Quale paese ha conquistato le tavole di tutto il mondo? Lo straordinario primato Italiano

 

 

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Quale paese ha conquistato le tavole di tutto il mondo? Lo straordinario primato Italiano

“Il destino degli stati dipende da come si nutrono”, ha scritto Jean Anthelme Brillat-Savarin, un gastronomo francese del diciottesimo secolo. Oggi il prestigio di un paese dipende anche da quanto nutre il resto del mondo. Ne è una dimostrazione l’ascesa della cosiddetta diplomazia culinaria. Nel 2012 il dipartimento di stato di Washington ha messo in piedi una “formazione di cuochi” destinata a promuovere la cucina statunitense all’estero. Il governo tailandese manda i suoi chef in giro per il mondo a promuovere tagliolini e curry massaman attraverso il suo programma Global Thai. La Corea del Sud persegue la sua “diplomazia del kimchi”.

Ma qual è la cucina nazionale in cima alla catena alimentare globale? Un recente articolo di Joel Waldfogel dell’Università del Minnesota fornisce una risposta. Usando i ristoranti recensiti da TripAdvisor e i dati sulle vendite diffusi da Euromonitor, un’azienda di ricerche di mercato, Waldfogel ha valutato il “commercio” mondiale delle cucine di 52 paesi. Se il commercio tradizionale è misurato in base al valore di beni e servizi esportati, le stime dello studioso sullo scambio culinario si basano sul valore del cibo servito nei ristoranti. Per ogni paese il consumo di una cucina straniera è trattato come un “import”, mentre il consumo all’estero della propria cucina nazionale è trattato come un “export”. Il saldo determina quali sono i paesi che hanno la maggiore influenza sui palati del mondo.

I risultati non fanno la felicità del presidente statunitense, estimatore di McDonald’s e propagandista dei dazi doganali. Gli Stati Uniti sono infatti il più grande importatore netto di cucina al mondo, dato che spendono in piatti stranieri 55 miliardi di dollari in più rispetto alla popolarità all’estero dei piatti statunitensi (e se si escludono i fast food, la differenza sale a 134 miliardi). La Cina arriva dopo, con un deficit culinario di 52 miliardi di dollari; il Brasile e il Regno Unito hanno rispettivamente saldi negativi per circa 34 miliardi e 30 miliardi. L’Italia, invece, si posiziona come il più grande esportatore mondiale di beni commestibili. L’appetito del mondo per la pasta e la pizza, oltre al relativo disinteresse degli italiani verso le altre cucine, danno al paese un surplus a tavola di 168 miliardi. Anche il Giappone, la Turchia e il Messico vantano avanzi consistenti.

Waldfogel non tiene conto di ibridi culinari come il cronut – un incrocio tra un cornetto e una ciambella – o il Tex-Mex. Né considera più di tanto l’autenticità dei piatti: pochi napoletani considererebbero la Domino’s Pizza un vero piatto di casa. Eppure, alcune cucine esercitano chiaramente un fascino maggiore di altre in tutto il mondo. I buongustai che deridono gli involtini primavera a San Francisco o i cheeseburger a Chongqing dovrebbero ringraziare la globalizzazione. Una politica di dazi culinari potrebbe rendere la ristorazione davvero noiosa.

 

 

 

Ecco perchè il miele è più efficace degli antibiotici per curare la tosse secondo medici e scienziati…

 

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Ecco perchè il miele è più efficace degli antibiotici per curare la tosse secondo medici e scienziati…

È ufficiale: il miele è più efficace degli antibiotici per il trattamento della tosse, lo affermano gli scienziati.

Il miele è stato usato per secoli per trattare i sintomi del raffreddore e della tosse. Oltre ad essere delizioso, il miele non è altro che un tesoro liquido in termini di benefici per la salute. Antiossidante, antimicotico e antibatterico, è uno dei migliori antidoti naturalicontro molte malattie. Infatti, secondo il quotidiano Indipendent, gli esperti di salute hanno rivelato che il miele è più efficace degli antibiotici per curare la tosse.

