29 Marzo 1974 e incassò 6, 443 miliardi di lire dell’epoca risultando il maggior incasso della stagione cinematografica 1973/74 superando film quali La stangata, Papillon, Il mio nome è nessuno e Amarcord.

Il film ebbe inoltre un enorme successo commerciale venendo distribuito in Europa ed in America: Inghilterra, Francia, Spagna, Grecia, Germania, Bulgaria, Polonia, i paesi dell’Est ma anche Sud America, Messico e Stati Uniti.

 

La leggenda del barbiere…

 

barbiere

 

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La leggenda del barbiere…

Un giorno un fioraio andò dal barbiere per un taglio di capelli. Dopo che ebbe finito chiese il conto e il barbiere rispose: “Non posso accettare soldi. Questa settimana sto facendo servizio alla comunità.
Il fioraio grato, lasciò il locale. Quando il barbiere andò ad aprire l’attività, la mattina seguente, trovò una nota di ringraziamento e una dozzina dirose davanti alla porta.
Poi venne un fornaio per un taglio di capelli e quando è andò a pagare, il barbiere disse: “Non posso accettare soldi. Questa settimana sto facendo servizio alla comunità.” Il fornaio, molto felice se ne andò. La mattina dopo, quando il barbiere tornò al negozio, trovò una nota di ringraziamento e una dozzina di ciambelle che lo aspettava sulla porta.
Poi un Senatore si recò a tagliare i capelli e quando era sul punto di pagare ancora una volta il barbiere: “Non posso accettare soldi. Questa settimana sto facendo servizio alla comunità.” Il Senatore si allontanò estremamente contento.
Il giorno dopo, quando il barbiere andò ad aprire il locale, c’erano una dozzina di Senatori, 10 Deputati, 15 Consiglieri Regionali, il Sindaco e diversi Consiglieri Comunali, alcuni dei quali con la moglie e i bambini al seguito, facendo la fila per tagliare i capelli gratis.

Elogio alla follia: un breve corto animato veramente fantastico!

follia

 

 

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Elogio alla follia: un breve corto animato veramente fantastico!

Questo è un cortometraggio della Pixar che vinse nel 1997 un oscar ed è probabilmente una delle creazioni più geniali dello studio. In quattro minuti assistiamo ad una poesia visiva, con protagonista un vecchietto che potrebbe essere il nonno di chiunque il quale affronta la solitudine della vecchiaia mescolandola allegria a malinconia. Il gioco degli scacchi rappresenta l’infanzia del protagonista, che lo riporta in un mondo spensierato e felice. Il filmato inizia con il vecchietto che posiziona gli scacchi sulla scacchiera e successivamente si prepara ad affrontare una partita con un suo probabile alterego più giovane. L’epilogo finale della partita premia l’astuzia e la furbizia del vecchietto che fa valere sicuramente qualche anno di più sulla sua carta d’identità. Siamo certi che “Elogio alla follia” è un corto che vi farà sorridere e vi regalerà quattro minuti di spensieratezza!