Miele: il tuo primo alleato per curare la tosse

Gli esperti di salute hanno detto che per curare la tosse, il miele in combinazione con farmaci da banco è migliore degli antibiotici. Molte persone optano per la prescrizione degli antibiotici al primo sintomo di tosse e contrariamente a quello che pensano, questo automatismo non è assolutamente efficace.

Le nuove linee guida dell’Istituto nazionale di salute e cura (NICE) e della sanità pubblica inglese (PHE), hanno dimostrato che il miele può essere particolarmente efficace nel ridurre i sintomi di tosse acuta causata da infezioni del tratto respiratorio più alto. La tua tosse può quindi essere trattata in breve tempo senza l’uso di antibiotici.

La Dr. Tessa Lewis, presidente del NICE Antimicrobial Prescribing Guideline Group, ha dichiarato: “Se qualcuno ha il naso che cola, mal di gola e tosse, i sintomi possono andare via in due o tre settimane senza l’assunzione di antibiotici. Le persone possono controllare i loro sintomi chiedendo consiglio al loro farmacista”.

Tuttavia, il dott. Lewiss afferma che, dopo questo periodo, se i sintomi della tosse persistono o peggiorano e a ciò si aggiunge respiro corto o estremamente debole, è consigliabile consultare un medico. Inoltre, se una persona sviluppa una condizione preesistente come una malattia polmonare o fibrosi cistica, sarebbe meglio consultare un medico il prima possibile.

Secondo la bozza delle linee guida NICE, il miele, in combinazione con farmaci per la tosse, è una vera forza della natura e facilita la scomparsa dei sintomi della tosse.

Gli antibiotici possono essere efficaci nel trattamento delle infezioni causate da batteri. Tuttavia, la maggior parte delle tosse acuta è causata dai virus e non risponde agli antibiotici.

Gli antibiotici, oltre agli effetti collaterali, quando vengono utilizzati contro la tosse, non fanno alcuna differenza per quanto riguarda la gravità dei sintomi o la loro durata. Dovrebbero quindi essere usati solo quando l’infezione è batterica e non scompare da sola. Pertanto, gli antibiotici dovrebbero essere utilizzati solo quando assolutamente necessario in quanto i batteri sviluppano resistenza a questi farmaci, il che significa che più se ne prendono, più sono pericolosi per la salute.

La Dott.ssa Susan Hopkins, Assistant Director del Programma PHE per le infezioni associate all’assistenza sanitaria e la resistenza antimicrobica, ha dichiarato: “L’assunzione di antibiotici quando non ne hai bisogno mette a rischio te e la tua famiglia di contrarre un’infezione difficile da trattare”.

Invita inoltre i medici ad astenersi dal prescrivere antibiotici quando potrebbero non essere necessari.

Miele, perché è così prezioso e fa così bene?

Anche se le sue proprietà antibatteriche e antiossidanti sono molto efficaci,  in realtà è la natura appiccicosa del miele che fa la differenza. La sua viscosità lo rende un formidabile rimedio. È un lenitivo e un antimicrobico noto per alleviare le mucose irritate ed eliminare il sintomo della tosse.

Inoltre, secondo un altro studio sviluppato dal Dipartimento di Pediatria dell’Università della Pennsylvania,  il miele allevia i sintomi della tosse dei bambini, che si verificano di notte e allo stesso tempo curare i disturbi del sonno associato a un’infezione delle vie respiratorie nei bambini.

Come usare il miele per curare la tosse?

Ingredienti

· ½ limone, biologico

· 1 o 2 cucchiaini di miele puro, biologico

· Una tazza di acqua minerale

Preparazione

Bollire un pò d’acqua, riempire una tazza e spremere il succo di mezzo limone. Aggiungi uno o due cucchiaini di miele. Bevi il composto mentre è ancora caldo.

Puoi consumare questa bevanda la sera prima di andare a dormire.

 

tratto da: https://www.chedonna.it/2018/12/29/ecco-perche-il-miele-e-piu-efficace-degli-antibiotici-per-curare-la-tosse/

COLDIRETTI: IL SUCCO DI MELOGRANO È UN VACCINO NATURALE CONTRO L’INFLUENZA.

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COLDIRETTI: IL SUCCO DI MELOGRANO È UN VACCINO NATURALE CONTRO L’INFLUENZA.
Il succo di melograno rafforza il sistema immunitario,grazie ai suoi principi attivi pieni di vitamina c,che svolgono un’azione simile a quella di un vaccino.

Il succo di melograno è il vaccino naturale perfetto contro l’influenza: a dichiararlo sono stati gli esperti Coldiretti, che hanno individuato proprio in questo frutto il rimedio perfetto che la Natura mette a disposizione degli esseri umani per prevenire l’insorgere dell’influenza.

Infatti come citato sul sito della Coldiretti Puglia:

<<E’ il succo di melagrano il miglior vaccino contro influenza e raffreddore perché possiede il 40% del nostro bisogno giornaliero di vitamina C. Il frutto del melograno può essere impiegato non solo in campo alimentare ma anche in quello farmaceutico.>>

Stando ai dati presentati dai ricercatori infatti, un bicchiere di succo di melograno contiene circa il 40% del fabbisogno giornaliero consigliato di vitamina C, essenziale per riuscire a combattere fastidiose malattie stagionali come l’influenza ed il raffreddore.

Grazie alla vitamina C di cui è ricco, il melograno ha delle proprietà anti influenzali molto potenti, proteggendoci contro il raffreddore. Se credevamo che l’arancia riuscisse a proteggersi dall’influenza meglio di qualsiasi altro frutto, è arrivato il momento di ricredersi.

Si tratta comunque di una conclusione che non rappresenta certo una rivelazione per gli agricoltori pugliesi, che sono da tempo consapevoli delle straordinarie proprietà benefiche del melograno.

Infatti, in virtù di ciò Coldiretti, oltre a citare gli altri innumerevoli benefici di questo frutto della salute, specifica che negli ultimi 2 anni, in Puglia, la coltivazione del melograno è cresciuta addirittura del 422%, in seguito ad una esponenziale crescita della domanda e di una esplosione della sua popolarità.

Tuttavia questa situazione ha avuto anche risvolti negativi, perché numerosi agricoltori hanno deciso di cavalcare l’onda e speculare sulle richieste dei consumatori, spacciando partite di melograno provenienti dall’estero come made in Italy.
Infatti come dichiara il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele:

L’aumento della domanda di melograno alimenta le importazioni di prodotto oltre che dai paesi produttori dell’Europa del Sud, Spagna, Israele e Marocco, anche da Cile e Sudafrica, come al solito spacciati per ‘made in Puglia’. Oltre al prodotto fresco, sono i semi lavoratori ad essere importati perché destinati all’industria di trasformazione e alla cosmesi”. Oggi i paesi del bacino del Mediterraneo in cui la coltivazione è più diffusa, e si ha maggiore disponibilità di melegrane da commercializzare allo stato fresco, sono Israele e Spagna, ma altri Paesipossono diventare, in futuro, temibili concorrenti.

Sono proprio le melegrane importate dalla Turchia – commenta il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – al secondo posto dei cibi più contaminati da sostanze tossiche e il melograno importato da Israele sono al 9 posto dei cibi che inquinano maggioramene l’ambiente, dato che per raggiungere le tavole dei consumatori pugliesi percorrono 2.250 km, bruciando 1,3 chili di petrolio e liberando 4,05 chili di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto

Quindi è un bene consumare succo di melograno, ma bisogna stare molto attenti nella scelta del made in Italy: molti spacciano le importazioni estere fatto da melograni contaminati per prodotti nostrani.

fonte: http://curiosity2015.altervista.org/coldiretti-il-succo-di-melograno-e-un-vaccino-naturale-contro-linfluenza/

Ha 30 volte più vitamina A delle carote, 50 volte più ferro degli spinaci, 6 volte più proteine del tofu… Scopriamo le fantastiche proprietà della Spirulina.

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Ha 30 volte più vitamina A delle carote, 50 volte più ferro degli spinaci, 6 volte più proteine del tofu… Scopriamo le fantastiche proprietà della Spirulina.

Si tratta di un alimento dalle origini molto antiche: maya e aztechi coltivavano e consumavano questo potente integratore naturale. La spirulina è una specie che cresce spontaneamente nei laghi, spesso confusa con un’alga, e che ha benefici potentissimi per la nostra salute.

Ricca di proteine e nutrienti come vitamine e minerali, la spirulina è considerata un vero e proprio super-alimento. Alcune organizzazioni sanitarie usano la spirulina come “cibo di emergenza” in situazioni particolarmente critiche, come catastrofi naturali o guerre, proprio per le sue grandiose proprietà nutritive.

La spirulina è un alimento rivitalizzante, efficace per le persone di qualsiasi età. E’ ricco di fenilalanina, un composto capace di agire direttamente sull’ipotalamo per ridurre l’appetito.

Ma non finisce qui. La spirulina regola la pressione, combatte la rinite allergica e disintossica i reni. Inoltre, può essere usata dagli sportivi per recuperare le energie dopo un allenamento.

Contiene acidi grassi polinsaturi, che riducono il colesterolo cattivo, ma anche ferro e vitamina B12, utilissimi per combattere l’anemia e regolare la circolazione.

Fonte rimedio-naturale.it

I 10 cibi più salutari al mondo ma i meno consumati.

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I 10 cibi più salutari al mondo ma i meno consumati.

 

Quali sono i cibi più salutari del mondo? Una domanda a cui sarebbe importante dare una risposta precisa, se vogliamo badare al nostro benessere generale.

Diciamo che possono esserlo tutti o nessuno, tutto varia in base a modalità di cottura o a una miriade di fattori. Tuttavia però possiamo stilare una lista di 10 cibi ritenuti i primi 10 salutari per caratteristiche , proprietà e utilità al nostro organismo. Purtroppo però, se rappresentano i primi dieci nella lista dei cibi più salutari, non non rappresentano i primi 10 cibi più consumati nel nostro paese, a causa di molte motivazioni che non descriveremo in questo articolo.

Andiamo invece a conoscere questi 10 alimenti e a capire il perché sono i migliori.

Ci sono molti studi scientifici sull’argomento, ma non c’è un accordo 100 % fra tutte queste ricerche, perché ciascuna di esse ci propone alimenti differenti, ad ogni modo nelle posizioni più alte troviamo:

 

I mirtilli

proprietà:

  • proprietà antiossidanti, per combattere i radicali liberi e per la prevenzione  dell’invecchiamento cellulare,
  • ricchi di fibre e per  la digestione e la motilità intestinale.

 

I semi di chia

proprietà:

  •  proprietà curative che dovrebbero rientrare come elementi d’eccellenza nell’ambito di un’alimentazione sana perché,
  • contengono molti omega 3, proteine e fibre.

 

Noci

proprietà:

fanno parte di questa classifica dei cibi più salutari al mondo perché:

  •  contengono acidi grassi omega 3, che agiscono contro l’invecchiamento,
  • sono  fonte naturale di melatonina, quella sostanza che ci aiuta a dormire bene.

 

Kiwi

Proprietà:

  • sono la più grande fonte di vitamina C, il doppio delle arance, si hai capito bene, al contrario di quanto si pensi,
  • sono ricchi di potassio nella stessa quantità di quanto lo siano le banane, il potassio è un altro elemento cardine della vita.

La quinoa

proprietà:

  •  permette di ottenere proteine nobili, senza ricorrere al consumo della carne,
  • versatile in cucina per la preparazione si di primi, aggiungendola alle zuppe, che per i secondi preparandone ricche insalate.

 

Il tè verde

proprietà:

  • è il miglior antiossidante,
  • contiene le  catechine, che agiscono nella prevenzione dei tumori. E’consigliabile berne  tre tazze al giorno.

 

 l’avena

proprietà:

  • alto contenuto di fibra solubile che riduce il colesterolo e previene malattie cardiache,
  • fornisce senso di sazietà.

 

I broccoli

proprietà:

  • Contengono gli  indoli, sostanze vegetali, che riducono il rischio di incorrere in alcune forme di tumore,
  •  contengono anche flavonoidi, che sono degli efficaci antinfiammatori.

 

Il salmone

proprietà:

  • La migliore fonte in assoluto di proteine magre,
  • abbonda di omega 3 e antiossidanti.

 

Gli spinaci

proprietà:

  • contengono molti antiossidanti, in grado di proteggere la salute degli occhi. Fra questi ci sono la luteina e la zeaxantinache riescono anche a prevenire i tumori,
  • Controllano  il diabete.

 

INCREDIBILE ma VERO – Frutta e verdura hanno l’80% in meno di vitamine e minerali rispetto a 30 anni fa!!

 

Frutta e verdura

 

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INCREDIBILE ma VERO – Frutta e verdura hanno l’80% in meno di vitamine e minerali rispetto a 30 anni fa!!

Gli scienziati confermano: la frutta e verdura che mangiamo ha perso quasi tutti i suoi nutrienti a causa delle ibridizzazioni delle specie, l’impoverimento dei terreni, lunga conservazione e l’inquinamento atmosferico. Si è arricchita invece di metalli pesanti.

Quanti di noi concordano che ormai la frutta ha perso il suo sapore? Che le verdure marciscono subito e non sono per nulla gustose? Certamente farne dei frullati e aggiungere tanto condimento aiuta a renderle più gradevoli però dovremmo mangiarne almeno 7 volte tanto per ottenere le stesse vitamine e minerali che assumevano i nostri genitori e i nostri nonni.

Il Dr. Donald Davis, un ex ricercatore presso l’Istituto Biochimica presso l’Università del Texas, Austin, ha guidato un team che ha analizzato 43 tipi di frutta e verdura confrontando i valori di vitamine e minerali nel 1950 e nel 1999. Il calo più sostanziale riguarda calcio, proteine, vitamina C, fosforo, ferro e riboflavina. «Hanno avuto un crollo medio del 40%» afferma il ricercatore.  Ad esempio 100 gr di broccoli che nel 1950 contenevano 130 mg di calcio nel 1999 quel valore è sceso a 48 mg.

Non accusiamo semplicemente la dieta moderna delle malattie in crescita esponenziale della nostra epoca: una carenza di vitamine e minerali può innescare ogni serie di disturbi ed aumentare la mortalità, ed oggi è sempre più difficile assimilare questi nutrienti preziosi.  Già 30 anni fa la sola dieta sarebbe stata sufficiente a fornire un adeguato apporto vitaminico: ecco perché i nostri avi riuscivano a lavorare nei campi tutto il giorno senza mangiare molto ed erano più forti. Oggi invece, il cibo si è impoverito dei micronutrienti necessari per mantenere uno stato di salute ottimale.

Un’analisi del Kushi Institute dei nutrienti nel periodo 1975-1997 ha trovato che i livelli medi di calcio in 12 verdure fresche è sceso del 27%; i livelli di ferro 37%; i livelli di vitamina A il 21%, e livelli di vitamina C del 30%. Un analogo studio britannico dei nutrienti nella frutta e verdura nel periodo 1930-1980, pubblicato sul British Food Journal, ha scoperto che in 20 verdure il contenuto medio di calcio era diminuito del 19%; ferro 22%; e potassio 14%. Ancora un altro studio ha concluso che si dovrebbero mangiare oggi otto arance per ricavare la stessa quantità di vitamina A che i nostri nonni avrebbero ottenuto da una.

Infatti oggi la situazione è molto peggiorata rispetto a 20-30 anni fa. Una ricerca eseguita in Germania dal Prof. Liesen di Monaco, sono state effettuate analisi su campioni di vegetali regolarmente in vendita nei negozi e supermercati (sia grande che piccola distribuzione). I dati riportano le differenze nutrizionali nell’arco di circa dieci anni (1985-1996) nel contenuto di calcio, acido folico, magnesio, vitamina C e vitamina B in alcuni frutti e verdure espresse in mg.

Come possiamo vedere dalla tabella dal 1985 al 1996 c’è una diminuzione generale di circa il 50% e dal 1996 al 2002 (in soli 6 anni) c’è un ulteriore diminuzione media del 40%. Ed oggi nel 2016 dopo 14 anni, cosa dobbiamo aspettarci? Già la situazione nel 1985 non era ottima dato che come dimostra lo studio britannico, c’era già un calo medio del 20% rispetto al 1930. Se vogliamo fare un calcolo medio riassuntivo possiamo quindi dire che se nel 1930, ad esempio, un frutto conteneva 100mg di vitamine, nel 2002 ce ne sono solo 24mg! Ovvero per assimilare lo stesso contenuto vitaminico nel 2002 bisogna mangiare circa 5 frutti anziché 1! Ed oggi nel 2016??

Perché oggi frutta e verdura sono così svuotate di nutrienti?

Secondo il Dr. Donald Davis: «la colpa è delle nuove tecniche competitive usate dagli agricoltori […] per aumentare i profitti sono costretti a maggiorare la produzione, usando sistemi che fanno incrementare e maturare i raccolti assai più velocemente. […] Frutta e verdura pompate all’inverosimile e in maniera artificiale non hanno il tempo di sviluppare le naturali proprietà nutrizionali, tipiche di uno sviluppo normale. Gli sforzi per allevare nuove varietà di colture che forniscono una maggiore resa, la resistenza dei parassiti e la capacità di adattamento del clima hanno permesso colture a crescere più grandi e più rapidamente, ma la loro capacità di produrre ed aassorbire sostanze nutritive non può tenere il passo con la loro rapida crescita. Gli agricoltori vengono pagati a peso, non a seconda delle vitamine nei loro prodotti. […] Gli scienziati lo chiamano “effetto diluizione”: più la frutta e la verdura diventano grandi e rigogliose, meno contengono minerali, vitamine e altre sostanze nutritive. E’ un rapporto inversamente proporzionale, il raccolto più ricco diventa automaticamente il più povero».

Quindi secondo il ricercatore americano, l’uso di fertilizzanti sintetici, fitofarmaci e pesticidi insieme all’ibridizzazione delle specie impedisce alla pianta di sviluppare il suo contenuto nutritivo.

Una storia diversa avviene quindi con prodotti biologici. “Evitando fertilizzanti sintetici, gli agricoltori biologici mettono sotto stress le piante, e quando le piante avvertono lo stress, si proteggono dall’ambiente producendo i fitonutrienti”, spiega Alyson Mitchell, PhD, professore di scienza della nutrizione presso l’Università della California. Il suo studio di 10 anni nel Journal of Agricultural and Food Chemistry ha dimostrato che i pomodori biologici possono avere fino al 30% di fitonutrienti in più rispetto a quelli convenzionali.

Un’altra ragione per la carenza vitamina è dovuta alla grande produzione estensiva che richiede lunghi tempi di conservazione e trasporto che non fanno altro che accelerare la perdita di nutrienti. I nutrienti in frutta e verdura cominciano a diminuire appena li raccogliamo dalla pianta. Questa perdita di sostanze nutritive può essere minimizzata con il surgelamento e l’essiccazione a massimo 42 °C. L’ideale è quindi acquistare quindi da un piccolo produttore locale che raccoglie solo quando necessario. In alternativa avere il proprio piccolo orto è sempre la soluzione migliore quando ne abbiamo la possibilità.

Infine c’è un fattore di perdita di nutrienti molto sottile di cui si parla poco ed è l’inquinamento dei terreni dovuto ai metalli pesanti presenti nei terreni. L’alluminio rilasciato nell’atmosfera e nelle falde acquifere oltre ad essere tossico per il cervello umano è anche tossico per le piante perché acidifica il terreno alterandone il pH ed impedendo quindi alle piante di assorbire i nutrienti dal suolo. Il problema dei metalli pesanti riguarda anche i residui presenti nel cibo infatti molti pesticidi sono a base di metalli che rimangono e sono stati trovati nelle analisi.

 

fonte: http://curiosity2015.altervista.org/incredibile-vero-frutta-verdura-l80-meno-vitamine-minerali-rispetto-30-anni/

 

Le cose più abominevoli che facciamo in cucina tutti i giorni e che è meglio non fare più…

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Le cose più abominevoli che facciamo in cucina tutti i giorni e che è meglio non fare più…

Ecco un elenco delle cose peggiori che si possono fare in Cucina. Si tratta di comportamenti molto comuni, ma molto dannosi per la salute.

Nella nostra epoca è già difficile fidarsi di quello che troviamo nei supermercati (e infatti è meglio non fidarsi e leggere sempre le etichette), quindi, almeno, prestiamo attenzione a come ci comportiamo durante la preparazione dei nostri pasti!

1 – Usare la Vanillina

Quando si inizia a preparare un dolce, nella lista degli ingredienti troviamo spessissimo la cosiddetta Vanillina. Ma cos’è la Vanillina? Non è nient’altro che un aroma artificiale, utilizzato in maniera diffusa nell’industria alimentare. Molto meglio, quindi, utilizzare la vera vaniglia per fare una torta!

2 – Lavare le pentole senza risciacquarle bene

I detersivi moderni non sono certo ecologici, ne tanto meno adatti ad essere ingeriti; lasciarne perciò dei residui sulle stoviglie non è certo salutare. Questi residui finiranno infatti, come è ovvio, nel cibo che mangiamo e di conseguenza dentro di noi. Quindi quando lavate piatti e pentole, fate molta attenzione a come le sciacquate.

3 – Bruciare i cibi

I cibi sbruciacchiati non fanno per niente bene alla salute, sono cancerogeni e non sono nemmeno buoni al palato.

4 – Utilizzare pentole in Alluminio

L’alluminio è un metallo tenero, basta pochissimo per graffiarlo. Le pentole di alluminio rilasciano sempre alluminio negli alimenti, soprattutto se sono rovinate. L’alluminio può provocare serie malattie come la Sclerosi Multipla.

5 – Utilizzare la carta di Alluminio per impacchettare limone, aceto o cibi acidi

Anche la carta di alluminio a contatto con sostanze acide, come limone, aceto, pomodoro ecc. rilascia molecole di alluminio.

6 – Utilizzare la scorza di Agrumi Trattati

Gli agrumi vengono trattati in superficie per mantenere la buccia bella lucida e omogenea, con composti chimici come l’E230 (difenile), un composto derivato dal carbone che è anche utilizzato come pesticida. Quindi prima di utilizzare la buccia, assicurarsi che gli agrumi provengano da agricoltura biologica.

7 – Utilizzare il Dado da cucina

Il dado è da molti considerato indispensabile, ma il dado che acquistiamo al supermercato contiene ingredienti altamente dannosi (anche quello senza glutammato monosodico). Molto meglio perciò non utilizzarlo. Se volete un Dado saporito, sano e soprattutto fatto con ingredienti di cui sapete la provenienza, fatevelo voi in casa.

Il glutammato monosodico fa parte degli additivi alimentari utilizzati a livello industriale per insaporire i cibi confezionati, e soprattutto per la preparazione dei dadi da brodo, vegetali o di carne. E’ sufficiente controllare gli elenchi degli ingredienti presenti sulle confezioni, per rendersi conto della sua onnipresenza. Il suo consumo è stato, purtroppo associato ad obesità, intolleranze, allergie, sensibilizzazioni, sintomi momentanei e patologie degenerative molto gravi.

8 – Cuocere il soffritto per troppo tempo

Cuocendo per tanto tempo il soffritto, le proprietà di qualsiasi verdura spariscono, le vitamine se ne vanno, le proprietà nutritive scompaiono; in pratica si finisce per mangiare qualcosa privo di qualsiasi nutrimento.